Diciamo le cose come stanno senza girarci attorno

Viviamo in un Paese che sta perdendo l’anima e il futuro.

di Luigi Boggio - mercoledì 1 dicembre 2021 - 3059 letture

DICIAMO LE COSE COME STANNO SENZA GIRARCI parlando del fallimento della politica anche dalle nostre parti per il semplice motivo che non riguarda solo la storia dell’attuale governo Draghi, ma per il diffondersi di un virus altamente contagioso ovunque, salvo rare eccezioni.

I partiti sono diventati degli agglomerati d’interessi anche grigi, le liste civiche appaiono e scompaiono nel giro di una notte, i movimenti sentono il richiamo della foresta del potere perdendo nel corso del loro cammino l’anima e l’autonomia. Il suono di questa musica viene da lontano con le note finali di uno spartito volato via.

Il Patto a Lentini ha vinto, anche se non avesse voluto, non per una congiunzione astrale favorevole, ma per il volere di Zeus che ha fatto sapere a Marte di stare sereno, a Nettuno di non agitare troppo le correnti, a Venere, attraverso Cupido, di non creare altri turbamenti sentimentali, anticipando anche che quel giorno ci sarebbe stata una pioggia intensa e che a calar della sera una fitta nebbia avrebbe avvolto il paese.

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Dervisci di Konya

La nebbia persiste ancora per il motivo che un’analisi profonda e vera sulle condizioni sociali ed economiche non viene fuori. Si stenta perché non si vuole impattare con la realtà anche se spesse volte mancano le risposte che altri dovrebbero dare con delle politiche in grado di fare uscire la Sicilia e il Mezzogiorno dall’abbandono per frenare la grande fuga delle ragazze e dei ragazzi. La grande fuga non è un film ma è la realtà del venire meno della parte più bella, disinteressate, gioiosa, creativa della vita di una comunità.

Vanno via anche dall’Italia come dimostra una recente indagine di Ilvo Diamante per ragioni di lavoro e per il riconoscimento di quello che sanno fare con salari adeguati e non di fame come da noi. In questo dannato Paese esiste una questione salariale e di lavoro con l’ascensore sociale bloccato e l’aumento delle diseguaglianze. Viviamo in un Paese che sta perdendo l’anima e il futuro.

Il piano di ripresa sarà una svolta? non ci credo perché i segnali sono tutti opposti. Basti pensare che sulla legge di bilancio sono stati presentati 6000 emendamenti. Non siamo di fronte ad una classe dirigente, ma agli ultimi tentativi d’assalto alla diligenza. E c’è il commissario Draghi.


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