Vi ringrazio per questo premio

Dato che quest’anno il premio nobel per la letteratura non è stato attribuito, ho molto immodestamente deciso che quest’anno a vincere il premio Nobel sono stato io.

di Victor Kusak - mercoledì 10 ottobre 2018 - 4026 letture

Dato che quest’anno il premio nobel per la letteratura non è stato attribuito (a causa delle vicende che han colpito la commissione del premio), ho molto immodestamente deciso che quest’anno a vincere il premio Nobel sono stato io. Grazie. Sono molto onorato di questo premio, con l’unico rimpianto che - se negli altri anni quelli che l’hanno vinto hanno potuto accedere a un assegno molto congruo, che è poi l’unico interesse che può avere un premio per uno scrittore - al premio non si è accompagnato il relativo versamento di milioni di miliardi di euro che il premio comporta oltre ai benefit dati da sponsor e tour programmati per le varie città del mondo a tenere prolusioni, ricevere laure ad honorem, partecipare a seminari e presentazioni, fare interviste nei maggiori network televisivi ecc_. Grazie ancora e un bacio ai Reali di Svezia e a tutte le ragazze e i ragazzi di Svezia Norvegia e Finlandia (ok, almeno la Finlandia è innocente rispetto a questi premi Nobel, ma bacio anche loro per simpatia).

Sono doppiamente contento per questo premio che, come tutti i Nobel, è studiato per sovvenzionare i talenti giovani e non i vecchiacci che hanno già venduto milioni di copie in tutto il mondo e sono stati ampiamente omaggiati dalle industrie editoriali di mezzo mondo. Di un premio a fine di carriera non saprei proprio che farmene, mentre un premio di investimento su di me in quanto capace nel futuro di scrivere ancora pagine decenti - di un premio del genere in questa nostra civiltà gerontocratica occidentale c’è davvero bisogno. Avrei potuto riceverlo meglio quando avevo quindici o diciotto anni, ma vabbé non stiamo a sottilizzare. Vengo da un Paese che ha avuto tutti gli ascensori bloccati e a meno di non essere un giocatore di calcio o un accattivante modello da esibire in qualche show televisivo, non avrei proprio modo di assicurarmi quella tranquillità economica che serve a uno scrittore per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura e provare a scrivere in maniera più meditata.

Con questo premio Nobel porto con me tutto il mio mondo, la mia scrittura, e tutto quello che sono e che mi ha formato: in realtà gli scrittori non esistono, avevano ragione i Greci che pensavano una cosa che il nostro razionalismo Occidentale si rifiuta di accettare: il cosiddetto scrittore è solo un tramite, una specie di antenna che scarica nella scrittura (il canto omerico) il pensiero di un popolo, il sentimento della città, l’immaginazione degli dèi. A nome di tutti loro, io - tramite del dèmone che ispira - ringrazio. Ringrazio questa civiltà che non onora i suoi poeti, ringrazio questa civiltà che moltiplica la povertà, il dolore, che distrugge la natura e nostra Madre Terra. Ringrazio la città che uccide il giusto, ringrazio la Nazione che è in perenne guerra contro i fratelli e le sorelle della Nazione vicina. Ringrazio i fanatici convinti delle giustezza divina delle loro idee, i negatori della comune umanità, i diffusori del falso, i diffusori del sospetto e della paura - noi scrittori siamo i massimi esperti del settore ma con i nostri lettori esiste un patto esplicito e noi - ingannando - non inganniamo nessuno.

Vi ringrazio a nome dei poeti e delle poetesse clandestine, che hanno scelto la saggezza e la vita quotidiana alle luci dei talk show. A nome dei Luther Blisset, dei Wu Ming e dei Victor Kusak, degli anonimi e dei silenti. Non siamo Stato noi, noi tutti veniamo dalla luna, siamo fatti della stessa sostanza delle stelle e dei sogni.

Sono molto onorato di ricevere questo premio - l’equivalente del lauro dell’antica civiltà - dalle mani vostre di accademici e reali a nome di una collettività, la nostra comune civiltà contro cui ho lottato per tutta la vita e in cui non mi riconosco e in cui non si riconosce tutto il popolo dei nostri lettori che anzi immaginano sognano e lottano per una civiltà completamente altra, per una Terra pulita che non vi appartiene.

Vi ringrazio per tutto questo pesce, come diceva uno molto più bravo di me, che naturalmente non ha mai avuto bisogno del vostro premio.

Vi ringrazio. E ora, se sapete indicarmi dov’è la porta d’uscita…



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