Simona the Queen of Wimbledon 2019

Doppio 6-2 e Simona Halep si sbarazza di Serena
Che lo volesse vincere questo torneo, non ha perso tempo a farlo capire all’avversaria sin dai primi colpi. Portarsi sul 4-0 nel primo set non è solo una questione di giornata storta della Williams, fallosa sicuramente, ma con Simona in perfetta forma fisica per ribattere e recuperare le bordate dell’americana.
Se poi oltre a recuperare, quei colpi impensabili diventano vincenti allora si comprende che fosse la giornata di Simona Halep. Concentrata, determinata, per niente intimorita dall’alea storica dell’avversaria che ha riscritto l’intera letteratura di questo sport al femminile. La Halep ha saputo anche regalarci momenti di grande tennis, sotto l’aspetto tecnico, con colpi di rovescio ad una mano che hanno messo in risalto un’evoluzione tecnica che si era già notata con il servizio, negli ultimi tempi diventato l’arma in più della strategia tattica della rumena.
Nonostante un tifo di circostanza a favore di Serena, con molti a sognare una sorta di vendetta generazionale da parte di una tennista alla soglia dei trentotto anni, pronta a risollevare l’ambito piatto, dove averlo visto sfuggire dalle mani l’anno precedente per "colpa" della Kerber. La vera notizia è, oltre ad avere avuto la conferma che Wimbledon rimane uno dei tornei più ambiti della carriera di qualsiasi tennista, c’è da considerare l’annullamento della sindrome della eterna seconda, ingiocabile fino alla semifinale di molti tornei, per poi mollare mentalmente all’atto finale. Una caratteristica della carriera sportiva di Simona che, giunta alla sua maturazione sportiva, aggiudicandosi il suo secondo slam in carriera, dopo il Roland Garros del 2018, ha imboccato una strada, ce lo auguriamo per lei, che potrebbe regalarle altre soddisfazioni.
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