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Movimento per la Cultura: appello per l’assemblea del 12 aprile

Renato Accorinti lancia un nuovo appello per invitare i cittadini a partecipare all’assemblea pubblica di domani 12 aprile, a Messina.

di Piero Buscemi - mercoledì 11 aprile 2012 - 2196 letture

La cultura, prima di tutto. Sembrerebbe scontato e banale doverlo affermare. Non è così purtroppo. Occorre, di tanto in tanto, risvegliare l’attenzione della cittadinanza verso questo bene comune, bistrattato e sottovalutato. Tanto, a provare a riaddormentarlo, ci pensano già i nostri amministratori.

Ci viene in aiuto, come già in altre occasioni, Renato Accorinti, amico di Girodivite che riesce a trascinarci nelle sue iniziative pacifiche, ma determinate per provare a dare una scossa a questo strano torpore culturale, che inevitabilmente, sembra contagiare tutti.

E’ indetta un’assemblea, domani 12 aprile alle ore 17,30 presso il Salone delle Bandiere del Comune di Messina. Sarà un’altra occasione per ascoltare, un verbo diventato merce rara di questi tempi, quanti avranno voglia di esprimere il loro parere sulla situazione attuale della città peloritana e proporre idee sul rilancio di una città che, molti dicono "una volta", era culla e fucina di iniziative culturali, invidiate nel resto dell’isola.

A pochi giorni dall’apertura del secondo Salone del Libro, che si terrà al Palacultura di Messina, evento non trascurabile e sicuramente degno di nota, sembra doveroso rimettere in moto le attenzioni verso coloro che, da anni, in questa città si sforzano di dare un’immagine diversa, grazie anche all’allestimento di spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche, spettacoli musicali e tutto quanto fa arte e cultura, costretti spesso ad arrampicarsi su astrusi permessi e sostegni burocratici che contribuiscono a narcotizzare gli entusiasmi.

Messina è una città che può vantare un decoroso e glorioso passato storico dal quale, senza particolari voli pindarici, è possibile creare un movimento stabile (scusate la contraddizione) che possa nell’arco dell’intero anno, richiamare la gente interessata ed affamata di cultura. Sarebbe un’opportunità non trascurabile per dare vita ad un insieme di attività che, almeno in parte, riuscirebbero a ridimensionare la grossa percentuale di disoccupazione della città.

Gli spazi ci sono. Le idee, più di quanto si immagini. Non rimane che rompere quelle catene, intrise di burocratese, politichese e rassegnazione che attanagliano da troppi anni Messina. Non dimentichiamo che, tra i tanti che potremo nominare, moltissimi personaggi la cui grandezza è stata riconosciuta a livello internazionale, hanno lasciato in questa città segni indelebili del loro passaggio. Fra tutti, possiamo ricordare il poeta Giovanni Pascoli, che qui visse ed insegnò all’Università per cinque anni. O la poetessa Maria Luisa Spaziani che insegnò francese alla Facoltà di Magistero.


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