CIEKAPUK "Notte di mezza estate" di Luisa Stagni

Pubblicato giovedì 11 novembre 2010.

CIEKAPUK "Notte di mezza estate" di Luisa Stagni

20 NOVEMBRE 2010

ore 19.30 - Benevento

Teatro

Mulino Pacifico ex macello comunale

Via Appio Stabile

BENEVENTO

Lo spettacolo scritto e interpretato da Luisa Stagni ci accompagna nel percorso che ha condotto alla disabilità visiva l’attrice-autrice. Il racconto è autoironico, graffiante, trasmette la rabbia e la paura per una nuova e sconosciuta condizione, ma ci parla anche di forza, di fede in se stessi, di superamento dei limiti e tutto questo lo fa con il sorriso.

State attenti perchè è contagioso.

Siamo felicissimi di avere l’onore di ospitare a Benevento una grande attrice che ha reagito con un sorriso,...CERTAMENTE da Clown, (se ci è consentito fare il paragone)....alla sua malattia.

Grazie di cuore Luisa per la tua generosità.

L’evento è promosso dalla Comunità RNCD

www.radunonazionaleclowndottori.org

in collaborazione con la Rete ARCOBALENO Beneveneto Eco Solidale; Art’Empori; La Coop. SOLOT Compagnia Stabile Teatrale di Benevento; con il Patrocinio del Comune di Benevento

Insomma si tratta di un "AZIONE BUONA SALUTE" la sottoscrizioni di queste azioni sarà utilizzzato per sostenere le "missioni e progetti di comico terapia" dell’associazione di volontariato Comunità RNCD.

IL PROGRAMMA dell’evento:

VENERDI 19 NOVEMBRE ORE 20,00 INCONTRO CON LUISA STAGNI E LA NOSTRA ASSOCIAZIONE LIBRERIA MASONE Via dei Rettori , 71 - Benevento;

SABATO 20 NOVEMBRE DALLE ORE 9,30 ALLE ORE 13,30 LABORATORIO IMPROVVISAZIONI TEATRALI A CURA DI LUISA STAGNI RIVOLTO AI CLOWN DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE Luogo: SALA CONVEGNI MP INFISSI - PONTE - TORRECUSO BN;

SABATO 20 NOVEMBRE 2010 ORE 19,30 - BENEVENTO CIEKAPUK "Notte di mezza estate" monologo, di Luisa Stagni TEATRO Mulino Pacifico ec Macello Comunale Via Appio Stabile BENEVENTO

info@radunonazionaleclowndottori.org

Nota di Luisa Stagni

Il testo nasce da un sogno. Un sogno vero che ha lasciato un segno nel mio sentire.

Quel sogno mi parlava di occhi e io, decina di anni or sono ho perso la vista e ho inevitabilmente interrotto la mia carriera d’attrice.

Il sogno ha rotto una crosta fatta crescere a difesa di un punto vitale, ha prodotto riflessioni, ricerca, ricordi e uno stato di inquietudine placato solo con l’atto catartico della scrittura.

Il materiale limato, montato e rimontato, cancellato e riscritto in continua progressione prende una linea narrativa autogiro a, graffiante, ma, tocca anche la rabbia e il dolore per un destino che cambia la vita.

Ricerco il senso della cecità nella Mitologia, nella Letteratura, nella Pittura. Incontro Picasso della Tauromachia che crea alcuni disegni in cui il Minotauro è cieco e bestiale, ma ne tronco uno diverso: “Il Minotauro cieco guidato da una bambina”.

Quel mostro qui ha le sembianze d un uomo con la testa di toro, non fa più paura, non è più terrificante, ma docilmente appoggiato alla spalla di una bambina che lo conduce. Chi è la bambina a cui si affida? La consapevolezza, la coscienza, la fede, la nascita interiore, l’amore…? In ogni caso rende docile il Minotauro e lo aiuta guidandolo.

Il materiale depositato nella coscienza fermenta, agita sentimenti, altera sensazioni e finalmente diventa scrittura.

Lo spettacolo, in cui l’autrice è attrice o, meglio, l’attrice è anche autrice, è semplice, divertente, emozionante, profondo, nel suo procedere si colgono i riferimenti culturali sui quali lo ha puntellato

Il messaggio è recepito come un urlo di esortazione a superare le paure che immobilizzano accettando chi si è, come si è, affidandosi con umiltà ad una consapevolezza che, se non libera dal labirinto del limite, almeno aiuta a scegliere di vivere.

PROMO:



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