Le posizioni del Governo sulla Scuola sono inaccettabili
Gli insegnanti non sono disponibili a tollerare ancora il massacro della Scuola Statale: lettera aperta rivolta al Governo
Lettera aperta - 27 giugno 2006
Al Presidente del Consiglio Romano Prodi
Al Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni
Al Vice Ministro Mariangela Bastico
Ai Sottosegretari Letizia De Torre e Gaetano Pascarella
Al Presidente della VII Commissione della Camera Pietro Folena
Al Presidente della VII Commissione del Senato Vittoria Franco
E P.C. alle OO.SS. FLC-CGIL, CISL, UIL, COBAS, SNALS, GILDA, UNICOBAS, CUB.
Gli insegnanti non sono disponibili a tollerare ancora il massacro della Scuola Statale.
Le posizioni del Governo sulla Scuola sono inaccettabili:
non corrispondono affatto alle ragioni per cui la coalizione di centro-sinistra si è fatta votare;
mantengono sostanzialmente inalterati i capisaldi della riforma moratti , palesemente costruita in contrasto con la Costituzione vigente, che perciò dovrebbe essere abrogata in toto;
mostrano come la coalizione e il governo non abbiano alcun progetto alternativo sul sistema educativo e sulla scuola in generale.
conferiscono al ministro dell’economia un ruolo improprio: egli ha il compito di far quadrare i conti, ma non quello di definire la politica del governo sull’istruzione.
Il presidente Prodi prenda in considerazione questi rilievi, che esprimono un sentire diffuso tra gli insegnanti e le famiglie non più disposti ad essere presi in giro ulteriormente!
Nel programma elettorale, infatti, sia pur in maniera vaga, si faceva riferimento ad un segnale di svolta che avrebbe dovuto essere dato con gli atti dei primi mesi di governo, in radicale discontinuità con gli indirizzi e le scelte di centro-destra, abrogando la legislazione vigente in contrasto con il programma stesso.
Nelle recenti dichiarazioni del ministro e del suo vice, invece, cogliamo degli intenti che vanno in tutt’altra direzione ovvero quella del mantenimento sostanziale della legislazione vigente in particolare nel primo ciclo in cui il tutor, il portfolio, le indicazioni nazionali vengono confermati. Tale improvvida scelta ha per conseguenza il mantenimento della riduzione del tempo scuola, operato dalla Moratti, che introdusse l’inconcludente “tempo spezzatino”, formato da un insufficiente numero di ore obbligatorie a cui venivano aggiunte quelle facoltative opzionali, provvedimento che ha contribuito anch’esso al caos e al degrado attuale. Il tempo pieno e il tempo prolungato sono gettati nell’oblio definitivamente.
L’ Unione aveva inserito nel suo programma l’immediata copertura di tutti i posti vacanti, invece adesso si parla solo di tagli e blocco del turn-over: mantenere un numero di docenti precari così ingente nella scuola (circa il 20% del totale) significa rinunciare in partenza a qualsiasi forma di continuità didattica danneggiando pesantemente la qualità dell’ insegnamento.
Non vogliamo piccolo cabotaggio e nemmeno toni da amministratore delegato. L’Unione deve avere un progetto per il sistema educativo italiano, un progetto di lungo respiro che restituisca centralità alla scuola pubblica laica e di tutti!
Non accettiamo nulla di diverso da questo.
Non accettiamo che si ritengano ormai morti e sepolti i programmi nazionali mai abrogati, che pur con i loro limiti superabili senza ricorrere necessariamente al colpo di spugna morattiano, traevano la loro validità dai fondamenti epistemologici delle discipline, dalla loro interrelazione e dal rapporto con la personalità in crescita degli alunni. Elementi del tutto assenti nelle indicazioni nazionali, delle quali, invece, il viceministro Bastico afferma la prescrittività giuridicamente discutibile.
Non accettiamo che si ritenga irreversibilmente conclusa la stagione del "moduli" nella scuola elementare, un modello organizzativo che garantisce la pari dignità delle discipline e tra i docenti. Perchè mai dovremmo rinunciare a riportare in essere le buone pratiche della scuola e mantenere in vita una riforma che ha generato caos ed insoddisfazione?
Abbiamo riempito buchi e tappato le falle nelle scuole di ogni ordine e grado perchè i nostri alunni non soffrissero dell’insipienza e del cinismo del governo berlusconi. Va rilevato inoltre che, per la prima volta, dal mondo della scuola è nata una proposta di legge di iniziativa popolare frutto dell’impegno e della passione civile di insegnanti, genitori e studenti che ha già raccolto più di settantamila firme in tutta Italia e che, allo stato delle cose, rappresenta l’unico progetto organico e alternativo alla Moratti, avendo l’ulteriore pregio di essere stata elaborata da chi ha esperienza diretta di scuola. Il Ministro, se vuol essere veramente aperto al dialogo, non può fingere di ignorarla o peggio di mortificarne le istanze. Sia chiaro che non accetteremo nessuna ipocrisia politica da parte di un governo di centro- sinistra, che ha promesso tutt’altro. Consigliamo il ministro di tenerne conto e lo stesso chiediamo al presidente Prodi.
Il Forum insegnanti
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