La poesia della settimana: Nazik Al Malaika

La poetessa ideatrice del verso libero. Libero, come il suo stile di vita, ricercato fino alla fine.

di Piero Buscemi - martedì 18 giugno 2013 - 3862 letture

Io

La notte mi chiede chi sono
 sono il segreto della profonda nera insonnia
 sono il suo silenzio ribelle
 ho mascherato l’anima di questo silenzio
 ho avvolto il cuore di dubbi
 immota qui
 porgo l’orecchio
 e i secoli mi chiedono
 chi sono

E il vento chiede chi sono
 sono la sua anima inquieta rinnegata dal tempo
 come lui sono in nessun luogo
 continuiamo a camminare e non c’è fine
 continuiamo a passare e non c’è posa
 giunti al baratro
 lo crediamo il termine della pena
 e quello è invece l’infinito

Il destino chiede chi sono
 potente come lui piego le epoche
 e ridòno loro la vita
 creo il passato più remoto
 dall’incanto di una vibrante speranza
 e lo sotterro ancora
 per forgiarmi un nuovo ieri
 di un un domani gelido

Il sé chiede chi sono
 come lui vago, gli occhi fissi nel buio
 nulla che mi doni la pace
 resto ancora e chiedo, e la risposta
 resta nascosta dietro il miraggio
 ancora lo credo vicino
 al mio raggiungerlo tra
 monta
 dissolto, dispare

Nazik Al-Mala’ika (نازك الملائكة‎) è stata una famosa scrittice, poetessa e critica irachena. Nazik nacque a Baghdad nel 1922 da una famiglia di letterati. Entrambi i genitori erano poeti. Suo padre fu un famoso poeta e scrittore iracheno, che pubblicò una ventina di volumi. Sua madre scrisse poesie con un pseudonimo. Le origini di Nazik la incoraggiarono ad intraprendere la carriera di scrittrice già in tenera età, tanto che scrisse la sua prima poesia all’età di 10 anni.

Nazik studiò da insegnante di arabo e si laureò nel 1944 a Baghdad. In seguito, ottenne la laurea in musica nel 1949, e in letteratura all’Università del Wisconsin nel 1959. Successivamente lavorò come lettrice all’Università di Baghdad e l’Università di Basra, dove incontrò il suo futuro marito. Nazik parlava fluentemente l’Arabo, l’Inglese, il Francese, il Tedesco e il Latino.

Nazik pubblicò alcune poesie in alcuni quotidiani e riviste durante il periodo universitario, ma la sua prima raccolta, solo nel 1947 con il titolo “she who loves the night”. La poesia di Nazik ha uno stile asciutto, con tematiche molto dure, quali la morte, l’illusione, la sofferenza. Una delle sue poesie più conosciute è "Cholera", che fu scritta in verso libero. Amava scrivere poesie religiose e moraliste. Inoltre, si dedicò alla traduzione delle opere di Byron, Thomas Gray e altri.

Nazik è considerata una delle più influenti scrittrici del mondo arabo ed è considerata una delle prime poetesse ad utilizzare il verso libero. Fu anche una stimata critica, che contribuì allo sviluppo della critica letteraria, con trattati quali “Issues of Contemporary Poetry” e “Psychology of Poetry". Nazik è stata anche un avvocato dei diritti delle donne.

Al-Malaika lasciò l’Iraq nel 1970 con suo marito Abdel Hadi Mahbooba, dopo l’avvento al potere del nascente Partito Baath. Visse in Kuwait, fino all’invasione del paese da parte di Saddam Hussein nel 1990. Al-Malaika e la sua famiglia partirono per il Cairo, dove visse fino alle fine. Visse gli ultimi anni cagionevole di salute, soffrendo anche del morbo di Parkinson.

Morì al Cairo, nel 2007 all’età di 84 anni.


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