Virginia Raggi e lo stadio della Roma

"Sta mattina me sentivo ottimista, felice, ho aperto le finestre ed ho pensato "Famo sto stadio". Poi venendo a lavoro, il traffico, lo smog, me so un po’ depressa...". Un articolo di Spaam.

di Redazione PuntoG - mercoledì 22 febbraio 2017 - 4682 letture

Segretario: L’hai fatti i compiti?

Raggi: Quali compiti!

Segretario: Quelli dello stadio!

Raggi: Ah, lo stadio. L’abbiamo colorato tutto.

Segretario: Che?

Raggi: Il progetto. Dico, le planimetrie in bianco e nero. Le abbiamo colorate. ’Na figata.

Segretario: Sì ma l’approvate o no?

Raggi: Dipende.

Segretario: Da che?

Raggi: Sta mattina me sentivo ottimista, felice, ho aperto le finestre ed ho pensato "Famo sto stadio". Poi venendo a lavoro, il traffico, lo smog, me so un po’ depressa ed ho detto "so altre le priorità". Un’ora dopo, poi, m’è apparso in sogno Berdini.

Segretario: Berdini? In sogno? Alle 11 del mattino?

Raggi: Stavo a legge il dossier stadio, ’na cifra de parole, de nummeri, de disegni che non ce se capiva ’na mazza e niente, me so appissolata. C’hai presente quando la capoccia te dondola e dici "chiudo un attimo l’occhi" e bum vai lunga? Ecco, così. E allora m’è apparso Berdini: stava brutto, tutto vestito de nero con la falce in mano che mi diceva "Esonderà il Tevere, una colata di cemento ci seppellirà, moriremo tutti, le cavallette" e così ho cambiato idea.

Segretario: Quindi niente stadio?

Raggi: No, no, lo stadio si farà, sono ottimista.

Segretario: Ma sei hai appena detto che moriremo tutti?

Raggi: Moriremo tutti, vero? Vedi che allora c’ho ragione. Forse è meglio non farlo.

Segretario: Hai preso le pasticche sta mattina?

Raggi: Col Fernet.

Segretario: Col Fernet?

Raggi: Eh.

Segretario: Vabbè, almeno le hai prese.

Raggi: Ma se al posto dello stadio facessimo una funivia fino a Pratica di Mare?

Segretario: ’Na funivia?

Raggi: Eh. La facciamo disegnare a Fuksas.

Segretario: E come la paghi?

Raggi: Sopprimiamo la metro B fino a Piramide. Tanto la prendono in pochi. La facciamo tutta rosa e celeste ma con i vagoncini gialli. Se esonda il Tevere ci salviamo tutti.

Segretario: Virginia, tu sei sicura che vuoi continuare con questo mestiere?

Raggi: Ti sento un po’ ostile. Vieni qua, fatti mettere le mani sulla testa che ti scaccio via gli spiriti cattivi. Secondo me sono queste scie chimiche. Dopo prendo i chakra e facciamo decidere a loro se fare o meno lo Stadio. Che ne pensi?

Segretario: Contenta tu. Io mi sono appena dimesso.

Raggi: Te ne vai, anche tu?

Segretario: Ho trovato un lavoro più tranquillo.

Raggi: E dove vai?

Segretario: Consigliere per la sicurezza nel governo Trump. Niente stress, niente pressione dai giornalisti, orari di lavoro normali, il fine settimana a casa.

Raggi: Allora niente funivia?

Segretario: Ciao Virginia.

Raggi: Ciao. Vuoi un biscotto al sesamo? Te lo mangi sull’autobus.

Segretario: Grazie, vado a piedi.

Raggi: Ciao.

Segretario: Ciao.


L’articolo firmato da Spaam (che ringraziamo) è stato pubblicato su: Spaam.tumblr.com.



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