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Il Bellomo va in convento: un nuovo labirinto di arte e cultura a Siracusa”

Mostra inaugurata venerdì 7 marzo e aperta al pubblico dall’8 marzo al 30 aprile 2008, espone alcuni pezzi delle collezioni della Galleria Bellomo, chiusa per lavori di ristrutturazione.

di Donatella Guarino - martedì 11 marzo 2008 - 7030 letture

“Il Bellomo va in convento: un nuovo labirinto di arte e cultura a Siracusa” è il titolo della mostra inaugurata venerdì 7 marzo e aperta al pubblico dall’8 marzo al 30 aprile 2008.

In attesa che si concludano nel 2009 i lavori di ristrutturazione e di adeguamento funzionale, la Galleria Bellomo espone alcune delle opere in suo possesso presso i locali del settecentesco Convento del Ritiro, in via Mirabella 31 a Siracusa (Ortigia).

Giovedì mattina si è svolta la conferenza-stampa di presentazione dell’evento, finanziato dai fondi POR Sicilia 2000-2006 e curato da Michele Romano, docente universitario, e dalla storica dell’arte Francesca Cicala Campagna. Il progetto di allestimento è stato seguito dall’architetto Stefano Biondo che ha lavorato avvalendosi della collaborazione di altri esperti.

Il direttore del museo Bellomo, l’architetto Luigi Messina, ha sottolineato che questa mostra intende “riprendere un dialogo interrotto tra l’opera d’arte, il museo e la gente, puntando anche al coinvolgimento dei giovani e delle scuole.

Già la realtà scolastica è stata presente con alcuni studenti della 3A dell’Istituto “Filippo Iuvara”: Roberta Felice, Giuseppe Tramontana, Giuliana Veneziano, Martina Sipala, Marco Gieri Alessandra Nicita, alunni della prof.ssa di storia dell’arte Lucia Mollica.

Dopo i consueti saluti dell’assessore alla cultura Damiano Motta e del vice sindaco Roberto Visentin, ha preso la parola Michele Romano, brillante come sempre. “La mostra è particolare perché presenta il museo alla città in modo innovativo. Prima le sculture e la Pinacoteca erano nettamente separate, ora c’è piuttosto integrazione…Questa esposizione è un percorso artistico di luci e cromie che intende comunicare l’idea di che cosa sia stata la cultura del passato a Siracusa”.

Il settecentesco Monastero del Ritiro, una volta che le opere saranno tornate al loro posto non potrà essere dimenticato, ha continuato Romano: “Mi auguro che possa diventare uno spazio museale della città e che la città possa adeguatamente usarlo”.


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Il Bellomo va in convento: un nuovo labirinto di arte e cultura a Siracusa”
1 giugno 2008, di : Silvio

Se vincono i comunisti la cultura a siracusa non ha speranze invece per adesso c’è ancora il bar cavallino rosso, qualche prostituta quà e là e i soliti guappi di quartiere. Grande cultura siracusana, veramente! Speriamo che i comunisti perdano ancora qualche anno così trasformiamo i bed and breakfast in case di appuntamento (già qualcuno funziona cosi), se arriva la moralizzazione comunista è finita. Maledetti comunisti, lasciate stare i ’moddi sirausani’ che so fimmini iarrusi, impicciativi di l’affari vostri, ca nui anticomunisti ni la passamu bona d’accussini! W la mafia e abbasso il comunismo!