10 aprile 2004 - Iraq - Ancora giallo sugli italiani rapiti venerdì «Abbiamo 30 ostaggi: via o li decapitiamo»

Pubblicato sabato 10 aprile 2004.

La Tv Al Arabiya ha diffuso un nastro di un gruppo iracheno che dice di detenere 30 ostaggi. Non ci sono italiani

BAGDAD - Ancora ostaggi occidentali in Iraq. La televisione Al Arabiya ha diffuso un nastro di un gruppo iracheno che dice di detenere 30 ostaggi stranieri. Il gruppo ha minacciato di decapitarli se le forze americane non tolgono l’assedio alla città di Falluja. Nel video gli italiani non sono compresi nell’elenco degli ostaggi, ma nella seconda parte del messaggio ci sono precise minacce contro di loro. Nella trascrizione più precisa fornita dall’agenzia France Presse, si legge: «Noi, le Brigate dell’eroico martire Hamed Yassin, annunciamo di avere nelle nostre mani 30 ostaggi, compresi giapponesi, bulgari, americani, israeliani, spagnoli e coreani». Gli ostaggi, continua il messaggio letto da un miliziano a volto coperto circondato da altri sei o sette uomini armati di Kalashnikov, faranno la stessa orribile fine delle quattro guardie private uccise a Falluja 10 giorni fa. Il gruppo chiede «la partenza delle forze americane e dei loro alleati» dall’Iraq, e «la fine dell’assedio alla città di Falluja» altrimenti gli ostaggi verranno decapitati e i loro corpi mutilati. «Noi taglieremo loro la testa e li trascineremmo per le strade, come è accaduto a Falluja. (Faremo questo anche) a italiani e spagnoli».

GRUPPO YASSIN - Lo stesso gruppo aveva precedentemente rivendicato l’uccisione dei quattro statunitensi a Falluja, sostenendo che si trattava di una rappresaglia per l’uccisione di Yassin, fondatore e leader spirituale del Movimento di Resistenza Islamica palestinese Hamas, ucciso il mese scorso in un raid israeliano. Secondo al-Arabiya, il messaggio del gruppo proviene da Ramadi, località a ovest di Falluja. Non è ancora possibile stabilire l’autenticità e l’attendibilità del video.

NON TRATTEREMO - La coalizione guidata dagli Stati Uniti non negozierà il rilascio degli ostaggi catturati durante la rivolta in atto in diverse città irachene. A chiarire la linea dura contro i rivoltosi ci ha pensato Dan Senor, uno dei portavoce della coalizione a Bagdad. «Non negozieremo con alcun terrorista che abbia catturato ostaggi. - ha detto Senor - Al contrario, cercheremo di arrestarli o ucciderli».

GIAPPONESI - Saranno rilasciati nel giro di 24 ore i tre ostaggi giapponesi rapiti dalle ’Brigate Mujaheddin’. A preannunciarlo è stata la televisione al Jazira.

IL GIALLO DEGLI ITALIANI - Ci sono italiani tra gli stranieri rapiti in Iraq? Ad oltre 24 ore dalla notizia del sequestro di quattro italiani e due statunitensi diffusa venerdì dalla Reuters, non è ancora stato possibile avere una conferma ufficiale della loro effettiva scomparsa. E neppure le notizie diffuse dalle agenzie di stampa internazionali sul video fatto recapitare sabato alla rete satellitare araba al-Arabiya con il quale le cosiddette «Brigate dei martiri di Ahmed Yassin» rivendicano il rapimento di 30 stranieri aiutano, per ora, a fare chiarezza. È fallito,sempre nella mattinata di sabato, il nuovo tentativo di incontrare gli ostaggi tenuti dalla guerriglia irachena in una moschea di un sobborgo di Bagdad, tra cui ci dovrebbero essere i quattro italiani rapiti venerdì e che si pensa siano guardie private. L’inviato dell’agenzia Reuters, che venerdì aveva detto di aver visto quattro prigionieri italiani, ha cercato di entrare nella moschea in cui sono asserragliati i miliziani sciiti, ma gli è stato impedito. Ne ha dato notizia l’inviato del Tg1 in Iraq, Lilli Gruber.

L’AMERICANO - Proseguono anche le ricerche di due militari americani e un numero imprecisato di civili dispersi dopo un agguato venerdì mattina nei pressi dell’aeroporto di Bagdad. Un video diffuso da Al Jazeera mostra alcuni ribelli con un prigioniero sul sedile posteriore di un’auto con accanto un uomo armato. È stato identificato come Thomas Hamill ed è stato filmato da un cameraman della tv australiana «Abc»: dichiara che faceva parte di un convoglio attaccato. In serata, sempre su Al Jazira, è stato trasmesso un secondo video nel quale Hamill è stato ripreso di fronte a una bandiera irachena. «Finora il prigioniero è stato trattato con la tolleranza prevista dalla legge islamica. La nostra richiesta è che venga tolto l’assedio alla città della moschea (Falluja) nel giro di dodici ore a partire dalle sei di sabato sera», viene detto nella registrazione da una persona che non si identifica. «Se ciò non avverrà - prosegue la voce, mentre scorrono le immagini dell’uomo con alle spalle una bandiera irachena - (l’ostaggio) sarà trattato peggio di quelli che sono stati uccisi a Falluja».

DISPERSI DUE TEDESCHI - Due tedeschi di 38 e 25 anni sono scomparsi mercoledì nella zona di Falluja, secondo quanto annunciato dalle tv tedesche. I due sono addetti alla sicurezza all’ambasciata facenti parte del corpo di specialisti GsG 9. Sono stati attaccati mentre viaggiavano in un convoglio da Amman a Bagdad. Le altre vetture hanno raggiunto l’ambasciata tedesca. Il ministero degli Esteri a Berlino ha confermato che due addetti alla sicurezza dell’ambasciata sono dispersi da giorni. Non vi sarebbero indizi di un rapimento.

Fonte: Corriere.it



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