Giù la maschera

In cui si propone: una legge d’immunità universale. Che recita: nessun parlamentare eletto può essere perseguito per qualsiasi reato di natura patrimoniale, fiscale, amministrativo e di voto di scambio politico mafioso, ed anche...

di Luigi Boggio - martedì 1 aprile 2025 - 602 letture

Giù la maschera. Se la legalità viene prima dei voti non bisogna gridare ai complotti per delle sentenze non condivisibili. Criticarle si può sempre, però, dentro una corretta dialettica di poteri diversi. Invece se il consenso, cioè i voti, viene prima della legalità entriamo nel campo del non rispetto delle regole e della messa in discussione l’autonomia della Magistratura. Perché sono idee in aperto contrasto con lo Stato di diritto e l’equilibro dei poteri. La democrazia arretra, si logora e crea dei vuoti con danni alla convivenza civile e il venir fuori di spinte eversive pericolose. Ci sono delle cause che non bisogna ignorare ma analizzare, come le diseguaglianze e la degenerazione della sfera pubblica.

Fenomeni globali che ritroviamo ovunque, in estensione nei governi degli autocratici e dei patrioti. Essendo un cittadino patriota, della periferia di un’isola sperduta del Mediterraneo, si permette sommessamente di consigliare ai sovranisti globali presenti in molte Nazioni di farsi promotori di una legge d’immunità universale. Che recita: nessun parlamentare eletto può essere perseguito per qualsiasi reato di natura patrimoniale, fiscale, amministrativo e di voto di scambio politico mafioso, ed anche di violenza di genere e di istigazione nei confronti degli organi dello Stato. Così potranno smetterla di gridare sempre ai complotti e vivere felici al grido evviva la libertà di fare quello che vogliamo. Sempre al grido: noi abbiamo i voti e voi non siete nulla. Fino a quando il popolo capisce e non si ribella.

Si ribella come in Turchia contro il sultano Erdogan, in Palestina contro Hamas, la pace e il pane, in Israele per la fine della guerra e la liberazione degli ostaggi, in altri luoghi del Mondo per il pane e la libertà, in America contro lo stravolgimento delle regole democratiche dell’amministrazione Trump, in Russia in silenzio contro lo Zar Putin e la sua corte che, con l’evento al potere, si sono appropriate delle immense ricchezze lasciando le popolazioni delle province in miseria senza scuola e sanità, a differenza delle città di Mosca e di San Pietroburgo.

Nel nostro Paese ci stanno pensando ancora una volta i metalmeccanici per recuperare il costo della vita con il contratto e i dispensi senza voce delle periferie perché l’informazione in video, in voce, in carta si occupa di tutt’altre faccende in rapporto agli orientamenti degli editori. In profondità non si va per non fare emergere il malessere profondo della nostra società. Deve necessariamente venir fuori, non essendoci altra strada, che capire e dare delle risposte. Se poi si pensa solo al riarmo e non ai bisogni delle persone. Si sbaglia non da poco.


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -