Pubblicato martedì 18 dicembre 2007.
Stop all’installazione del Wi-Fi nelle biblioteche comunali della capitale francese. Lo ha stabilito il Comitato d’igiene e sicurezza della direzione degli affari culturali del Municipio di Parigi, che ha imposto una moratoria.
Il motivo - spiega Le Monde, rivelando l’informazione - e’ che il personale aveva detto di accusare disturbi vari, come mal di testa, malessere, vertigini, dolori muscolari.
"Si sa poco sul Wi-Fi, sulle frequenze utilizzate", ha detto al quotidiano Paolo Vecchia, del dipartimento tecnologie e salute dell’Istituto superiore di sanita’ di Roma. Per lui la principale difficolta’ e’ data dal fatto che queste tecnologie evolvono rapidamente e non si ha quasi il tempo di approfondirle.
Pochi quindi anche i dati scientifici a disposizione su eventuali problemi sanitari causati dall’utilizzo del Wi-Fi.
"Ci si puo’ chiedere se e’ possibile e realista intraprendere degli studi epidemiologici difficili, costosi e molto lunghi per ciascuna tecnologia, o se non conviene estrapolare qualche risultato a partire dai risultati ottenuti sulla telefonia mobile", ha aggiunto Vecchia.
Per esempio si potrebbe scoprire che il Wi-Fi potrebbe causare meno problemi del cellulare che utilizza una frequenza piu’ bassa (da 890 a 960 mega hertz).
"L’energia elettromagnetica penetra meno profondamente via via che la frequenza aumenta", ha spiegato Vecchia.
Il ministero della sanita’ francese ha comunque chiesto all’Afsset, l’Agenzia francese di sicurezza sanitaria dell’ambiente e del lavoro, un rapporto sulle radiazioni non ionizzanti che riguardano la connessione Wireless e l’uso del cellulare da parte dei bambini che sara’ reso noto alla fine del prossimo anno.
Secondo Elisabeth Cardis del Centro internazionale di ricerche sul cancro (Circ) i risultati fino ad oggi dello studio epidemiologico internazionale Interphone portato avanti in tredici paesi sugli eventuali legami tra telefonia mobile e tumori al cervello mostrano un aumento del rischio, che e’ talvolta doppio, di contrarre diversi tumori.
Secondo questo studio "la grande maggioranza delle esposizioni alle frequenze radio e’ dovuta a tre fattori: il cellulare, il telefono cordless a casa, il forno a micro-onde".
Fonte: RaiNews24.it