La Mecca, 1 febbraio 2004 - Islam. Strage di fedeli alla Mecca, in centinaia muoiono nella calca

Pubblicato domenica 1 febbraio 2004.

Sono quasi 250, secondo l’annuncio del ministro saudita per il Pellegrinaggio Iyad Ben Amine Madan, i fedeli calpestati a morte nella calca formatasi oggi a Mena, una decina di chilometri a est di Medina, dove circa due milioni di persone si erano radunate sul ponte di Jamarat per la cerimonia della lapidazione del diavolo: un rituale di purificazione dai peccati che consiste nello scagliare sassi contro una colonna, eretta a simboleggiare appunto il demonio. Si tratta del momento culminante dello ’haj’, il pellegrinaggio annuale sui luoghi santi dell’islam in Arabia Saudita, coincidente per di piu’ con la ricorrenza di Eid al-Adha, o Festa del Sacrificio, in cui si ricorda quando il profeta Abramo, venerato anche dai musulmani, si stava accingendo a sacrificare il figlio Isacco per mostrare la propria obbedienza a Dio, che lo fermo’ in extremis. La colonna da prendere a sassate per mondare l’anima si ritiee soraga esattamente nel punto in cui il Maligno apparve ad Abramo per cercare d’indurlo in tentazione.

"C’è stata una tremenda ressa tra i pellegrini che tiravano pietre", hanno riferito all’agenzia di stampa saudita ’Spa’ fonti riservate del ministero dell’Interno di Riad. "Parecchi tra essi sono inciampati e alcuni sono rimasti uccisi". Testimoni hanno raccontato di aver visto "allineati a terra per la strada e ricoperti con teli decine di cadaveri, che poi sono stati portati via". Le forze dell’ordine hanno quindi provveduto a limitare l’accesso alla zona della strage erigendo rigidissimi cordoni di sicurezza all’altezza della colonna che rappresenta il diavolo; alla folla è stato permesso continuare a lanciare i sassi, ma soltanto da una maggiore distanza.



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