Z-eyes: La furia di una donna arrabbiata

Delitto senza castigo / di Charlotte Perkins Gilman ; traduzione di Luca Sartori ; introduzione di Alessandra Calanchi. - Firenze : Le Lettere, 2023. - 242 p. - (Pannarrativa). - ISBN 978-88-936-6326-7.
Leggendo Delitto senza Castigo (1929, inedito in America fino al 1997 e in Italia fino a oggi) pare di leggere un libro scritto ai giorni nostri, poiché la grandiosa penna dell’autrice offre un quadro molto moderno e attuale dal punto di vista sociale, al punto che i temi e le questioni narrate e trattate hanno fatto sorgere in me una riflessione: la piaga della violenza di genere è ben radicata all’interno della società, e ha mantenuto nel corso degli anni un doloroso filo conduttore che si ripresenta anche oggi.
Tramite l’ironia, strumento fondamentale per esorcizzare anche le questioni più pesanti, Gilman descrive alcune problematiche con tanta sensibilità quanta potenza: da secoli ormai, siamo immersi in una società patriarcale che si riversa contro le donne con tutta la sua ingiustizia e meschinità. Tuttavia, all’interno del libro, vengono mostrati due modelli di patriarcato diametralmente opposti l’uno dall’altro: quello buono, sensibile, attento e quello cattivo, subdolo, manipolatore, spietato.
- Copertina di Delitto senza castigo, di Charlotte Perkins Gilman
Dunque, non c’è da sorprendersi se questo libro al momento della stesura potesse risultare scomodo per molti; ma non dobbiamo sorprenderci, purtroppo, nemmeno di vedere la medesima reazione oggi, poiché è fin troppo scomodo per alcuni soggetti ammettere che le problematiche di quasi cento anni fa siano in parte irrisolte.
L’autrice introduce inoltre il tema della disabilità: Jack, una delle protagoniste del libro, pur riversando in una situazione molto critica, trova il modo di sopperire in parte alla sua difficile situazione, non solo attraverso l’esercizio fisico e una buona alimentazione, ma anche tramite il lavoro dattilografico, che per tutto il libro è visto non solo come una grande opportunità ma anche come un mezzo in grado di condurla all’autonomia e quindi alla tanto agognata salvezza.
Jack non è solo un personaggio molto potente, ma può divenire un’ispirazione per tutte coloro che nella vita si sentono, o si sono sentite almeno una volta in trappola come lei.
Il mio augurio per il futuro non può limitarsi alla speranza che tutto ciò passi. Il mio augurio per il futuro è quello di rimanere arrabbiate, non tacere davanti alle ingiustizie, scavalcare i muri e rompere il soffitto di cristallo: l’inferno non conosce la furia di una donna arrabbiata.
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