Solidarietà e sostegno alle famiglie
Il cazzaro verde e quello rosa sono contro l’estensione del reddito di cittadinanza. Ma è possibile che non capiscono che la situazione è drammatica ...
Il cazzaro verde e quello rosa sono contro l’estensione del reddito di cittadinanza. Ma è possibile che non capiscono che la situazione è drammatica per l’esplosione dei tanti mestieri in nero che formano il 12,5% del prodotto interno lordo e che oggi non hanno nulla da mettere sulla tavola.
Ma questi due solo cazzate sanno sparare invece di proporre soluzioni per venire incontro alle persone che soffrono e che hanno bisogno d’essere aiutati. Soluzioni che dovrebbero passare una parte attraverso l’inps e un’altra attraverso i comuni perché sono loro che hanno il polso dei drammi che vivono i loro concittadini. Bisogna però che siano messi in condizioni di operare attraverso il trasferimento di risorse finanziarie in grado di dare delle risposte urgenti. Ben vengono tutti i gesti di solidarietà dei singoli cittadini con la raccolta di fondi o di alimenti ma non sono sufficienti. Fare camminare insieme solidarietà e sostegno al reddito per le famiglie è la strada maestra per non farli sentire soli e abbandonati.
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Ieri sera ho ascoltato il grido di dolore del sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio per i giorni terribili che stanno vivendo non poche famiglie per la mancanza di alimenti e la solitudine in cui vivono non potendo nemmeno bussare a qualche porta solidale. Un grido di dolore strozzato dalla commozione delle parole "chi ha aiuti chi non ha" per costruire insieme la rete della solidarietà. Anche altri sindaci si stanno muovendo in questa direzione ma non sarà sufficiente se non parta la catena solidale di ognuno di noi con qualsiasi gesto piccolo o grande che sia.
Ieri sera il sindaco Stefio oggi il presidente dell’Ance Decaro sindaco di Bari che ad uno stuolo di giornalisti ha dovuto spiegare i provvedimenti del governo e come si è giunti ai 4,3 miliardi e ai 400 milioni passando dalla protezione civile per dare ossigeno ai comuni che sono privi di risorse e che non possono sospendere l’erogazione dei servizi. Immaginate,continuava, cosa significherebbe la sospensione della raccolta dei rifiuti in questo momento o i vari aiuti che vengono erogati dai servizi sociali.
Avevo l’impressione che parlasse ad un mondo sconosciuto e che ripeteva per aiutare alla comprensione del governo di un comune.Che dopo anni di tagli sono stati ridotti alla candela e trasformati in esattori. Invece di tagliare dall’alto hanno tagliato dal basso scaricando tutti gli aumenti dei servizi sui comuni. Grande manovre economiche di tagli come nella sanità con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Uno stato moderno senza la frontiera democratica e di coesione sociale che sono i comuni non può reggere.
Il governo l’ha capito e ha fatto bene ad ascoltarli e coinvolgerli. Anche se qualche stupido non ha capito che non è solo la suddivisione dei pani ma il significato del cambio di passo.
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Non sono tanti ma una boccata d’ossigeno per venire incontro a tutte quelle famiglie che non hanno nulla da mettere a tavola, anche se bisogna comprendere chi urla e protesta per richiamare l’attenzione di chi ha per gesti di solidarietà e chi governa per fare presto, ma che nelle istituzioni ci siano degli incendiari per sfruttare il malessere è qualcosa di vergognoso. Nei giornali di oggi ci sono articoli che parlano che il Sud nella distribuzione è stato favorito, ignoranti in malafede perché non è così.
La distribuzione avviene calcolata su due criteri numero della popolazione e reddito pro capite di quel comune per questo Carlentini riceverà 149 mila euro,Francofonte 130 mila euro,Lentini 219 mila. Chi vuol può leggere l’articolo postato con tutti i comuni. Buona permanenza in casa.
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