ISTITUITO IL PARCO NAZIONALE DEGLI IBLEI

Pubblicato domenica 13 gennaio 2008.

Nel rivolgere agli iscritti e simpatizzanti gli auguri per il nuovo anno, siamo particolarmente lieti di annunciare che è stato istituito il PARCO NAZIONALE DEGLI IBLEI, con copertura finanziaria, per iniziativa della nostra deputazione alla Camera ed al Senato. La Federazione Prov. dei Verdi, assieme a molte associazioni ambientaliste e culturali presenti sul territorio, è stata protagonista per realizzare questo progetto del territorio in relazione alle IDENTITA’ e OPPORTUNITA’ dello stesso.

Nell’ area iblea insiste la più grande densità d’Europa di biodiversità e tra le più alte concentrazioni di beni culturali (naturalistici, storici, etnoantropologici, archeologici) per cui, oltre alla tutela degli stessi, con l’ istituzione del Parco, ci saranno grandi VANTAGGI e BENEFICI economici per poter attuare un laboratorio dello sviluppo armonico, compatibile e durevole.

- Paolo Pantano

- Paolino Uccello

Nell’area individuata dal comitato promotore ricadono ben 16 S.I.C. (siti di interesse comunitario) per una superfice complessiva di 27.847 Ha; le riserve naturali sono 5 per una superficie di 4.913 Ha; vi sono inoltre circa 21.000 Ha di boschi demaniali e privati, 9 siti archeologici di aree complesse di notevole rilevanza, e qualche decina di siti archeologici di entità minore. Sono 3 le Provincie in cui insiste il Parco ( Siracusa, Ragusa, Catania).

. Vantaggi che il Parco comporta. Gli Iblei sono stati finora un territorio ignorato dai più, ma un Parco opportunamente inserito nel circuito mediatico nazionale ed internazionale,darebbe finalmente dignità ad un ambiente che al suo interno,come si è visto, racchiude elementi naturalistici e culturali di grandissima rilevanza. Non diversamente da quanto è avvenuto per gli altri parchi che, da territori pressoché sconosciuti oggi sono noti in gran parte del mondo. Ma a favore del parco concorrono anche fattori di natura economico-sociale,alcuni immediati,altri a medio e lungo termine.

Il parco avrebbe sicuramente maggiore capacità di attrazione di fondi pubblici, a cominciare da quelli europei.

Con il regolamento 2078/92 le aziende agricole ricadenti per almeno il 30% all’interno di parchi, hanno goduto di una riserva del 30% dei finanziamenti concessi dall’U.E. per produzioni agricole ecocompatibili.Tale politica è continuata con i regolamenti 2080/92 ,1259/99 ,1782/03, 1783/03 , 817/04 . Con criteri analoghi saranno utilizzati anche i fondi che fanno capo al primo e secondo asse de Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013 ( più di 3 milioni di Euro ). Più precisamente: -uso efficiente delle risorse naturali (1,600 mld di €); - valorizzazioni identità culturali e paesaggistiche,ed azioni per migliorare l’attrazione turistica (1,471 mld di €) .L’Unione Europea ha già approvato il finanziamento di dette somme per la nostra regione.

Il parco aiuterebbe ad incrementare e diversificare i flussi turistici.

Fino a qualche tempo fa un territorio valeva per quello che consentiva di produrre,mentre oggi è diventato esso stesso un prodotto commerciale da vendere.In base agli ultimi dati disponibili,il 10% del flusso turistico generale è movimentato proprio dai beni ambientali,percentuale,questa, destinata sicuramente ad aumentare in futuro.

La prevista liberalizzazione dei commerci con i paesi extra europei e le tumultuose trasformazioni economico-sociali che stanno investendo

i paesi d’Oriente,autorizzano ad attendersi per i prossimi anni un forte aumento dei flussi turistici in tutto il bacino del Mediterraneo.Il Parco aumenterebbe la gamma delle tipologie di vacanze,non più limitate a ristretti periodi dell’anno,e non più legate al binomio mare,sole.

Un turismo più qualificato e culturalmente più elevato,come è auspicabile per un ambiente come gli Iblei,dove diversi siti sono stati già dichiarati patrimonio dell’umanità.

SCHEDA BIOLOGICA ED ETNOANTROPOLOGICA: un inestimabile patrimonio di biodiversità e culturale.

Caratteristiche biologiche degli Iblei:

- Caratteristica bioclimatica in relazione alla vegetazione climatica: termomediterranea, mesomediterranea e supramediterranea.

- Caratteristiche fitogeografiche della flora iblea:

La flora annovera oltre 1500 taxa (specie e sottospecie ) per la maggior parte appartenenti all’elemento circum-mediterraneo. Significativa è la presenza di endemismi ( rarissima la Zelkova sicula ) che costituiscono oltre il 5% della flora.

Caratteristiche faunistiche:

- Si segnalano 1157 taxa (specie o sottospecie) di invertebrati di cui 91 endemici per la Sicilia e 29 per l’area iblea, e 100 specie sono di invertebrati acquatici.

- Pesci d’acque interne o d’estuario: 21 taxa.

- 5 specie di anfibi e 16 di rettili.

- Avifauna: 83 specie nidificanti.

- Mammalofauna: 3582 esemplari di micromammiferi.

- Importante è la fauna delle cave per l’ecosistema particolare che la ospita.

- Fauna delle grotte: 117 specie viventi e 53 allo stato fossile.

- Caratteristiche geomorfologiche e geologiche:

Il plateau ibleo costituisce uno dei promontori della placca africana ed è costituito da una crosta di tipo continentale in massima parte da sedimenti carbonatici e carbonatico-marnosi di età cretaceo-quaternario in cui si intercalano vulcaniti basiche.

- Altre caratteristiche geochimiche: il carsismo.

Patrimonio culturale:

- Presenze naturalistiche e paesaggistiche: Cava Grande del Cassibile, Petracca, Manghisi, Cardinale, Bosco di Baulì, aree boschive di Buccheri e dintorni, le cave ( Cava di Croce Santa, Lazzaro, Stafenna, Prainito-Paradiso, Cava d’ Ispica, Santa Chiara, l’ Unica, Tangi, Marcellino, Porcarìa, ecc. ), le grotte, le sorgenti, le niviere, le regie trazzere, le carrarecce, i frantoi, i palmenti, i sentieri, i tratturi, le necropoli, le edicole votive, i muri a secco ecc.

- Preesistenze archeologiche e storiche: Pantalica, Eloro, Castelluccio, Finocchito, Santa Lucia del Mendola, Teatro Greco e bassorilievi dell’Acqua Santa di Palazzolo, Noto Antica e le antiche concerie di Cava del Carosello, i ‘dieri di Cava Grande del Cassibile, le chiese rupestri, le edicole votive, le vecchie masserie, mulini ad acqua, abbeveratoi, le ville nobiliari di campagna, le latomie, il liberty di Canicattini Bagni, il barocco dichiarato patrimonio dell’UNESCO di Noto e Palazzolo Acreide, Modica, Ragusa Hybla, Cava d’Ispica, le campagne di ulivi e carrubi dell’entroterra, ecc.

Si tratta di un territorio che insiste nelle province di Siracusa, Ragusa ed in una piccola parte della Provincia di Catania. Il territorio, abbastanza omogeneo, è costituito da altopiani calcarei e da cave ( simili ai canyons ), entro i quali scorrono acque di fiumi, torrenti, ruscelli naturali.

CG



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