Il tempo libero e l’estate

L’estate, stagione a lungo attesa, è il tempo dei desideri e delle vacanze tra musica, arte e letteratura, un momento particolare dell’anno...

di Massimo Stefano Russo - sabato 12 agosto 2023 - 1155 letture

L’estate, stagione a lungo attesa, è il tempo dei desideri e delle vacanze tra musica, arte e letteratura, un momento particolare dell’anno che i più giovani trascorrono a lungo tra spiagge e locali notturni affollati. Spesso è vissuta nei ricordi, carica di nostalgia. Nell’estate si ha l’idea della felicità, del ritorno alla natura, o dei luoghi ideali dove ci si rifugia. Una stagione piena di calore che oggi i metereologi rilevano sempre più torrida. Il solstizio di giugno, tempo sacro, è il momento di maggior durata della luce. Il sole termina un ciclo sulla volta del cielo per cominciarne un altro. La durata delle ore di luce è maggiore rispetto a ogni altra giornata dell’anno. Nel grano coltivato sta il cibo, la sicurezza e la continuità ciclica nel farlo diventare farina e poi pane, grazie alla forza della trasformazione.

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Paesaggio estivo, 1902 - di Pablo Picasso

L’estate, guardata da vicino, è il regno del tempo libero. E’ qualcosa di piacevole. D’estate i raggi del sole che si spandono di ora in ora, arrivano a diventare peso affannoso sul mondo, un calore che opprime. Il sudore riga la fronte e le ombre si assottigliano. Il meriggio estivo quale ora accecata, calda, estenuante e silenziosa, nella Grecia classica era il momento che vedeva gli dei mostrarsi agli uomini, in tutta la loro pericolosità. Potevano apparire i morti e si scatenavano le forze naturali, minacciose e salvifiche. Particolarmente temute erano le apparizioni del dio Pan (da cui deriva il termine panico), dal piede di caprone e signore delle selve.

Nei primi dell’Ottocento i membri dell’alta società avevano l’abitudine di recarsi nelle proprie residenze di campagna a villeggiare. La vacanza estiva nacque in Provenza e in Costa Azzurra. Sanremo si afferma come principale meta turistica. Il turismo comincia progressivamente a prendere forme sempre più vaste, anche se ancora elitarie. La vacanza estiva è percepita anche come liberatoria, un momento di eccessi e possibilità che l’inverno e i ritmi lavorativi normali non permettevano. Bath è la prima stazione termale moderna. Alle terme ci si va per curarsi, ma la gran parte delle giornate è occupata fa distrazioni e feste. Nel XIX secolo si afferma il termalismo, l’idroterapia e la balneoterapia, con gli edifici termali che evolvono in grandi hotel sfarzosi, di dimensioni maggiori. Baden-Baden che nel 1800 accoglieva solo 391 turisti, passerà a 15.500 già nel 1835 per arrivare ai vertici e diventare nel 1932 la “capitale estiva d’Europa”. In Italia nel 1894 si censivano 108 località termali. La stagione si svolgeva dalla primavera all’autunno, con cicli di cura di almeno due o tre settimane, assistiti da clinici illustri e medici specializzati. L’offerta rivolta a chi necessita di cure ma anche ai gaudenti. Molte località nel segno di acque e fanghi offrono cure e svaghi.

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Un dimanche après midi à l\’île de la Grande Jatte, 1884-1886 - di Georges Seurat

Ad Acqui Terme l’acqua termale è al centro della vita quotidiana. Le parole dell’estate sono inserite in un contesto di spensieratezza e divertimento dove regna la vacanza e il tempo libero, hanno un peso diverso si muovono con leggerezza tra le futilità del quotidiano. L’estate, associata al riposare che ristora, aggiunge inconsciamente al tempo qualcosa in più, soprattutto proprio nel passare il tempo tra i diversi giochi. I pensieri estivi, rivolti “nullafacenti” al godimento e al piacere, senza impegni di lavoro, sono spensierati: tra disincanto e ironia, è consentito divagare. Quando arriva l’estate si attende impazienti di lasciare l’attività lavorativa. Rappresenta il momento di un itinerario ciclico, con un’altra idea del tempo e del tempo libero. Nel prospettare il balenare di istanti felici ci si affida all’estate, dove il tempo nel suo scorrere se ne va in tutta fretta e furia. Come si vive oggi l’estate e la vacanza, quali immagini la compongono?

D’estate si è più mobili, ci si muove e si cammina di più, stimolati dal piacere di passeggiare sulla riva del mare. All’andare a piedi oggi si attesta una utilità filosofica e terapeutica. Impegnati a uscire o entrare nell’acqua marina, si gioca con le onde e si prova allegria, nel si ritrovarsi con i bambini tra sedie pieghevoli, secchielli e palette sulla spiaggia, per poi rientrare a casa esausti d’acqua e sole. Come l’immaginario collettivo plasma l’estate? I professionisti di classe medio-alta si ritrovano in complessi residenziali più o meno isolati, nel tradire la natura privilegiata di un mondo a parte che si chiude su se stesso.

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Campo di grano con mietitore, 1884-1886 - Vincent van Vogh

Un ruolo centrale nell’estate lo gioca il tempo libero, con tutta l’energia che produce. D’estate, in armonia con i sensi, a contatto con la natura, ci si vuol rigenerare in tutto il corpo, dimentichi del trambusto cittadino, dei rumori martellanti del traffico e del brusio metropolitano intenso e frequente, ci si rilassa, sospinti tra il ritmo della risacca e le chiacchiere svagate delle persone sulla spiaggia. Nel godersi il sole che galleggia sul mare. E’ d’estate che è sempre festa e nello stare in compagnia si parla, si sorride, si scherza insieme, si ride di gusto, nel raccontarsi, pieni di vita attiva e distesi, pur con tanta gente intorno, nel condividere gioia e vita affettiva. Qual è il significato dell’estate e come lo comprendiamo?

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Summertime, 1943 - Edward Hopper

Cambia il tempo dell’estate oggi che si parla sempre più di estate impazzita, con riferimento al riscaldamento globale e ai sempre più devastanti cambiamenti climatici. Ci si accompagna ai desideri che si portano dietro, nel divenire, col passare del tempo, lontani ricordi. Nella realtà quotidiana assume i contorni di chi la considera il momento migliore dell’anno, dove con disinvoltura ci si prende cura di se stessi nel divertirsi tra feste improvvisate, tenendosi per mano e stringendosi forte le dita nel saltare insieme. L’estate, variopinta e popolosa si lega al tempo libero e al gioco con molte e diverse sfaccettature. Le ore della festa restano fuori dal tempo, come sospese tra parentesi, esiliate dalla realtà, soprattutto quando la baldoria prende note aggressive, con la gente a strillare dentro e fuori dai luoghi di intrattenimento, solitamente bar e discoteche. Il linguaggio dell’estate, quale linguaggio comune, testimonia il vivere, che diventa desiderio di capire cos’è la vita per sé e per gli altri.

D’estate si vive in un contesto diverso, dove la bellezza è esaltata dalle belle giornate. Al mare, avvolti e sostenuti dall’acqua, nel piacere di nuotare ci si sente leggeri. Nel guardare, con la curiosità lieve del passante, spettatore fortuito, incline a dimenticare in fretta quanto vede, nell’irrompere di movimenti e di colore, ci si propone di diventare più socievoli, allegri e sempre pronti a scherzare.

Per saperne di più

- V. Franceschelli, Le stagioni del turismo. Il viaggio, il diritto, la vacanza, Key Editore 2021.

- A. Martini-M. Francesconi, La moda della vacanza luoghi e storie 1860-1939, Einaudi, Torino 2021.

- C. Pavese, La bell’estate, Einaudi, Torino 2013.

- Id., La spiaggia, Sinapsi Editore, Fisciano 2021.

- A. Smith, Estate, SUR, Roma 2021.

- P. Trippa, Storia del viaggio e del turismo, Edizioni DrawUp 2016.

- A. Vanoli, Estate. Promessa e nostalgia, il Mulino, Bologna 2023.



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