PRC e PdCI denunciano alla magistratura il governo regionale per la gestione dei parchi

Pubblicato mercoledì 22 luglio 2009.

PRC e PdCI denunciano alla magistratura il governo regionale per la gestione dei parchi

Partito della Rifondazione Comunista e Partito dei Comunisti Italiani hanno presentato un esposto alla procura della repubblica di Palermo sulla situazione di gravissima irregolarità in cui versa la gestione dei parchi in Sicilia. La situazione denunciata rappresenta un clamoroso esempio del malgoverno, a cui è sottoposto ogni settore della amministrazione pubblica in Sicilia. Su questo terreno la continuità “metodologica” tra Cuffaro e Lombardo è assoluta. La legislazione vigente prevede che i parchi abbiano come legale rappresentante e principale organo di direzione amministrativa il presidente dell’Ente, che riveste delicatissime funzioni connesse alla gestione di uno straordinario patrimonio. Ebbene oggi in nessuno dei Parchi siciliani è presente tale figura, sostituita da commissari straordinari, nominati con decreto dell’Assessorato per il Territorio e l’Ambiente. I motivi di tale clamorosa e prolungata omissione sono chiari: la difficoltà a trovare un equilibrio lottizzatorio condiviso tra partiti, correnti e gruppi di pressione, l’opportunità di rendere possibile la reiterazione di promesse a procacciatori di voti, la funzionalità di una guida debole e delegittimata per coprire politiche fallimentari e pratiche clientelari. Altrettanto chiare sono le gravissime conseguenze per le comunità che insistono sui territori dei Parchi e per tutta la Sicilia. I commissari per le loro caratteristiche –ed anche per la loro qualità di dipendenti della Regione- suppliscono alla funzione delicatissima del presidente senza respiro progettuale, in modo assolutamente burocratico, spesso senza assicurare la presenza necessaria. Il risultato è la mancata salvaguardia e valorizzazione di strategiche risorse ambientali che potrebbero costituire per la nostra Regione- così come avviene concretamente in altri parti d’Italia e d’Europa - un grande fattore di qualità della vita ed un’occasione di sviluppo. Invece in Sicilia abbiamo una non adeguata programmazione, progettazione e spesa all’interno dei programmi comunitari, nessuna iniziative mirante allo sviluppo turistico del parco e delle zone interessate, ritardi nella valutazione dei progetti, con un arretrato di diversi anni sui pareri di competenza del parco, una adesione ai GAL (gruppi di azione locale) spesso solo formale, condotta senza il necessario contributo di partecipazione proposta e gestione nelle iniziative del LEADER per lo sviluppo delle aree rurali e dell’agricoltura, il mancato decollo del progetto legato alla rete ecologica, una inadeguata partecipazione alla associazione nazionale dei parchi per mancanza di credibilità ed autorevolezza del commissario rappresentante il parco stesso. L’intervento della magistratura ci appare urgente e necessario di fronte ad una costante violazione di precise disposizioni di legge, compiuta con la finalità evidente di piegare agli interessi di ristretti gruppi di potere le risorse economiche e le strutture organizzative di enti pubblici. Sui Parchi apriamo, dunque, una battaglia importante per la legalità e per una nuova stagione di sviluppo. Indichiamo la necessità e la possibilità concreta che essi diventino centro di sperimentazione di un diverso modello di rapporto con il territorio, capace di valorizzare sapere e risorse e di offrire un contributo significativo alla qualità della vita in Sicilia A questa battaglia chiamiamo tutti i cittadini , le comunità locali, le associazioni.

Luca Cangemi Segretario regionale PRC Informazioni sulle iniziative sul sito www.prcsicilia.it



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