Pubblicato giovedì 23 febbraio 2012.
Prosegue ad oltranza l’occupazione degli uffici della Direzione Generale dell’INPS a Roma, attuata dalla tarda mattinata di oggi da un gruppo di lavoratori e delegati USB per chiedere la fine del mansionismo nell’Istituto, fenomeno che coinvolge circa 4.000 lavoratori, inquadrati con qualifiche e stipendi inferiori alle mansioni effettivamente svolte.
“Moltissime agenzie Inps, soprattutto nel Nord Italia, senza i mansionisti sarebbero costrette a chiudere”, spiega Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego. “Finora il senso di responsabilità dei lavoratori ha permesso la regolarità dei servizi. Ora la misura è colma: pretendiamo un atto di uguale responsabilità da parte dell’amministrazione”, conclude il dirigente USB.
’’Circa 4.000 lavoratori sono collocati nelle aree A e B ma
svolgono le stesse mansioni del personale di area C, con differenze
stipendiali che arrivano ai 500 euro al mese - denuncia Luigi
Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego - Se
Cgil-Cisl-Uil non avessero ostacolato la nostra richiesta di area
unica nei passati rinnovi contrattuali, oggi non staremmo qui a
parlare di mansionismo. Con i contratti bloccati, la riforma Brunetta
e altre norme che ostacolano i passaggi di area, la situazione si e’
complicata’’.
USB Unione Sindacale di Base
VERDI