Pezzenti

Il padrone della Pirelli guadagna 21 euro al minuto; un cassintegrato 0,0185 centesimi. Idea: eliminiamo i cassintegrati così risparmiamo

di Adriano Todaro - martedì 25 giugno 2013 - 1834 letture

E’ necessario tener conto “della portata degli effetti talora assai rilevanti, che un loro atto può produrre anche al di là delle parti processuali”, specie “quando ci sono difficili equilibri politici”.

Sono parole di buon senso che sottoscriviamo totalmente. Rappresentano uno degli ultimi moniti di Re Giorgio di Savoia nei confronti dei magistrati cattivoni. Non solo. Sono un monito a quanti non tengono conto dei “difficili equilibri politici” che attraversiamo e magari, facendo a capocchia, il nostro atto “può produrre effetti talora assai rilevanti”.

Ad esempio, prendiamo il caso avvenuto a Cairo Montenotte (Savona) proprio nel giorno del monito savoiardo. Un uomo di 32 anni si è lasciato cadere nel vuoto, dal terzo piano, perché aveva ricevuto lo sfratto esecutivo. Forse Re Giorgio si riferiva a questo quando parlava di “difficili equilibri”? Non è dato sapere. Quel che sappiamo è che l’uomo che si è lanciato, uccidendosi, dal terzo piano, viveva con la pensione della madre e del fratello invalido. L’uomo era disoccupato e con lo sfratto era arrivato al punto di non potercela fare più.

Doveva o almeno avrebbe dovuto tener conto “degli effetti talora assai rilevanti” del suo gesto. Non è che uno la mattina, si alza disperato e si sbatte giù dal terzo piano. Deve tener conto di quel che produce il suo negativo gesto, magari avrebbe dovuto domandare il permesso al Nipotino Pallido delle larghe intese così da non inficiare i “difficili equilibri politici”.

Chi, invece, non ha problemi equilibristi, è Marco Tronchetti Provera. Intanto perché ha due cognomi così che se, ad esempio, Tronchetti vuole sbattersi giù dal terzo piano per disperazione economica, c’è sempre Provera che cerca di dissuaderlo. E poi deve essere bello poter disporre di due cognomi. Io ho sempre invidiato queste persone anche perché, secondo i casi, si può usare uno dei due. A scuola, ad esempio: “Oggi interroghiamo…” diceva la professoressa di latino e con lo sguardo andava verso il fondo del registro. “Oggi interroghiamo… Tronchetti”. “E’ assente”, rispondeva immediatamente Provera. Volete mettere.

Comunque sia, il Tronchetti Provera ha continuato a risparmiare, a mettere da parte Tronchetti dopo Tronchetti e oggi può dire di essersi realizzato giacché è il padrone della Pirelli pur avendo meno del 5 per cento del capitale. Una cosa unica, tutta italiana. Dieci anni fa controllava la Telecom e l’ha venduta perdendoci 3 miliardi di euro, ha venduto la produzione dei cavi che oggi si chiama non più Pirelli, ma Prysmian e sono un colosso mondiale che produce utili, ha dismesso il settore immobiliare con azioni valevoli solo 70 centesimi. Insomma ha sgobbato non male per distruggere l’azienda.

Uno così, contrariamente al suicida di Cairo Montenotte, tiene sempre conto “della portata degli effetti talora assai rilevanti” che implica ogni suo gesto o azione specie nel momento in cui ci sono “difficili equilibri politici”. Questo patriota, molto ben voluto, in tutti i circoli politici, di destra e sinistra, molto pervicacemente è riuscito a far scendere il fatturato, a far scendere il patrimonio netto, il capitale investito, le spese per ricerca e sviluppo. Cala tutto alla Pirelli. Possibile che non c’è un settore che aumenti?

Certo che c’è. Si tratta dello stipendio del Marco Tronchetti Provera che negli ultimi 13 anni ha succhiato dalle sue imprese 140 milioni di euro. Sembrano tanti ma sono solo 30 mila euro al giorno. Tutti i giorni, anche domeniche e feste comandate. Sono 1.250 euro ogni ora, vale a dire quasi 21 euro al minuto.

Ora voi capite che uno così deve essere molto attento ai “difficili equilibri politici” e siamo sicuri, anche se non abbiamo il piacere di conoscerlo personalmente, perché frequentiamo due diversi circoli di golf, che il Marco Tronchetti era d’accordo con il governo Berlusconi mentre il Marco Provera con il governo “del fare”, quello del Nipotino Pallido. Insomma, sia Tronchetti sia Provera sono governativi, sempre. Non sia mai che possa arrivare un nuovo governo e mandarli, entrambi, a lavorare?

Pochi giorni orsono la polizia ha pestato come tamburi gli operai della Fiat di Pomigliano. Quelli che in cassa integrazione prendono 800 euro. Non ogni ora, ma ogni mese. Sono 26,66 euro al giorno. Tutti i giorni, anche domeniche e feste comandate. Ogni ora che passa, i cassaintegrati Fiat guadagnano 1 euro e 11 centesimi. Per ogni loro minuto, questi sfaticati, si beccano ben 0,0185 centesimi!

Re Giorgio di Savoia, nel suo monito, era stato chiaro. Quelli di Pomigliano non hanno voluto tener conto “della portata degli effetti talora assai rilevanti, che un loro atto può produrre”, specie “quando ci sono difficili equilibri politici”. Tronchetti invece sì ed anche Provera.

Mentre scrivevo queste note mi ha colpito un titolo del Messaggero che riferendosi al governo tuona: “Arriva il tutor salva imprese”. Speriamo solo che il tutor salvi anche i lavoratori e non soltanto le retribuzioni di patrioti come Tronchetti e come Provera. So già però che non sarà così: per mantenere lo standard retributivo di lor signori, è necessario che tanti lavoratori continuino a guadagnare 0,0185 centesimi ogni minuto della loro fortunata esistenza.


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -