Pubblicato domenica 16 gennaio 2005.
Castelli a Palermo per apertura anno
giudiziario.Magistrati disertano cerimonia. Il ministro: "Riforma
doverosa, impedito confronto". . - L’apertura dell’anno giudiziario a
Palermo avviene subito nel segno della polemica. E’ quella messa in
pedi dai magistrati del distretto di Palermo che in modo clamoroso
hanno deciso di disertare la cerimonia ufficiale dove è andato il
ministro della Giustizia Roberto Castelli.
Le toghe in assemblea si
sono radunate, nella piazza della Memoria, l’atrio della "cittadella"
della giustizia. Sara’ questo il luogo della protesta e del sit-in,
considerato che e’ stata negata loro la soluzione dell’aula magna del
nuovo palazzo di giustizia per problemi di opportunita’. Castelli
intanto rivendica con forza la bonta’ della riforma dell’ordinamento
giudiziario definita "non solo necessaria ma addirittura doverosa.
Nessun governo, nessun Parlamento della Repubblica e’ mai riuscito a
vararla. Percio’ e’ motivo di orgoglio e di soddisfazione da parte
mia aver contribuito affinche’ le Canmere abbiano approvato il testo
in doppia lettura".
Cosi’ Castelli al contempo contesta lo sciopero
della magistratura contro la riforma "perche’ definita da taluni un
attentato alla Costituzione e all’indipendenza della magistratura. Si
e’ scioperato perche’ ritenuta da altri debole e poco incisiva. Su di
essa - tuona Castelli - sono state proferite previsioni
apocalittiche, talora anche con inesattezze e falsita’". Da parte
sua, il minisgtro rileva che "in questa legislatura molte altre volte
gli stessi commentatori si sono esercitati in fosche predizioni sulle
conseguenze di molti disegni di legge approvati dal Parlamento e che
essi sono stati puntualmente smentiti dai fatti. Abbiamo percio’
l’ardire - conclude - di non dare alcun credito agli oscuri scenari
disegnati da profeti di sventura cosi’ fallibili. In ogni caso il
tempo scoprira’ la verita’".
Fonte: AGI