Terremoto devastante a Port-au-Prince

Haiti/ Sisma catastrofico,centinaia vittime,capitale in ginocchio. (Fonte: www.peacereporter.net)
Erano le 16.53 del pomeriggio di martedì, quasi le 23 in Italia, quando Haiti è stata devastata. Il sisma ha colpito il paese caraibico, il più povero dell’emisfero occidentale: un terremoto di magnitudo 7, con epicentro a pochi chilometri dalla capitale Port-au-Prince (due milioni di abitanti), a una profondità di circa 10 chilometri, seguito da due fortissime scosse di assestamento di magnitudo 5.9 e 5.5.
Si teme che i morti siano centinaia, il centro città è stato completamente distrutto, crollati numerosi edifici pubblici e anche la sede della missione delle Nazioni unite sull’isola. Le comunicazioni telefoniche sono interrotte. Tre ospedali di Port-au-Prince sono crollati, e nella capitale haitiana è in funzione un solo nosocomio, che non è in grado di accettare ulteriori pazienti perché oramai collassato: lo ha dichiarato a SkyTg24 il vicepresidente della Croce Rossa Internazionale, Massimo Barra, spiegando che l’unica soluzione è l’allestimento di ospedali da campo.
Gli Stati uniti si sono già mobilitati per inviare soccorsi e aiuti d’urgenza alla popolazione: un comunicato emesso da Barack Obama neppure un’ora dopo il sisma afferma "I miei pensieri e le mie preghiere vanno a tutti coloro che sono stati colpiti da questo terremoto". Tutte le capitali hanno preso contatto con le proprie rappresentanze diplomatiche sul posto.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha promesso che l’Italia "non lesinerà sforzi per essere in concreto vicina alla popolazione haitiana, e naturalmente agli italiani presenti nell’area del terremoto". Intanto la Farnesina sta verificando in queste ore l’eventuale coinvolgimento di cittadini italiani nel violento terremoto: un lavoro non semplice dal momento che ci sono grosse difficoltà nelle comunicazioni.
Secondo quanto ha precisato il ministero degli Esteri ad Apcom, ad Haiti risiedono un centinaio di connazionali. Nessuna vittima, comunque, nella rappresentanza diplomatica italiana ad Haiti come affermato, intervistato telefonicamente da SkyTg24, in funzionario dell’Ambasciata presso Santo Domingo, Gianfranco del Pero. Colpita pesantemente l’Onu, presente ad Haiti dal 2004 con una forza di stabilizzazione di 9.000 uomini (Minustah) che ha contribuito alla riduzione della violenza.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha espresso "tutta la sua solidarietà al popolo di Haiti" manifestando anche la sua più profonda preoccupazione anche per i numerosi componenti dello staff delle Nazioni unite, di cui non si hanno notizie. L’edificio di sei piani a Port au Prince che ospitava la missione Onu è stato quasi completamente distrutto.
Fra i dispersi anche il capo della missione, generale Carlos Alberto dos Santos Cruz, di nazionalità brasiliana. Al momento ad Haiti non è disponibile alcun bilancio delle vittime: la rete telefonica non funziona, così come gran parte della rete elettrica: è possibile solo qualche comunicazione via telefonia su internet.
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