Pubblicato mercoledì 30 luglio 2008.
Dal "Giornale di Sicilia - Cronaca regionale" del 30-07-2008
Sanità. Lo Bello chiede una correzione di rotta: “Non demonizzare i privati” Ma non chiude il dialogo con Russo, che replica: no alle rendite di posizione. Ambulatori e specialisti confermano lo sciopero
La scure dei tagli di spesa sulle case di cura - Pressing della Confindustria sulla Regione
Confindustria critica la manovra di riduzione della spesa sanitaria che sta per colpire le case di cura. Le associazioni dei titolari di ambulatori e degli specialisti convenzionati confermano lo sciopero per domani.
E’ il giorno in cui la sanità privata alza la voce contro i tagli che l’assessore Massimo Russo sta portando avanti.
Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria (a cui l’Aiop, l’associazione delle case di cure, aderisce) propone i propri paletti: “La riduzione della spesa sanitaria non può essere fatta con tagli generalizzati. E’ un approccio che non condividiamo e che non risolve strutturalmente il problema. Le correzioni finanziarie applicate indistintamente a tutte le aziende pubbliche e private indeboliscono le imprese che hanno ben operato, premiando invece quelle che hanno accumulato deficit finanziari e prodotto sprechi e bassa qualità dei servizi”. Confindustria non chiude il dialogo col magistrato voluto in giunta da Lombardo. Anzi, Lo Bello ricorda che “ne abbiamo salutato positivamente la nomina e siamo ancora convinti che Russo possa svolgere un ruolo importante”. Da qui la richiesta di un incontro “per condividere un modello di riqualificazione della sanità che a nostro avviso, se fondato si reali principi di premialità e merito, consentirà di ottenere risultati tangibili”.
Lo Bello invita a “non demonizzare il settore dell’ospedalità privata che pesa solo per l’8% sul tavolo della spesa della nostra Regione. Si vuol far apparire il restante 88% così virtuoso?”. E il presidente di Confindustria sottolinea anche che “le inefficienze sono prevalentemente nel settore pubblico”. Per questo motivo “occorre abbandonare il vecchio modello assistenziale-clientelare”. Confindustria incassa il sostegno del Pd, che con Roberto De Benedictis precisa di condividere “il fatto che tagli indifferenziati fanno male a tutta la sanità, sia a quella pubblica che a quella privata”.
Lo Bello esce dopo che da giorni è in atto un serrato confronto tra Russo e Barbara Cittadini, presidente dell’Aiop, sui numeri che riguardano la spesa per le 61 case di cura. La Cittadini precisa che “l’Aiop, dopo averlo ascoltato all’Ars, ha aperto un dialogo con Russo. Ha detto che non farà tagli a pioggia, che applicherà un principio meritocratico e che taglierà gli sprechi. Questa è anche la nostra linea. Su queste basi può esserci una conclusione equa della trattativa”. La Cittadini ricorda che la spesa pro-capite dei siciliani per la sanità privata colloca la Regione al 19° posto in Italia. Russo all’Ars aveva replicato che nel 2007 la sanità privata “ha subito tagli per 39 milioni a fronte dei 43 previsti dal piano di contenimento”. E ha ribadito che “il piano va rispettato e nel 2008 dalla sanità privata vanno recuperati 53 milioni”. Insomma, la trattativa per i tetti di spesa è tutt’altro che risolta.
Russo segnala tuttavia un clima diverso nei rapporti con l’Aiop e anticipa di essere pronto a incontrare Lo Bello: “Ribadisco che vogliamo riqualificare la spesa, far si che gli unici tagli autentici siano quelli degli sprechi. Ho richiamato più volte la necessità di abbandonare rendite di posizione, comportamenti corporativi e vecchie incrostazioni di potere, sia nel pubblico che nel privato. Non ho mai demonizzato il settore dell’ospedalità privata con il quale continuo a confrontarmi”.
Russo ha anche diramato una direttiva con cui impone ai manager di procedere nel rapporto coi fornitori e centri privati “al pagamento di quanto dovuto, nel rispetto dell’ordine cronologico delle fatture così come sono pervenute”.
Giacinto Pipitone
Notizia inserita da Emanuele Gentile