Pensieri veloci 2

L’ira di Musumeci, Chiagne e fotte, La città di Gorgia.

di Luigi Boggio - domenica 30 agosto 2020 - 2626 letture

nello_musumeci-200px L’IRA DI MUSUMECI per la sospensiva dell’ordinanza migranti del Tar si leggeva nel suo volto che passava dal verde bilioso salviniano al nero più nero meloniano. Gridava: non solo il giudice di parte anche la giornata del 17 per la discussione di merito del provvedimento. Tutti contro il governatore e dintorni con il suo fedele discepolo, il giovane Razza, con la teiera non contenente tè ma fiori di camomilla sogni d’oro.

bonomi_200px CHIAGNE E FOTTE, alias presidente della confindustria Bonomi, che non vede di buon occhio il governo Conte vorrebbe dei contratti rivoluzionari con la fine dello scambio salario-orario, libertà nei licenziamenti e cancellazione di tutti i provvedimenti a favore degli strati più deboli della popolazione. In buona sostanza vorrebbe una rivolta sociale e la fine di questo governo. I soliti capitalisti straccioni che hanno sempre vissuto all’ombra dello Stato e che non sono mai contenti. Forse sperano all’arrivo di Draghi che non arriverà mai. Anche se dovesse arrivare cosa potrebbe fare alla luce della svolta della Fed americana che ha sancito che l’inflazione non conta più pure se dovesse superare il due per cento? Essa ha deciso che non aumenterebbe i tassi d’interessi che allo stato navigano attorno allo zero per avere una maggiore flessibilità nella gestione della politica monetaria. L’Europa cosa farà? Draghi cosa dice?

il_biviere_di_lentini_by guidasicilia.it LA CITTA’ DI GORGIA (Lentini) è un luogo circondato dal verde e immerso nei misteri che si svelano nel tempo e con cadenza regolare. Un giorno si tira fuori la storia del fotovoltaico sullo specchio d’acqua del Lago, il giorno seguente viene fuori l’albergo diffuso nella vallata di San Mauro una delle più belle della Sicilia. Il giorno seguente ancora spunta la possibilità che possa venire fuori una nuova discarica che si affaccia sul Lago. C’è il sole, l’acqua, il verde ma tanta oscurità perché non c’è più vita democratica e relazioni sociali. Le notizie escono a puntate come nelle soap mentre la città sprofonda invece d’aprirsi e di guardare alla realtà. Oggi le uniche cose alla luce sono "i si vende e si affitta" che dovrebbero fare riflettere sulla perdita di valore di questo immenso patrimonio edilizio frutto di sacrifici e anni di lavoro.



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