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Mostra di Pistolesi a Positano

di Vincenzo Raimondo Greco - venerdì 18 agosto 2006 - 8713 letture

Sole, spiaggia e sculture è la riuscitissima ricetta delle località balneari della Campania. Da Ischia a Maiori, da Ravello a Postano, non c’è paese che non sfoggi una mostra di dipinti a olio, di serigrafie, di acquerelli o di acqueforti.. Merito, senza dubbio, di Mondiart, primo mercante d’arte della Regione, che, per la calda Estate 2006 ha ideato la rassegna "Colori in Costiera". Quattro allestimenti itineranti, o meglio, quattro piccoli scrigni contenenti opere d’arte strepitose firmate da personaggi del calibro di Andy Warhol (la cui Marylin va fortissimo sull’Isola Verde), Renato Guttuso, Aligi Sassu, Salvatore Fiume, Giuliano Ghelli e Luca Alinari.

Quattro collettive, alle quali sta per aggiungersi la personale di Silvestro Pistolesi dal titolo "Tra sogno e realtà" che, dal 19 agosto (all’inaugurazione, prevista per le ore 19, prenderà parte anche l’artista) al 20 settembre, farà tappa nell’austero oratorio della chiesa dell’Assunta di Positano. In mostra, ben 70 opere del maestro fiorentino divise tra bozzetti a olio, acquerelli, tecniche miste con soggetto Positano (in esposizione splendidi paesaggi della Costiera eseguiti dal vivo alla maniera degli impressionisti), tempere grasse, sanguigne di volti e nudi oltre a una miriade di bozzetti preparatori di affreschi.

Pistoleri inizia il suo vero apprendistato artistico con la frequentazione dello studio della pittrice Nerina Simi ma il suo grande maestro è Pietro Annigoni; ed è frequentando il suo studio dal 1963 che avverrà la sua formazione artistica. La sua prima personale è del 1972 alla Arts Unlimited Gallery di Londra che con pieno successo lo decreta giovane talento di fama internazionale; da allora ha esposto in numerose città italiane ed estere. Oggi i dipinti di Pistolesi campeggiano nelle più belle chiese d’Italia e del mondo (dall’Abbazia di Montecassino alla chiesa di San Miniato passando per quella di San Francesco di Montecatini Terme e dei Salesiani di Figline Valdarno fino ad arrivare a quella di Cap Code negli Stati Uniti d’America).

La sua pittura, figurativa moderno-rinascimentale, sembra tradurre in immagine trasposizioni oniriche popolate di eremiti erranti alla ricerca della Verità nei grandi quadri eseguiti in studio con la tecnica della tempera grassa, per poi inondarsi di luce nei bozzetti ad olio eseguiti dal vero, e raggiungere l’antica massima espressione artistica nella realizzazione delle grandi pareti dipinte con la difficile, ma affascinante tecnica dell’affresco. Ha eseguito anche numerosi ritratti tra i quali quello del Cardinale Stickler (bibliotecario del Vaticano) e quello di Giovanni Paolo II.


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