In Francia lavoratori e sindacati lottano

I sindacati debbono svegliarsi se vogliono ancora assolvere ad una grande funzione sociale e democratica. La speranza viene anche da loro. Lo capiranno?

di Luigi Boggio - sabato 11 febbraio 2023 - 2538 letture

Sono certo che, sotto la spinta del forte movimento francese contro la riforma delle pensioni di Macron, i sindacati europei sono usciti fuori dal lungo letargo con una critica aspra nei confronti delle conclusioni del Consiglio Europeo. "Spendere i fondi della UE per le recinzioni delle frontiere sarebbe un uso improprio criminale del denaro pubblico. Supererebbe ogni etica e ci allontanerebbe dall’Europa sociale". Mentre per la segretaria generale Esther Lynch "la fortezza Europa non ha fatto nulla per fermare l’austerità, non fa nulla per fermare il costo della vita e non farà nulla per aumentare i salari". Conclude "la fortezza Europa non è amica dei lavoratori".

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Francia - mobilitazione contro la riforma delle pensioni - foto by signal-2023-01-19

Concordo, ma quando uno sciopero generale di tutti le lavoratrici e lavoratori europei per scuotere questa Europa per una migliore condizioni di lavoro e di vita nel contesto di un’Europa sociale e di pace? Lo stesso mi permetto di dirlo ai sindacati di casa nostra Cgil, Cisl, Uil che per prontezza decisionale stentano non poco di fronte ai drammi che vive il mondo del lavoro degli occupati per non parlare dei precari e dei disoccupati. Gli occupati per salari da fame che non crescono da lustri e che l’inflazione di questo periodo sta erodendo sempre più. Tempo addietro si diceva che non arrivavano a fine mese, oggi nemmeno a metà mese, mentre le buste dei manager si fanno sempre più gonfie di euro.

Per non parlare dello sfruttamento dei precari e dei disoccupati alla mercé di caporali spregiudicati e di datori di lavoro senza etica che utilizzano qualsiasi forma di violazione contrattuale e di legge per il raggiungimento del massimo profitto. Le diseguaglianze sono tante nel campo lavorativo, salariale ed anche territoriale. Il Nord si allontana dal Sud, i giovani vanno e i paesi si spopolano.

Conosciamo le condizioni della nostra Sicilia ma nelle grandi aree urbane del Nord non è che ci sia questo miracolo di cui si parla. Milano è una città per ricchissimi, ma non per chi la mattina si alza avvolto nella nebbia per pochi euro. I giovani stanno scappando e il fenomeno della povertà non conosce limiti. Le file per un pasto nei centri del volontariato sono interminabili. I sindacati debbono svegliarsi se vogliono ancora assolvere ad una grande funzione sociale e democratica. La speranza viene anche da loro. Lo capiranno? Non saprei. In Francia credo di Oui.


Nota: in icona foto delle manifestazioni del 2016 in Francia contro la riforma del lavoro: "Noi non faremo la fine dell’Italia.



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