Che fine ha fatto la politica?
Si sta vivendo in mezzo ai rifiuti non solo per inciviltà, scarso approvvigionamento idrico, campi privi di acqua per irrigare, senza mezzi antincendio adeguati e efficienti...
Per caso qualcuno mi saprà dire se l’assemblea regionale si è riunita per discutere e decidere il da farsi per venire incontro ai settori economici e alle popolazione di alcuni comuni di fronte alla mancanza d’acqua?
Nessuno, perché i valorosi deputati si sono rintanati dentro le stanze dello scirocco. Si vede ogni tanto il presidente Schifani, il capo della protezione civile tra acqua e fuoco, il disperato sindaco di Palermo per la munnizza che invade le strade, il sindaco di Catania per la cenere lavica che ancora copre strade e marciapiedi, ma non si vedono chi dovrebbe promuovere iniziative e riunione per non lasciare soli imprese, lavoratori e cittadini.
Ieri all’improvviso è apparso sugli schermi il ministro della protezione civile e dell’acqua con una borsa piena di euro, promettendo, come nel suo stile, aiuti immediati, quando ancora i proprietari di case danneggiate dagli incendi dello scorso anno non hanno ricevuto nemmeno un soldo. Conosciamo il buon Musumeci per aver lasciato la Sicilia in condizioni disperate peggio del suo predecessore Crocetta, che sarà ricordato per aver nominato 50 assessori in cinque anni. Dieci all’anno oltre il governo ombra Lumia-Montante. Anche i nicosiani lo dovrebbero ricordare per il doppio scippo subito per il mancato inserimento nella delibera 162 del 22 giugno 2015 riguardante le zone interne e per il dirottamento del finanziamento della strada Nord-Sud del tratto Nicosia-Leonforte-Mulinello, per coprire i buchi di bilancio della spesa corrente regionale.
Se ricostruiamo le giornate che stiamo vivendo capiremo in quale condizioni si vive in Sicilia. Si sta vivendo in mezzo ai rifiuti non solo per inciviltà, scarso approvvigionamento idrico, campi privi di acqua per irrigare, senza mezzi antincendio adeguati e efficienti. Ma quelli che si dovrebbero vedere non si vedono. Scappano, fuggono dalle responsabilità, nel momento in cui le persone hanno bisogno di essere aiutate anche con semplici parole di vicinanza e impegno. Anche in questo la politica è mutata. Non sono un nostalgico del passato, ma nei momenti difficili le persone non venivano abbandonate. Sì era presenti in tanti con i volti dei partiti. Mentre oggi i partiti non esistono se non i loghi per le campagne elettorali, le associazioni dei produttori e dei sindacati non godono ottima salute come le associazioni degli artigiani e dei commercianti. Una crisi che si trascina da tempo che coinvolge anche i comuni per essere diventati altro, a causa di una politica di tagli e di blocco degli organici.
Ancora non è finita perché andremo verso condizioni meteo non prevedibili con una siccità prolungata che prenderà, come dicono gli esperti, l’intera area del Mezzogiorno. Non più solo la Sicilia, anche le altre regioni del Sud. I negazionisti dei cambiamenti climatici cosa dicono? Non parlano perché si sono rifugiati in altura al fresco.
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