La parola perduta, di Pietro Barcellona: Catania 9 febbraio 2007

Pubblicato sabato 3 febbraio 2007.

VENERDÌ 9 FEBBRAIO 2006 - ORE 17

Aula magna Facoltà di Scienze politiche piazza Cutelli – Catania

presentazione del libro di PIETRO BARCELLONA

LA PAROLA PERDUTA TRA POLIS GRECA E CYBERSPAZIO

Mai come oggi la parola ha perduto ogni connotazione sostanziale, ed è divenuta esclusivamente uno strumento tecnico. Questo processo costituisce l’ultima conseguenza del dominio maschile del logos, affermatosi nella filosofia classica e moderna grazie all’enorme potenza dell’astrazione concettuale e alla sua capacità di sottrarsi a ogni legame con l’esistenza concreta dei corpi. In questo modo, l’attacco del logos all’affettività dell’esistenza sopprime la dimensione femminile del vivente, e perciò spesso impedisce di cogliere nella costituzione dell’io il ruolo dell’alterità. In questa fantasia di autogenerazione viene a galla il significato più profondo dell’individualismo proprietario. In realtà, l’attacco del logos alla vita è un attacco alla natalità generazionale. Dopo il dominio maschile sul femminile, si compie oggi l’alleanza dei figli contro la coppia genitoriale. La società senza padri è una società dell’indifferenziato. Ogni dualismo, ogni scarto è colmato nel monismo autarchico del logos maschile che sopravvive alla morte del vivente, rispecchiandosi compiaciuto nel capitale che si autoriproduce.

ne discutono con l’Autore:

Elettra Deiana (deputata PRC)

Anna Di Salvo (associazione città felice)

Pasquale Serra (ricercatore CRS)

coordina: Chiara Platania



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