Cric e Croc

I lavoratori "indispensabili", i meno pagati

di Adriano Todaro - mercoledì 6 maggio 2020 - 2582 letture



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IL FATTO

I lavoratori “essenziali” sono quelli pagati meno (Istat)

IL COMMENTO

Nella giornata del 1° Maggio, festa dei lavoratori, mi sono imbattuto in una tabella dell’Istat sulle retribuzioni di alcune categorie di lavoratori che in tempo di Coronavirus sono stati definiti, da tutti, “eroi” ed “essenziali” al fine di rifornire cibo e altro ai cittadini chiusi in casa. “Eroi” ed “essenziali” erano soprattutto i termini che giornali e opinione pubblica rivolgevano nei confronti di chi lavorava negli ospedali, coloro che con grandi sacrifici anche personali, hanno curato i malati di Covid-19. E poi gli addetti ai trasporti, alle lavorazioni agroalimentari, i magazzinieri, gli addetti alle pulizie, gli assistenti sociali e tanti altri. Tutti “eroi” come vuole la retorica ma in realtà pagati meno degli altri e, comunque, meno della linea media fissata da Eurostat: in Italia la media sono 12,50 euro l’ora; nel resto dell’Unione europea, 13,20 euro.

Il lavoratore agricolo ha una paga oraria di 7,3 euro; colf e badanti, 8,32; assistenza sociale, 9,3; nel settore delle pulizie, 8,8 euro e così via. Quasi mai si superano i 1.300 euro netti il mese. Gli “eroi” più “eroi” sono, come detto, gli infermieri. Essi hanno paghe favolose. Pensate che guadagnano 1.150 euro il mese all’inizio, ma poi con gli anni possono anche arrivare a 2.300 euro. In Svizzera un infermiere guadagna 3.480 euro al mese mentre in Germania ne guadagna, ogni mese, 2.540. Se fai l’infermiere in un carcere italiano, ne guadagni a malapena 1.300 euro.

Poi ci sono un’altra serie di lavoratori che si sbattono molto e non sono retribuiti adeguatamente. Mi sono venuti in mente vedendo la pagliacciata che ha fatto Matteo 2 in Parlamento. Per protestare contro il governo, i leghisti hanno occupato il Parlamento, giorno e notte. Coordinati dal loro Capitano con nuovo look ‒ occhiali e mascherina dal colore molto amato, il nero ‒ questo indefesso lavoratore è restato seduto sui banchi del Senato per tantissime ore. Come senatore, in Senato c’è andato poche volte: in pratica ha saltato l’89,98% delle sedute. Ma ora che non c’è da lavorare perché non ci sono sedute, lui (e altri parlamentari del suo partito) sono stoicamente rimasti attaccati allo scranno. Facendo così fare gli straordinari a commessi e ad altro personale.

L’altro Matteo, il Matteo 1, invece, non ha occupato il Senato ma non gliel’ha mandate a dire a Conte: state facendo strame della Costituzione, ha tuonato. Mentre affermava che il governo non rispetta la Costituzione, gli scappava da ridere anzi ha riso e, nello stesso tempo, da dietro, il Pierferdinando portava la mascherina a mezz’asta. Ma la sua grande rappresentazione è stata quando ha citato i morti di Bergamo e Brescia con una frase che rimarrà imperitura negli annali del Senato: “Pensiamo di onorare quella gente di Bergamo e di Brescia che non c’è più e che, se avesse potuto parlare, ci avrebbe detto: ‘Ripartite anche per noi’ avendo fatto della vita, in tutti i momenti, un’occasione di sacrificio e di fatica”. Che per altro lui non ha mai fatto. Comunque un grande discorso che ha fatto felici i familiari delle vittime, quelli che non hanno neppure potuto salutare il loro caro prima di morire e neppure accompagnarlo al cimitero. Parlare di morte nel mentre si discute se aprire o meno certi negozi o se farli riaprire fra due settimane, significa solo banalizzare il discorso. Significa offendere i familiari delle vittime.

Bisogna dire che i due Matteo sono i Cric e Croc della politica italiana. Parlando di loro, però, mi è venuto in mente che anch’essi, anche se non lo sembrano, sono due lavoratori ed è giusto parlare della loro paghetta. Questi prendono, più o meno, 14.634,89 euro mensili. A parte, poi, i rimborsi forfettari fra telefoni, trasporti e tantissimi benefit dal telefonino alle cure mediche gratuite, ai massaggi, alla cura delle vene varicose ecc. Naturalmente sono i più pagati in Europa.

Ve lo immaginate un infermiere che non si presenti per l’89,98% del tempo che dovrebbe stare in corsia? Oppure un operaio agricolo che invece di raccogliere pomodori in Puglia si metta a parlare di cosa avrebbero potuto dire i morti di Bergamo e Brescia? Eppure i due Matteo una funzione l’hanno. Portano gaiezza in un ambiente come il Senato plumbeo e serioso soprattutto in questi difficili tempi che viviamo.

Spesso sento parlare padroni e padroncini dei lavoratori. Dalle mie parti, in Lombardia, da sempre, questi benemeriti evasori fiscali ce l’hanno con gli operai che pretendono troppo. Ecco, io vorrei fare un augurio a questi difensori delle tasse che pagano gli altri. Se, per sfortuna, finite in ospedale e avete bisogno di un infermiere che vi porti il “pappagallo” e questo infermiere non c’è perché si è stancato di essere un “eroe”, ebbene provate a chiamare Cric e Croc. Loro, il problema ve lo risolveranno di certo.


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