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La guerra in Ucraina ad una pericolosa svolta

"Non si faccia l’errore di bearsi per le immagini delle manifestazioni contro la guerra nelle città russe. Si alzi da questa parte del mondo la voce per la Pace...".

di Gaetano Sgalambro - mercoledì 21 settembre 2022 - 3060 letture

Faccio mio l’intervento di Fabio Nobile:

"Il discorso di Putin è un punto di svolta che passa la palla della possibilità di riaprire la trattativa all’Europa e alla Nato. I referendum per l’annessione alla Russia del Donbass, Lugansk e delle aree di Kherson e Zaporizhzhia dicono chiaramente che quei territori saranno considerati Russia. La Cina ha chiesto il cessate il fuoco.

Su questa base la Nato e i Paesi europei hanno due strade. Aprire una trattativa subito sulla base di ciò che c è sul terreno oppure continuare nella follia e dal 26 settembre sostenere con nuove armi attacchi su territori che verranno considerati Russia.

È evidente ormai che l’Ucraina è l’agnello sacrificale del conflitto Nato-Russia con implicazioni più ampie in relazione allo scontro USA - Cina. In Russia la guerra ormai è chiaramente percepita contro la Nato.

Si batta un colpo per la Pace.

In ogni Paese del cosiddetto occidente si comincino ad alzare i toni contro la guerra. Non si faccia l’errore di bearsi per le immagini delle manifestazioni contro la guerra nelle città russe. Si alzi da questa parte del mondo la voce per la Pace e contro quei governi imbelli, presenti e purtroppo prossimi futuri, che ci stanno portando al disastro".

Alcune annotazioni personali:

L’invito della Cina a cessare il fuoco non è rivolto solo alla Russia, ma a tutti i contendenti, diretti e indiretti, sul terreno. Sarebbe un pericoloso errore volerlo polarizzare solo verso una parte.

Si alzi la voce per una conferenza internazionale di pace con la partecipazione delle superpotenze Russia, Cina e USA (come ho sostenuto dall’inizio dell’aggressione).

Si sostengano, senza esitazioni pretestuose, le richieste di quelle regioni che chiedono l’annessione alla Russia, filtrandole attraverso referendum liberi e sovra-garantiti per le due parti in causa.

E che Iddio ce la mandi buona.



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