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Fiera del libro di Torino: Siciliane

di Redazione Zerobook - martedì 9 maggio 2006 - 4431 letture

Due eventi particolarmente significativi hanno avuto luogo sabato 6 maggio alla fiera del libro di Torino nel padiglione della Regione Sicilia: il primo è stato la presentazione del libro di Angelo D’Arrigo, l’Icaro del duemila tragicamente scomparso nei cieli di Comiso alcuni giorni fa, intitolato “In volo sopra il mondo” con prefazione di Piero Angela, lo stesso a cui è stata affidata la presentazione, l’altro è stata la presentazione del Dizionario biografico illustrato SICILIANE edito da Emanuele Romeo a cura di Marinella Fiume, presentazione affidata a Maria Rosa Cutrufelli.

Tanta commozione ha accompagnato la visione del documentario sulle imprese di Angelo che è stato paragonato a Konrad Lorenz e a Leonardo da Vinci, specie quando è intervenuta la moglie Laura alla quale è ora affidato il compito di continuare, attraverso la fondazione Angelo D’Arrigo, l’opera del marito a partire dall’impresa che egli non ha potuto ultimare, di riportare nel loro ambito naturale, le montagne del Perù, due condor di una specie che rischiava di estinguersi senza l’imprinting di Angelo.

Il secondo evento è stata la presentazione di un’opera che Maria Rosa Cutrufelli ha definito “necessaria” in quanto la curatrice Marinella Fiume, attraverso l’intervento di 162 prestigiose firme del mondo dell’Università, della cultura, del giornalismo e delle professioni a livello nazionale, ha dato voce e fatto uscire dal silenzio e dall’oblio della memoria 333 figure di donne poco note o del tutto sconosciute dal medioevo ai nostri giorni. L’opera rovescia ogni stereotipo sulla figura femminile relegata nell’ambito del focolare domestico e mostra come l’evoluzione dell’isola, seppur lenta e contraddittoria, non ci sarebbe stata senza la presenza e la collaborazione delle donne, mai raccontate dalla storia. Una ricerca difficile che non si è potuta avvalere né di una tradizione storiografica, particolarmente misogina in Sicilia, né delle tradizionali fonti storiche, ma ha dovuto fare ricorso agli archivi della polizia e dei tribunali, laici ed ecclesiasitici, come quello della Santa Inquisizione siculo-spagnola, ai conventi, agli ospedali e ai manicomi, agli archivi familiari e privati... Un tassello importante che si aggiunge alle ricerche fatte in alcune regioni, soprattutto in Lombardia e in Campania, per fare uscire le donne dal silenzio e ricostruire il lungo cammino della storia delle donne.


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