Pubblicato venerdì 15 settembre 2006.
Manifestazione antifascista: comunicato dell’associazione Radicali Catania
Catania, 15 settembre 2006
Comunicato dell’associazione Radicali Catania riguardo all’ episodio dello scorso 28 giugno, quando alcune decine di attivisti di estrema destra hanno ostacolato il regolare svolgimento del corteo del gay pride di Catania, e alla conseguente manifestazione antifascista promossa da Open Mind per il prossimo 16 settembre
Radicali Catania:
esprime solidarietà agli organizzatori ed ai partecipanti del corteo del gay pride catanese. L’azione dell’estrema destra è stata un grave attacco alla libertà di manifestazione.
Ritiene auspicabile maggiore attenzione delle forze di pubblica sicurezza.
Ma non aderisce alla manifestazione antifascista del 16 settembre: è un errore chiedere lo scioglimento di Forza Nuova.
L’azione intimidatoria e di disturbo posta in essere da esponenti di Forza Nuova in occasione del gay pride catanese organizzato da Open Mind lo scorso 28 giugno costituisce una gravissima violazione della libertà di manifestazione del pensiero e di iniziativa politica: un attacco – dunque – al nucleo stesso delle fondamentali libertà individuali e civili in uno Stato democratico e di diritto.
Per questo, nell’esprimere la nostra piena solidarietà agli organizzatori ed ai partecipanti di quel corteo, riteniamo fortemente auspicabili, da un lato, una decisa presa di coscienza da parte di un’opinione pubblica talvolta incline a trascurare l’importanza dei principi liberali al fine di un corretto funzionamento dei meccanismi democratici, e, dall’altro lato, una diversa attenzione da parte delle forze di pubblica sicurezza, affinché episodi di questo tipo possano essere prevenuti o comunque affrontati con maggiore efficacia e tempestività.
Quanto alla manifestazione antifascista promossa da Open Mind il prossimo 16 settembre, non aderiamo e non saremo presenti, perchè non condividiamo lo scopo precipuo dell’iniziativa: la richiesta di scioglimento di Forza Nuova.
E’ noto che le nostre posizioni sono diametralmente opposte a quelle di Forza Nuova: dai diritti civili all’economia alla politica internazionale. Insomma, proprio tutto ci divide dall’estrema destra.
Ma chiedere lo scioglimento coattivo di una organizzazione politica è un obiettivo che non condividiamo, e che mai abbiamo condiviso: come dimenticare quella pagina della storia politica italiana che vide, già nel lontano ’72, Marco Pannella e i radicali difendere il diritto dei fascisti ad esistere, schierandosi contro la campagna per il “Msi fuorilegge”…
Gli atti di violenza e di intimidazione nei confronti di cittadini che partecipano ad una manifestazione autorizzata devono essere perseguiti con il massimo rigore, accertando le responsabilità penali dei singoli autori degli atti lesivi.
Lo scioglimento “per decreto” di una forza politica – invece - rappresenta una misura sbagliata e controproducente, perché getta nella clandestinità una fetta di attivisti politici e contraddice – in definitiva - quelli stessi principi liberali che i gruppi di estrema destra hanno calpestato con la loro azione del 28 giugno.
Radicali Catania
radicalict@hotmail.com