Scusate il mio limite

Non ho capito più niente per quello che sta accadendo in questo nostro martoriato Paese. Ma non è da oggi. Il periodo risale al 2011...

di Luigi Boggio - mercoledì 10 febbraio 2021 - 1830 letture

Scusate il mio limite. Non ho capito più niente per quello che sta accadendo in questo nostro martoriato Paese. Ma non è da oggi. Il periodo risale al 2011, eravamo in pieno autunno, quando l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano diede vita, con una mossa ben studiata, al governo del professore Monti per salvare la nostra economia dal fallimento come venti anni prima era stato Amato e poi Ciampi.

Lacrime e sangue prima, lacrime e sangue dopo. Sempre tagli e sacrifici all’insegna dell’austerità mentre i profitti crescevano e le diseguaglianze spaccavano ceti, famiglie e territori.

Nove anni dopo non avrebbe potuto mancare anche la pandemia. Un viaggiatore invisibile e letale che ci ha messo in ginocchio senza più uscirne se tutto andrà bene tra qualche anno con il vaccino. I danni che sta provocando si vedono girando in quelle poche ore di tempo libero per fare qualche passo. La tristezza la si legge negli occhi e il silenzio nelle poche parole. Non si sorride più e non si odono le grida e il rumore gioioso dei bambini. Si vive nell’incertezza perché si stenta di darle un senso e non si spinge per la solitudine che imprigiona.

Anche la politica decade e viene espropriata dal senso collettivo e partecipativo. Ciclicamente spuntano all’improvviso i salvatori a causa del fallimento non solo del ceto politico dei partiti ma dell’intera classe dirigente dislocata nei vari gangli della società italiana. Ma nel marasma vincono sempre i più forti, quelli che tengono ricchezze, soldi, potere. Quelli che vivono nell’oscurità che hanno rapporti di qualsiasi natura ,legali e illegali, che sanno manovrare uomini e affari. La democrazia ha anche degli aspetti inquietanti che non riusciamo a vedere perché si è lontani e nessuno più racconta. I fatti ci sono ma non vengono raccontati come dovrebbero esserlo. Si sfiorano, s’inabissano, si oscurano perché bisogna non farli sapere. La crisi investe anche tutto il sistema dell’informazione in mano a pochi potenti. Si nota in questo periodo di crisi per la formazione del nuovo governo.

Mi viene da ridere quando si legge o si ascolta che quasi tutti i partiti sono saliti sul carro del presidente incaricato Mario Draghi. Ma loro su quale carro sono saliti portati per mano dai loro potenti editori? Avevano anticipato i tempi venendo meno alla loro funzione di controllo che continua anche in modo servile, mentre altri giocavano attorno ad un tavolo ignari che c’era un baro e che stava per uscire l’uomo della Provvidenza voluto dal Colle. È uscito, i posti si stanno occupando per iniziare il viaggio.

All’uomo non mancano le capacità. Si vedrà sui programmi, sulla squadra di governo, sul rapportarsi con le forze sociale e il vasto mondo del volontariato, che sta dimostrando un alto senso di solidarietà umana nei confronti di chi soffre.

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Una volontaria consegna medicine con il sistema del porta-a-porta


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