Pubblicato venerdì 12 marzo 2004.
Inquietante la notizia dell’assoluzione degli imputati per la strage di Piazza Fontana. Nel giorno dell’attentato in Spagna , la giustizia italiana ritiene la strage di piazza Fontana un ennesimo episodio di suicidio di massa e non opera dell’eversione (nera).
I tre imputati principali della strage di piazza Fontana sono stati assolti. In primo grado avevano avuto l’ergastolo. I giudici della seconda Corte d’assise d’Appello di Milano hanno assolto Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni. Hanno invece ridotto da tre a un anno di reclusione, con i benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna, Stefano Tringali, accusato di favoreggiamento.
Per Maggi, Rognoni e Zorzi, l’assoluzione "dall’imputazione loro ascritta" è stata decisa dalla Corte di Assise di Appello "per non avere commesso il fatto". La Corte di Assise di Appello, inoltre, "revoca l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Milano nei confronti di Delfo Zorzi in ordine al reato di strage, e la misura cautelare dell’obbligo di dimora applicata a Carlo Maria Maggi sempre dal Gip di Milano".
L’attentato alla filiale di Piazza Fontana della Banca Nazionale dell’Agricoltura, il 12 dicembre 1970, provocò 17 morti e 85 feriti. Diede inizio alla "strategia della tensione" che, parallela al golpe in Cile, ha insanguinato l’Italia per un decennio.