Il Mezzogiorno prima di ogni cosa

Si possono prendere schiaffi da tutti i lati senza reagire per mantenere in vita un governo polemico e senza un progetto delle cose da fare?

di Luigi Boggio - mercoledì 5 febbraio 2020 - 2028 letture

Si possono prendere schiaffi da tutti i lati senza reagire per mantenere in vita un governo polemico e senza un progetto delle cose da fare? Con un minimo di dignità il tavolo andrebbe rovesciato, invece Zingaretti incassa e va avanti. Con il solito sorriso e parole di salvezza. Come se la salvezza in politica non derivi dalle cose che fai, come operi durante la giornata, come ti comporti in parlamento, come ti rapporti con la gente in carne e ossa, come guardi a tutto quello che avviene fuori dai tuoi confini, in europa e nel mondo.

Scampato il pericolo del voto dell’Emilia-Romagna ma non in Calabria ritorna il silenzio e il blocco delle decisioni che andrebbero prese per dare una scossa all’economia e tirare dentro il Mezzogiorno che boccheggia, invecchia e si spopola.

La mia passeggiata serale avviene in mezzo all’oscurità e un via vai di macchine senza gli sguardi che s’incrociano, i saluti e le parole. Mentre con il chiarore del giorno vedo la città avvolta in un mare di cartelli colorati con la scritta vedesi o si vende, in giro dei cani o dei sacchetti di plastica colorati in volo. Quei rumori di una volta quando la città si svegliava rumorosa e gioiosa non si odono più.

In quei gesti e quei sorrisi c’era il pane, la vita e il sacrificio di mandare i figli a scuola e per restare nei luoghi del cuore. Invece oggi si mandano i figli a scuola per mandarli lontano in cerca di una loro strada perché questa nostra terra è matrigna. Così nella scena finale del film di Tornatore " Nuovo cinema Paradiso".

Una terra matrigna e anche ostile alle nuove generazioni e a chi vuole inventarsi qualche cosa per vivere. Vivere libero con il proprio lavoro senza che qualcuno ti bussa alla porta o che ti manda qualche avviso per pagare il pizzo. Anche questo mortifica e ostacola il fare impresa. Quando la sinistra capirà le condizioni del Sud si potrà parlare di un possibile cambiamento stando anche all’opposizione con idee,progetti e iniziative.

L’attuale ministro per il Mezzogiorno Provenzano essendo un uomo del Sud, che conosce, dovrebbe fare in modo di capovolgere l’agenda politica del governo per dirgli da questo momento si parla delle cose da fare per quella parte del paese abbandonata. Se dovessero fare finta di non sentire faccia in modo di far smuovere il tavolo per una questione economica e sociale drammaticamente seria senza pensare al 2023.



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