Senza spada
Domenica 21 agosto, ore 22:00. Torre degli Inglesi, Parco Horcynus Orca, Torre Faro (Messina). Per provare ancora una volta a dire NO al Ponte sullo Stretto.
Ci riproviamo, perchè noi abbiamo solo la caparbietà da contrapporre all’arroganza. Perchè nessuno può partorire un’idea assurda e tentare di convincerci che quella, fosse l’unica proponibile.
Ci riproviamo, mettendo sul "campo" parole di discernimento e tanta voglia di fare rumore. Qualcuno potrebbe aggiungere...per niente, ma noi intanto lo facciamo e saranno loro a decidere di chiudere le finestre, per preservare i loro lobi sensibili.
Ci riproviamo, stavolta affidandoci ad un personaggio della città. Un personaggio che in questa città, di rumore ne ha fatto tanto: Vincenzo Tripodo.
Regista trentasettenne, da cinque anni vive a New York, ma qui a Messina, sua città natale, custodisce un angolo di rabbia da far esplodere al momento opportuno. Quando, chi ha festeggiato la sua partenza per gli States, si illude di non trovarselo più tra i piedi.
L’occasione era ghiotta, per chi di rivoluzione culturale, si nutre tutti i giorni. E’ stato sufficiente farsi una passeggiata a Torre Faro e provare ad immaginare cosa sarebbe, quel posto di incanto, tra qualche decennio, se questo ponte lo faranno davvero.
E’ bastato per scriverci su una storia. Di fantasia, certo. Ma la fantasia, purtroppo, molte volte è calpestata da una realtà peggiore.
Ed ecco un piccolo film, Senza Spada. Un film che intende chiamare i politici e i cittadini messinesi a riflettere e ad agire per salvare l’identità di un ambiente e della sua storia. Il film sarà diffuso su internet, su reti televisive, nei festival nazionali e internazionali e per mezzo di tutti i canali di comunicazione al fine di catturare anche l’attenzione più lontana per fermare i “barbari” del cosiddetto nuovo progresso!
La trama: Sulla riva estrema della punta siciliana, sotto un gigantesco cavallo di ferro che squarcia lo Stretto di Messina, in un’atmosfera che sembra senza tempo, si consuma un evento singolare, quasi surreale: la vendita all’asta dell’ultimo brandello di pescespada. Dopo un bando concitato, un giapponese si aggiudica, ad un prezzo altissimo, l’ultimo frammento dell’esemplare estinto. Qualche anno dopo, i vecchi pescatori rimasti, dopo un’incomprensibile diaspora, rivivono amaramente l’ultima “battuta di pesca”. La fine del mondo, di questo mondo, sbiadisce i vividi colori della vita di uomini e cose, come in una moderna tragedia, come un’irreale metafora.
Vi invitiamo tutti, Domenica 21 Agosto, alle 22:00 a Torre Faro presso il Parco Horcynus Orca, a sostenere questo progetto di salvaguardia di un altro pezzo di mondo che vogliono far sparire.
Vi vogliamo lì, a gridare che ci sono cose più importanti che un verbale del Consiglio di Stato che ha dichiarato la costruzione del ponte, compatibile con l’impatto ambientale. E per quietare i messinesi interdetti, ha riammesso la squadra di calcio in serie A.
Si, ci sono cose più importanti: la dignità di un popolo e il rispetto delle sue tradizioni. E della sua intelligenza...
BIOGRAFIA DI VINCENZO TRIPODO
Dopo vent’anni trascorsi a dirigere teatro e opera lirica in Italia, Vincenzo si è trasferito nel 2000 a New York per conseguire il Master in Film Production alla prestigiosa New York University. Con lettere di referenza dei premi Oscar Michelangelo Antonioni e Giuseppe Tornatore, Vincenzo è riuscito ad aggiudicarsi uno dei venticinque posti disponibili al Master. I suoi cortometraggi hanno ricevuto premi internazionali e la gestazione del film “Heart of Spider” è stata documentata da Nanette Burnstein (nominata agli Academy Award per il documentario “On the Ropes”) in una serie televisiva in 10 puntate dal titolo “Film School, trasmessa nel settembre del 2004 negli Stati Uniti sul canale dell’ Indipendent Film Channel (IFC). Vincenzo vive e lavora a New York dove sta lavorando alla stesura del suo primo lungometraggio.
- Ci sono 6 contributi al forum. - Policy sui Forum -
Complimenti Piero! Bellissimo. Mi sono permesso di riportarlo sul mio blog:http://invisibil.blogspot.com/2005/08/senza-spada.html A presto. Cesare
Solo a mani nude sulla mia tastiera per scrivere cosa penso di questo articolo, scritto in stile monotono ed in maniera sempre drammatica, come fate voi altri. Come siete poeti! Ancora una volta sono costretto a ridere di fronte alle fesserie tragiche ed ossessive che raccontate. E poi, quale oscar ha vinto quel film ? Oltretutto quel ponte non è stato ancora costruito e già vi preoccupate, vi bagnate prima di piovere. Non avete fatto già abbastanza proteste quest’estate ? Pensate a trovarvi il lavoro invece, e che sia un lavoro migliore di un semplice pescatore o altro, che a risolvere il vostro degrado ci pensa lo stato ed il consorzio che costruirà il ponte. E non si rifiuta il progresso; quanti anni avete per dire delle cose del genre ? Vecchioni conservatori ! Gridate pure a squarciagola, abbaiate come dei cani sciolti, tanto non concludete nulla. Se hanno deciso di farlo, lo faranno. Così come vogliono fare il MOSE a Venezia per difenderla dalle maree, per il quale molti stanno ancora protestando, anche nel momento in cui è stata posata la prima pietra, bah. A questo punto che ne direste di aggiungere altre frasi alla vostra descrizione, magari priva di riferimenti e di significato ? Ve le invento io. ;-) Vi suggerisco di migliorare i vostri versi con qualcosa come "un cielo violaceo e cupo e avvolto da spire che sembrano inghiottire, risucchiare, aspirare il non più affascinante panorama dello stretto", "un posto infame come se non ci fosse più un domani", o perche no, anche "un mostro che avvolge nelle tenebre un luogo già sconvolto". Vedrete che risate che i lettori si faranno, sempreché riescano a trovare questo sito ! Eh eh eh eh eh, io sto già ridendo per i versi che vi ho suggerito di persona. Tanto per essere un po cattivello. Rifletteteci su quando rifarete queste proteste. Ne ho ormai sentite veramente parecchie sull’opera e sull’area interessata. Ma a parte gli scherzi basta !! Con tutte queste insensate lamentele. Credete che il mondo si sia fermato ? Bisogna andare avanti con lo sviluppo e l’economia, piuttosto.
Umpf !! Non imparano mai !
Ragazzi, ma scherziamo o facciamo sul serio? Non so chi tu sia perchè non sono messinese e non conosco i personaggi della tua città, ma a giudicare da quello che scrivi devi avere una parte economicamente importante nella faccenda del ponte. Non si spiegherebbe altrimenti il tuo punto di vista in proposito. Devi avere dei grossi investimenti in ballo per difendere così un’opera che ha a suo sfavore due punti che da soli basterebbero a far desistere dall’impresa qualsiasi persona normale:
1- nè l’ingegneria civile nè quella militare sono, allo stato attuale dello sviluppo tecnologico, in grado di affrontare e risolvere con tutte le garanzie necessarie (di sicurezza, ovviamente), i problemi strutturali di un ponte del genere. Per tua informazione, in materia di ponti, i progressi teconologici nella costruzione di campate uniche si possono misurare, anche se in maniera grossolana, in 50 metri in più ogni 100 anni. E siamo abbastanza lontanini dalla campata che vorrebbero realizzare sullo stretto ("campata in aria"?).
2-L’impatto sul paesaggio (a, già: a te di questo non te ne frega niente, vero?) sarebbe tale che................ ognuno potrebbe riempire questo spazio vuoto con qualsiasi commento ma nessuno potrebbe dire che la vista serebbe più bella col mastodonte che incombe di quanto non lo sia ora.
In quanto all’economia mi pare che tu sia molto più visionario di quelli che sarcasticamente definisci poeti. Il ponte porterà all’economia siciliana la stessa ricchezza che hanno portato le raffinerie di petrolio, cioè poco più di niente. Non incrementerà nè il turismo, che in Sicilia cerca storia e tradizioni, nè gli scambi commerciali. Credi forse che ti lascerebbero fare i giretti su e giù per il ponte gratis? Costerà molto di più che imbarcare la macchina sui traghetti, a giudicare dalle tariffe che hanno, per esempio, nel tunnel sotto la manica. In conclusione, se c’è un illuso (o colluso) sei proprio tu.
GLI OCCHI DI MAYRA
Fermati un attimo oryel, siedi e guarda questo orizzonte che s’infiamma, la scia di fuoco scivola sulle acque del mare sereno, giunge alla riva e diviene un tappeto dorato. Ti regalo una danza sulle acque, i delfini ti guardano, tanti guizzi giocosi dei pesci colorati. Corriamo via verso l’Africa, volti neri del continente innocente e condannato, prendiamo questi bambini, lasciamoli sorridere. Sabbia del deserto sono la terra sotto i tuoi piedi, queste parole danzano con te, strisciano sui tuoi capelli neri, seguono una tersa dolcezza, si allontanano con uno strascico di felicità. Dormi serena questa notte prendi la mia mano, al risveglio ti porterò tra le meraviglie della savana, il leone ci aspetta, è diventato re nella sua terra. Attorno a noi tutto è limpido, batti le ciglia e saremo sulle montagne più alte, respiro l’aria che hai respirato, m’imbavaglio la bocca, voglio solo vedere e toccare senza parlare. Tutto poi si muove in armonia coi passi incerti dei bambini. False energie non muovo il mondo, lo fanno solo tremare, rullano ancora i tamburi della morte, c’è il male tra noi, quanto male e poveretti dilaniati nello stomaco delle guerre, basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Adesso urla Mayra, parla d’amore, strepita ad occhi chiusi ti sente ogni creatura, che non siano più sordi. Il vento porterà il tuo respiro ad ogni angolo, questo fiato attraversa le terre, corre col tempo, entra poi nelle sorgenti della terra, sgorgherà dalle fontane d’ambra, giochi e schizzi d’acqua limpida sui volti sorridenti, voglio guardare tutto solo attraverso i tuoi occhi.
Non costerà poi così tanto, costerà quanto i ferribotte, che a parità di prezzo, impiegano più tempo per attraversare un braccio di mare (se si può chiamare così) di soli 3-4 km. Con l’automobile o col treno ci si mette solo 2-3 minuti, anzichè 25’ con quelle carrette che effettuano il cabotaggio intorno all’area dello stretto.
La chiave dell’economia è lo sviluppo, e la chiave dello sviluppo è la politica dei trasporti, e non soltanto la produzione di merci. Le vie di comunicazione sono importanti. Bisogna colmare quel collo di bottiglia rappresentato da quel buco, tra Messina e Reggio Calabria. Io non terrei così tanto ad un monotono panorama di una spaccatura (rift) dello stretto, simbolo di passati cataclismi nelle ere geologiche, più di quanto ci tengo ad un’opera completa e funzionale che facilita il passaggio dei Tir, i bisonti della strada, e abilita l’accesso agli elettrotreni Eurostar, treni ad alta velocità. E’ utile ed in certi casi indispensabile.
Te non hai mai visitato il sito www.strettodimessina.it , vero ? Li ci stanno informazioni esaurienti riguardo l’opera esclusivamente. Io tendo ad illudermi, ma in fondo è una buona illusione, perchè, secondo il mio punto di vista, lo sviluppo ha la priorità su ogni cosa per un popolo! Inoltre io non voglio restare indietro, voglio andare avanti col progresso, aggiornarmi. Seguo appositamente i siti delle notizie giorno per giorno per saperne tante e di nuove. Se loro hanno detto che lo faranno, vuol dire che hanno il progetto pronto, e revisionato dagli inspettori di alto livello mondiale. E gli scienziati hanno trovato la tecnologia dell’acciaio giusta, sufficiente da metterlo in esigenza alla realizzazione di quell’opera. Inoltre le tecnologie costruttive sono migliorate negli anni, rispetto agli altri ponti realizzati prima del nuovo millennio. Per questo mi fido! Comunque ancora è inutile bagnarsi prima di piovere, sia per i propontisti che per i nopontisti: bisogna vedere quando lo faranno, se non nel 2006. Intanto entro la fine di quest’anno dovranno scegliere i responsabili della costruzione: il General Contractor ed il Project Management Consultant. Solo dopo che si sapranno i vincitori della gara d’appalto, passeranno alla revisione ed approvazione del progetto definitivo.
"Impossibile scaricare mafia_e_ponte.pdf da www.messinasenzaponte.it. Impossibile aprire il sito internet. Sito non disponibile o non trovato. Riprovate in un secondo momento."
Intanto il documento proviene dal sito dei classici nopontisti, e loro direbbero di tutto pur di dimostrare la loro irriducibile opposizione al progetto del XXI secolo. Non faccio molto affidamento a quello che postano loro sul loro stesso sito. Comunque appena possibile lo leggerò.
Combatti la mafia, e non le grandi opere ! Se siete preoccupati di ciò, allora non avrebbero dovuto raddoppiare parzialmente le ferrovie e completare le autostrade A-20 ed A-3. Il ponte è "protetto" da infiltrazioni mafiose, perchè quelli della DIA fanno indagini a non finire per garantire un lavoro pulito in termini legali.
Ah, l’hanno completata l’autostrada A3? Vado subito a percorrerla con la mia automobile. Così mi godo il panorama degli ultimi ritrovati dell’ingegneria stradale. Magari ci faccio pochi chilometri: ho messo 10 € nel serbatoio, ma la spia è rimasta rossa!!!
P.S.: qualcuno mi ha soffiato all’orecchio che i consumi di carburante sono molto contenuti nel percorrerla. E’ dovuto al fatto che gli "ingegneri" hanno escogitato un piano di cantieri perenni per limitare gli eccessi di velocità e quindi i consumi di benzina.
No, non la hanno finita completamente, ma hanno già realizzato più di 150 chilometri di potenziamento e concluderanno i lavori nel 2009-2010, secondo Lunardi. E così sia. Del resto mica questa cosa può durare a lungo. L’autostrada completata del tutto è invece la A20, ormai percorribile in entrambe le direzioni. Mi sono espresso male, volevo dire che stanno lavorando per il completamento delle autostrade, soprattutto della A3, ed è già un passo avanti. News sul sito www.ansa.it/infrastrutturetrasporti.
Egregio signore,
il suo periodare è approssimativo, le sue argomentazioni risibili.
Come si permette di disprezzare la passione civile di chi si mobilita contro un’opera pubblica che, oltre a essere inutile e dannosa, risulta grottesca quanto l’ottusità di chi la sostiene?
Lei costituisce una perfetta incarnazione del pensiero unico, con la stupefacente volgarità che lo contraddistingue, e che contraddistingue anche lei.
Complimenti
Chi dice che un ponte è inutile potete starne certi che è un bell’ignorante. Nessuno ha mai contestato un’invenzione che facilita i trasporti, né tantomeno dire che un ponte è inutile. Questo è il colmo. I vostri discorsi semmai sono inutili, e vedete di piantarla, perchè alla fine dei conti quel che conta è lo sviluppo di qualunque paese del mondo.
Voi siete dei dannati noglobal per caso ?
Si al ponte sullo stretto, si alle ferrovie dello stato !
>3 settembre 2005
Egregio signore,
il suo periodare è approssimativo, le sue argomentazioni risibili.
Come si permette di disprezzare la passione civile di chi si mobilita contro un’opera pubblica che, oltre a essere inutile e dannosa, risulta grottesca quanto l’ottusità di chi la sostiene?
Lei costituisce una perfetta incarnazione del pensiero unico, con la stupefacente volgarità che lo contraddistingue, e che contraddistingue anche lei.
Complimenti
Me ne faccio un baffo dei vostri complimenti, e se le mie argomentazioni sono ridicole dipende solo dai vostri punti di vista. Voi che sapete parlare di queste forme caratteriali, vi siete mai guardati il vostro stesso volto riflesso su una superficie perfettamente liscia ed opaca ? Io dico solo la verita e, per quanto riguarda i periodi non sono io a stabilire quando quei lavori saranno conclusi; ho dato quei numeri perchè li ho letti nei siti delle news. Per il resto solo il tempo ce lo dirà. Inoltre non mi sembra di aver detto qualcosa di volgare ancora su questo forum. In quanto a te, amico bello, cerca di non esagerare con quei paroloni.
Vedete ? I contrasti contro un’opera pubblica sono piuttosto forti quando le due opposizioni tendono ad essere bilanciate. Quindi non vi stupite se, data la vostra opposizione al progetto, io mi oppongo alle vostre proteste. Volete che il paese rimanga per sempre così com’è ? W il progresso !
Ciao Piero,
Mi consola oltremodo cogliere le differenze di argomentazioni e di forma di chi sostiene l’aborto architettonico e di chi invece difende l’inestimabile eredità che la nostra terra continua a regalarci nonostante più di una volta ci siamo dimostrati indegni della custodia di tale gioiello naturale, e mi fa capire ancora una volta di essere dalla parte giusta.
Non mi dilungo nell’esposizione di ricorsi storici, sociologici e culturali che, meglio di qualsiasi futuristico osanna al cemento, rappresentano la vera chiave di lettura per un futuro possibile in un’epoca che ,cavalcata da pseudotecnomani, galoppa verso lo sfascio economico e la morte culturale.
Ho usato le tue parole in una notizia sul mio sito commerciale (che non inserisco perchè non sono qui per fare pubblicità) e ho ritenuto necessario inserire anche il link a questo articolo nella sua forma integrale.
Grazie, Wolfka
Sono curiosa di assistere alla proiezione del video, per capire il contributo fattivo che un’opera dell’ingegno può offrire alla causa de quo (visto che mai come ora si sono registrate tante coscienze "politicamente dormienti", anche dinnanzi a ben più imponenti manifestazioni di cultura e di massa).
Al di là di queste considerazioni, corre l’obbligo di segnalarvi altresì quella che ritengo a mio modo di vedere uno svarione certamente tipografico: mi chiedo infatti a quanti anni il regista abbia iniziato la propria carriera di direttore artistico lirico e teatrale, dato che alla biografia riportata si fa cenno ad un’attività ventennale contro un’anzianità di soli 37 anni...
Complimenti per il sito, sinceramente molto interessante e meritevole di maggiore attenzione da parte del popolo dei navigatori.