Pubblicato domenica 1 marzo 2009.
I nuovi appuntamenti di Single e Pax, rassegna di teatro poco serio, ma molto… molto comico, accenderanno il PalArte di Fabrica di Roma il prossimo weekend: il 7 marzo spazio alla dirompente comicità di Giorgio Donati e Jacob Olesen, esilaranti, raffinati e frizzanti, che trascineranno il pubblico nell’atmosfera dei film muti e delle follie dei Fratell Marx, strizzando l’occhio ora al fumetto, ora al cartone animato.
Con loro, doppio incontro, alle 10.30 uno “speciale”con lo strepitoso Comedy show, dedicato ai bambini, ai giovani, ma in fondo a tutte le età che vogliono ancora ridere e sorridere, vero capolavoro di sintesi comica di questi bravissimi attori-rumoristi, musicisti, mimi, trasformisti, ciarlatani, sulla scena da oltre 25 anni e con all’attivo performance in famosi programmi televisivi italiani e in festival teatrali nazionali e internazionali.
Grande comicità fisica, scene surreali con strani piloti giapponesi, finte ragazze prigioniere, un Dracula ridicolo e improbabile, motociclisti fanatici e rompicollo… Le gags giocano sulle mimiche e sui virtuosismi musicali dei protagonisti, tra salti nell’assurdo e giochi del paradosso, accompagnati dalle riproduzioni dei rumori più diversi: rombi, stridori, fruscii, botti ed esplosioni. Spettacolo di esplosivo divertimento, interpretazione singolare ed avvincente che crea indiscutibilmente uno stile particolare sul filo della migliore tradizione della Commedia dell’Arte, ma con la sintesi di un linguaggio moderno e con l’uso delle più svariate tecniche teatrali per conquistare e stupire anche il pubblico più smaliziato.
Lo spettacolo serale sarà “Per colpa di Bacco” ed anche qui ci sarà modo di divertirsi e farsi coinvolgere dalla bravura e dall’arte di Donati e Olesen, che non hanno certo bisogno di effetti speciali: i loro gesti, i loro movimenti, la loro mimica, sono così calibrati nell’immaginario contatto con le cose evocate, che tali cose si impongono con forza alla nostra percezione visiva.
Sono guerrieri della risata: tra provocazioni e rumori, vittime che diventano carnefici, musichette scanzonate e ballate, per Donati e Olesen ogni rumore, ogni fruscio e ogni imprevisto è pretesto per «inventare» qualcosa di spettacolare.
In un’improbabile preparazione di una conferenza-degustazione sul vino, i due poco alla volta, tra un bicchiere e un altro, capitombolano in un crescendo di situazioni etiliche, storie e aneddoti che si intrecciano con pantomime, brindisi e canzoni fino a far ubriacare il pubblico di risate, e conducono il pubblico, con surrealismo clownesco e grottesco umorismo, attraverso i secoli e al di fuori di ogni regola spazio-temporale, in un viaggio nell’immaginario umano, da sempre stimolato e nutrito dal vino, dove la poesia scoppietta di bollicine d’umorismo.
Un pomeriggio veramente speciale sarà l’8 marzo alle 17.30 al PalArte con Enzo Celli e la Compagnia di Danza Botega: sul palcoscenico, “ParaCaSoscia”, che in dialetto significa “Sembra che soffi il vento“.
Danza, breakdance, contemporaneo, hip hop, acrobatic e arti circensi sulle note di Rossini e Verdi, in uno spettacolo di contaminazioni e linguaggio giovane, contestuale, energico, arguto ed autoironico, proposto da Enzo Celli, atleta e virtuoso danzatore, che con il suo inconfondibile stile mescola armoniosamente tradizione e innovazione, vigore, tecnica, aggressività e semplice e delicata gestualità. “ParaCaSoscia” sarà rivisitazione coreografica del patrimonio lirico nazionale, sottraendo al passato per reinventare, destrutturare e ricreare con estro ed ispirazione, puntando a ridurre le distanze tra i giovani e la musica colta.
Single o Pax, che fa parte di Officina Culturale Quarta Parete - proposta multidisciplinare intorno al teatro, nella quale confluiscono il desiderio di Sandro Nardi, ideatore del progetto, e l’impegno della Regione Lazio, che lo finanzia, di far conoscere e stimolare il teatro sperimentale nella provincia di Viterbo – si avvia con questi appuntamenti alla sua conclusione.
Il 21 marzo i Rapsodi Gruppo Fonografico, con “Trompe l’oeil, trompe l’oreille” - illusionismo linguistico fatto di monologhi e discorsi semi-cantati, balbettati, incentrati su giochi di parole, poesie di un rigo, pezzi fonetici o mimici - concluderanno questo percorso sperimentale, ma non l’Officina Culturale Quarta Parete, che con i molti appuntamenti in programma è pronta a stupire per tutto il 2009.

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