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Sigep, tutto quanto fa...dolcezza

In visita tra i padiglioni della fiera più attesa e più dolce di inizio anno. Rimini dal 21 al 25 gennaio 2023

di Piero Buscemi - mercoledì 25 gennaio 2023 - 4958 letture

L’ondata di freddo polare che sta investendo proprio in questi giorni l’Emilia-Romagna, tanto da aver già registrato le prime nevicate del 2023 e diramato i primi comunicati di allerta meteo dai variopinti colori, poteva guastare la festa di questa nuova edizione del Sigep che ogni anno si rinnova e si ripropone a Rimini. Così non è stato e un golosissimo pubblico ha invaso gli spazi messi a disposizione dalla Fiera di Rimini.

Il sottotitolo dell’evento, "The Dolce Word Expo" la dice lunga sull’argomento principe che da alcuni decenni richiama a Rimini un pubblico sempre più numeroso, tra curiosi, addetti ai lavori e quanti provano a immergersi per alcuni giorni in un mondo dove il peccato di gola diventa l’unica dominante regola da rispettare.

Sentirne parlare non basta. Occorre osare di più per comprendere e assaporare l’atmosfera, e non solo ovviamente, di quanto gli stand propongono in un arcobaleno di sapori, sapientemente confezionati dagli espositori, con il coraggio dell’azzardo e della sfida a qualsiasi divagazione che la creatività e l’alchimia di maghi del palato riescono a mettere davanti agli occhi dei visitatori, troppo disposti a cedere a qualsiasi tentazione.

Perché se non si ha proprio lo spirito dell’esploratore del gusto, con qualsiasi rischio non eccessivamente calcolato, allora conviene rimanere nelle proprie cucine o rivolgersi all’abituale e fedele pasticciere sotto casa che, per non perdere il cliente, garantisce la monotonia spacciandola per tradizione. Mai del tutto rispettata, oltretutto.

Un patto gastronomico, se così di può definire, tra chi espone e chi gironzola tra le varie proposte, indeciso su cosa addentare prima per paura di perdersi il meglio che la fiera possa offrire. Una certezza o, forse, meglio definirlo un dubbio, che neanche la presenza garantita per tutti i giorni dell’evento, potrà mai sfatare, tra le mille lusinghe gustative che delizieranno e solleticheranno le percezioni personali che la mente, inebriata da nuovi sapori, saprà restituire a una sorta di abbandono.

E allora, come resistere ad addentare un pezzo del mitico e storico Cioccolato di Modica IGP? Come rinunciare ad affondare il cucchiaino che raccoglie la crema refrigerata, dal nome sminuito di gelato, con le miriadi di varianti e l’utilizzo degli ingredienti più fantasiosi che hanno stravolto davvero negli anni quello che in Sicilia gli antichi arabi confezionavano con la neve dell’Etna addolcita con la canna da zucchero?

E ancora, la mescolanza di culture che uniscono la tradizionale piadina romagnola proprio con il cioccolato modicano e l’immancabile pistacchio che ha invaso le ricette, sia dolci che salate, di tutto il territorio nazionale.

Il programma prevede diversi incontri e dibattiti sulle varie tematiche legate al cibo, in ogni sua variante. La crisi alimentare di questi ultimi anni che ha colpito, banale pure ribadirlo, i paesi più poveri con l’Africa a fare da capofila, ma che non ha risparmiato i paesi più ricchi, costretti a far fronte ai continui aumenti delle materie prime, quali le farine che hanno incrementato il prezzo del pane e dei prodotti della panificazione.

Non possiamo certo dimenticare il caffè, di cui l’Italia da decenni rivendica l’esclusiva della ricetta più adatta da assaporare e gustare con i più segreti sapori e aromi che questo prodotto della terra sa restituire alle mani sapienti che nella tostatura e nelle miscele hanno trovato un inno alla cultura di una delle bevande più consumate al mondo e che, nella pasticceria riesce a riservare le più accattivanti sorprese.

Un condensato quindi di tentazioni e di spunti di confronto, liberando qualsiasi inibizione al dibattito, alla competizione addirittura, che racchiude qualsiasi rapporto umano tra soggetti disposti a sedersi a una tavola imbandita in un semplice incontro di sensibilità e sensazioni, dove cultura e gusto vanno da sempre a braccetto. Un piacevole diversivo che, usato più spesso, consentirebbe all’umanità di distrarsi e allontanarsi da inutili propositi belligeranti che, purtroppo, hanno riempito le pagine dei nostri libri di storia.

Una coppa di gelato agli agrumi ci ha consentito di addolcire la nostra visita al Sigep, pronti a offrirla a qualsiasi visitatore di ogni angolo del mondo, disposto a ricambiarci con un suo innovativo e deliziante gusto della vita.

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