200 milioni di euro: bilancio preventivo 2007

Il Magnifico Rettore dell’Università di Salerno, grazie al lavoro del personale tecnico/amministrativo e dei dirigenti che hanno dimostrato ancora una volta grande professionalità ed abnegazione, ha presentato e fatto approvare dal CdA il bilancio preventivo 2007.

di pietrodigennaro - mercoledì 10 gennaio 2007 - 2841 letture

Il Magnifico Rettore dell’Università di Salerno, grazie al lavoro del personale tecnico/amministrativo e dei dirigenti che hanno dimostrato ancora una volta grande professionalità ed abnegazione, ha presentato e fatto approvare dal CdA il bilancio preventivo 2007. In pochi giorni, con il solito show e la solita corsa di fine anno, abbiamo assistito alla celebrazione di potenti ed influenti relazioni politiche ed accademiche che niente hanno potuto contro i tagli della legge finanziaria. Tutto molto efficace, tutto molto formale: tutte le presentazioni agli organi istituzionali sono state permeate di “volontà al confronto” che ha però escluso ogni discussione di merito sull’avanzo di bilancio sempre più ingente e sull’irrisoria percentuale (uno virgola qualcosa) del finanziamento economico della contrattazione aziendale. Le economie realizzate con i tagli del salario accessorio, con la mancata formazione e dai mancati slittamenti orizzontali previsti per il 2006, confluiscono e si perdono nell’avanzo sugellando l’ennesimo abuso “politico” della concertazione di CGIL, CISL e UIL che in piena coerenza nazionale impongono i soliti sacrifici nel nome della “compatibilità economica” sempre più penalizzante per i lavoratori.

Dalla previsione 2007 si evince una continua accelerazione verso i trasferimenti correnti ad enti esterni (leggi Fondazione) che in due anni passano da zero a quasi 6 milioni di euro. La privatizzazione cavalca imperiosa l’onda della esternalizzazione dei servizi e del lavoro dei dipendenti pubblici che da qualche mese incomincia a travolgere anche il CED (centro elaborazione dati), pilastro storico su cui poggia tutta l’infrastruttura informatica dell’Ateneo Salernitano. La Fondazione, più che da collettore di risorse per finanziare l’Università, diventa sempre più centro di gestione e di spesa di soldi in uscita dall’Università attraverso appalti diretti a società e a consulenze private. La privatizzazione che aumenta i costi per la collettività, che riduce la quantità e la qualità dei servizi, che aumenta la disoccupazione e aumenta la precarietà dei lavoratori è un male cronico che va fermato ed eliminato da ogni “politica” amministrativa dei pubblici dipendenti che vengono “eletti” a guidare le istituzioni fondamentali della Repubblica Italiana.

La Rdb/CUB di Ateneo saluta la nascita del Comitato Precari e Disoccupati RdB/CUB di Salerno. Dall’alto dei suoi doveri istituzionali di formazione e di ricerca, proprio dall’Università, in ogni percorso di difesa dei diritti costituzionali dei cittadini, devono arrivare le proposte e le risposte politico/normative per cancellare le parole precarietà e disoccupazione dal presente e dal futuro della nazione.

La “produzione di insicurezza” è una emorragia liberista deviata che in nome delle compatibilità economiche espropria le famiglie dal diritto alla “compatibilità sociale” in favore di un uso cannibale e privatistico delle risorse pubbliche aumentando fratture e lacerazioni insanabili.


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