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La questione palestinese finale.

"Chi sostiene che la guerra in Palestina potrà risolversi creando due stati per i due popoli parla di aria fritta, perché in Terra Santa si sta perpetrando la soluzione finale della questione palestinese."

di Gaetano Sgalambro - domenica 26 maggio 2024 - 630 letture

Chi sostiene che la guerra in Palestina potrà risolversi creando due stati per i due popoli parla di aria fritta, perché in Terra Santa si sta perpetrando la soluzione finale della questione palestinese. Essa, come sicuramente era noto a tutte le più importanti cancellerie internazionali, da tempo era stata decisa e pianificata da Israele. Prima ha colonizzato la Cisgiordania, cancellando lo spazio fisico dell’ipotetico stato. Ora con il pretesto di vendicare l’efferato attacco terroristico del 7 ottobre sta procedendo a cancellare anche il popolo palestinese, piuttosto che Hamas, il quale come movimento è incancellabile con le armi. Infatti, Israele sapeva benissimo che Hamas stava preparando questo attacco (che ha richiesto anni di addestramento) e si è fatto cogliere impreparato per fare apparire come una vendetta la sua determinazione di chiudere la questione palestinese con una guerra distruttiva, refrattaria a qualsiasi richiamo umanitario. Infatti Gaza è distrutta e il piccolo popolo palestinese piange oltre trentamila morti. E per loro non è ancora finita.

Anche Hamas sapeva benissimo che Israele si era attrezzato militarmente per chiudere definitivamente la questione palestinese, perciò decide di prenderlo in contropiede con un feroce attacco, il quale aveva due obiettivi: portare drammaticamente alla luce la determinazione di sterminio di Israele e catturare quanti più prigionieri possibili, per procurarsi la sola arma efficace contro di esso, in un contesto senza alcuna speranza. Altrimenti il suo attacco avrebbe rappresentato un mero atto di pura follia suicida.

Il disastro umano che è conseguito a queste strategie politiche è inenarrabile. Eppure il democratico popolo israeliano non riesce a fare cadere il governo che sta conducendo questo massacro. Mentre i familiari dei prigionieri in mano ad Hamas protestano aspramente contro il governo per liberare i propri parenti, usando tutti i mezzi possibili. Ma non parlano espressamente di pace (a dire dei giornali). Eppure sanno che se Israele non recede dal suo obiettivo finale, nessuno di essi potrà essere salvato.


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