Pubblicato giovedì 25 maggio 2006.
L’Associazione ITALIA NOSTRA di Francavilla di Sicilia, nell’aderire alla battaglia contro la privatizzazione dell’acqua e l’affermarsi di logiche mercantili distorte ed incompatibili con la natura del bene acqua, coglie l’occasione per ribadire l’assoluta necessità di uno sfruttamento ecosostenibile della risorsa.-
Avere nel passato ignorato un tale elementare e basilare principio di economia e di equilibrio del sistema idrico che fa perno sull’Alcantara, ha comportato effetti distruttivi sul deflusso minimo vitale del fiume, che proprio a causa degli imponenti, incontrollati e continui prelievi, resta prosciugato nei mesi estivi per circa metà del suo corso, con evidenti danni all’ecosistema fluviale.-
Continuare a ripetere ancora oggi che la siccità dell’Alcantara é fisiologica, che il fiume in alcuni tratti "si ingrotta" per poi sgorgare più a valle, che l’azzeramento della portata idrica dipende prevalentemente dalla ridotta piovosità annuale, urta con i livelli di conoscenza attuali del fiume e fa pensare che, anche fra gli addetti ai lavori, sono tanti a trovare conveniente tenere la testa sottto la sabbia, preferendo -alle analisi ed ai provvedimenti più pertinenti ed urgenti per la vita del fiume- distrarre l’attenzione dai problemi con sagre e celebrazioni.-
In questo contesto, per altro ancora "fluido" sia per gli assetti istituzionali che per le volontà politiche da esprimere (democraticamente?), quest’Associazione formalmente chiede che nell’agenda delle questioni da trattare e da risolvere a livello di Cda e di piano d’ambito dell’ATO venga affermato il principio che le economie della risorsa acqua, realizzate sia adeguando le strutture che eliminando gli sprechi ed educando al risparmio, dovranno essere destinate, più che ad implementare la già pingue dotazione idrica della città, a vantaggio del fiume Alcantara e di quelle altre fonti di approvvigionamento, come il Fiumefreddo, a maggiore rischio di siccità.-
ITALIA NOSTRA
sezione di Francavilla di Sicilia
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