Il rinnovo del contratto nazionale del turismo
Il 27 Luglio u.s., dopo 18 mesi dalla scadenza del 31.12.2005, si è rinnovato il Contratto Nazionale del Turismo rivolto alla tutela dei lavoratori del settore (alberghi, mense, bar, ristopranti, autogrill, campeggi, stabilimenti balneari, strutture turistiche, agenzie turistiche, fast food…)
Il Turismo è un settore difficile e pieno di contraddizioni.
Nel Turismo si parla di qualita’ , ma c’è pieno di apprendisti, lavoro nero, contratti a progetto, associazioni in partecipazione e tempi determinati.
Nel Turismo, chi lavora, ha molte responsabilita’ (bagnini, mense scolastiche), ma le procedure, la sicurezza e le regole sono considerate spesso solo perdite di tempo.
Nel Turismo, spesso, i prezzi sono alti, ma i salari sono bassi.
Nel Turismo si pretende professionalita’, aggiornamento, la conoscenza delle lingue ( agenzie turistiche, guide, alberghi) ma ci sono molti part time e la formazione è poco diffusa.
Nel Turismo si lavora quando per gli altri è festa, ed anche di notte ( ristoranti, bar, alberghi e discoteche), con gratificazioni irrisorie, ma i permessi ed i problemi personali sono poco accettati.
Nel Turismo chi sta peggio è proprio chi lavora e, secondo noi, è una delle cause della crisi del Tursimo in Italia, e in Versilia in particolare, di questi ultimi anni.
Inoltre, quando gli Amministratori e gli Enti Locali parlano di Tursimo, si rivolgono quasi esclusivamente agli operatori ed agli impreditori, dimenticandosi chi vi lavora. e lasciando solo alle Organizzazioni Sindacali l’intera responsabilita’ e l’onere di rappresentare e tutelare chi opera in questo settore.
La FIlcams Cgil è pronta a fare la sua parte.
Ma, per essere forte, ha sempre piu’ bisogno che i lavoratori del settore vengano a parlare, ad informarsi, ed a farsi rappresentare.
Ebbene, proprio il rinnovo di un CCNL in un settore cosi’ ,è un momento importante perche’ si ribadisce il fatto che gli aumenti salariali ed il miglioramento delle condizioni di lavoro possiamo ottenerle solo stando insieme, uniti ed organizzati.
Adesso ci sono delle regole rinnovate, per cui sta a noi conoscerle, chiederne l’applicazione e migliorarle.
Alzi la mano chi, pur lavorando nel Turismo da qualche anno, sa che in Versilia c’è una maggiorazione del 35% in busta paga per chi è stagionale nei pubblici esercizi legati appunto al TUrismo... E che c’è un accordo che prevede un premio ai bagnini!!! Le informazioni, che per molti suoneranno piu’ o meno come la lingua dei Marziani, arrivano dalla Filcams Cgil., insieme al ribadito "diritto di precedenza" per gli stagionali.
La Filcams Cgil c’è!
E ogni Funzionario Sindacale riceve su appuntamento, oltre agli orari di sportello, presso le singole Camere del Lavoro di Italia, per informazioni ai lavoratori, stagionali e non, e per le eventuali azioni del caso.
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Sono un albergatore della Romagna. Figlio di albergatori. Mi piacerebbe far crescere la mia azienda. Da anni lavorano per la mia azienda molte persone, alcune sin dal primo anno di attività. CONDIVIDO CON I MIEI COLLABORATORI PIU’ ASSIDUI L’ANGOSCIA NELLA GESTIONE DI RAPPORTI DI LAVORO CON PERSONE CHE NON SONO PROFESSIONALI, CHE SE NE FREGANO DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO AI CLIENTI (che pagando la loro vacanza pagano così anche costi e STIPENDI).
LO STRESS CHE SUBISCONO I CLIENTI, I COLLABORATORI SERI E PROFESSIONALI, e PER ULTIMO I TITOLARI CHI LO PAGA? FORSE I SINDACATI CHE NON LASCIANO NESSUNO SPAZIO DI MANOVRA PER ALLONTANARE DALL’AZIENDA CHI NUOCE ALL’AZIENDA, CONTRO GLI INTERESSI ANCHE DEGLI ALTRI LAVORATORI? HO IN MENTE SOLO UNA RISPOSTA: IL PREZZO E PAGATO DA TUTTO SISTEMA TURISTICO ITALIANO.
VISTO CHE MI VIENE VOGLIA DI VENDERE L’ATTIVITA’, PENSATE CHE SIA UNA BUONA IDEA QUELLO DI STATALIZZARE GLI HOTEL? COSI’ CREIAMO TANTI POSTI DI LAVORO IN PIU’ NEL PUBBLICO IMPIEGO!
SAREI VERAMENTE ONORATO DI RICEVERE UNA RISPOSTA.
Andrea Riccione
Caro Andrea, immagino che la tua sia un’attivita’ turistica stagionale, cosi come accade nella realta’ Viareggina, dove io vivo da alcuni anni. Il personale stagionale se assunto regolarmente, e non con i contratti truffa che tanto vanno di moda per tanti operatori del turismo per risparmiare contributi e salari, sulla pelle dei lavoratori,dà il meglio di sè. Se invece è privato dei diritti che solo un CCNL puo’ garantirgli. Il tuo lamento lo avverto molto provocatorio.... qualche tuo lavoratore ti ha fatto forse qualche vertenza? A fine stagione, le vertenze sono all’apice qui da noi! Guarda caso i lavoratori che vengono da noi al Sindacato lo fanno per richiedere le differenze salariali non percepite, straordinari mai pagati, maggiorazioni ignorate, giorno di riposo settimanale mai concesso e pagato al nero, contratto part time e 10/11 ore al giorno lavorate... Proseguo? La qualita’ del servizio ai clienti va pagata! REGOLARMENTE. Letizia Tassinari
Ebbene NO, cara Letizia. Rispondo prima di tutto alla tua provocazione. Nessun mio collaboratore questo anno mi ha fatto vertenza.
A dire il vero in 10 anni di mia gestione, che succede a più di 30 anni di gestione dei miei genitori, ho fatto fronte ad una unica vertenza sindacale, con un mio cuoco, che durante la prima estate mi ha fatto vedere veramente i “sorci verdi”, che a fine stagione ha voluto esagerare e, incurante di quelle che erano le sue responsabilità in termini di qualità del servizio ha pensato, di portarmi in tribunale.
Non è stata per me una esperienza piacevole. Però questo “signore” alla fine ha PERSO la CAUSA ed ha PAGATO le spese processuali e del mio avvocato. E’ in questa occasione che ho conosciuto i tuoi colleghi della CGIL, che lo assistevano.
Tu penserai: in dieci anni solo una vertenza, e l’hai anche vinta in tribunale! Sarai contento! E invece NO. Provo a spiegarti il perché:
perché in Romagna (non so se è lo stesso in versilia o in meridione) ma sicuramente nella mia azienda TUTTI i miei collaboratori SONO ASSUNTI, DAL PRIMO GIORNO, ai sensi del CCNL del Turismo
perché la mia filosofia di ESTREMA CORRETTEZZA nei confronti dei miei collaboratori, in termini di SALARI, ORE DI LAVORO STAORDINARIO, GIORNO DI RIPOSO 13°, 14°, TFR è una FILOSOFIA COMPRESA ED APPREZZATA solo DAI MIEI COLLABORATORI PIU’ ASSIDUI. MA TUTTE LE “NUOVE LEVE” che con fatica seleziono, anche su indicazione dei miei CAPIREPARTO, sembrano plagiate da un vizio di fondo. le nuove leve sono estremamente attente ai loro “DIRITTI” e noncuranti dei propri “DOVERI”.
Perché le REGOLE che in ogni nazione civile DEVONO disciplinare i rapporti ECONOMICI tra le persone, tra i lavoratori e le aziende, tra i cittadini e la PA devono essere delle REGOLE DI BUON SENSO. Che proteggano si la parte contrattualmte più debole. MA CREDO CHE SIAMO VERAMENTE ANDATI OLTRE.
LA MISURA E’ COLMA: me lo dicono le persone che da anni lavorano per la mia azienda. LA MAGGIOR PARTE DEI PROBLEMI SUL LAVORO E’ PER LA POCA PROFESSIONALITA’ DEI COLLEGHI. Hai capito? NON SONO I CLIENTI CHE PAGANO IL CONTO, LE USCITE (ALIMENTARI, BOLLETTE) ed anche, SALARI, STIPENDI), non è neanche IL TITOLARE….. SONO I COLLEGHI IL PROBLEMA PRINCIPALE. Perché sono poco professionali, sono lavativi, non sanno collaborare. E SONO IPERPROTETTI DALLE TUE “REGOLE”. Anche SE VANNO CONTRO I COLLEGHI.
SIAMO ANDATI OLTRE: i miei collaboratori più fidati sono scoraggiati. MI VEDONO IMPOTENTE di fronte ai soprusi che le “NUOVE LEVE” perpetrano, una volta passato il periodo di prova, di volta in volta nei confronti dei COLLABORATORI, dei CLEINTI e talvolta del titolare. ….. si INCAZZANO CON ME E PER ME!!!… mi dicono “NON SO COME FAI A SOPPORTARE QUESTE COSE”. Io provo a dir loro che la legislazione e la tutela sindacale (le TUE REGOLE) rendono impossibile, in costanza di rapporto di lavoro, quasi ogni contromisura.
OGNI CONTROMISURA E’ VANA: soprattutto perché NON ESISTE LA POSSIBILITA’ DI LICENZIAMENTO, in attività stagionali. Se non ad un prezzo in termini di QUALITA’ DI SERVIZIO MOLTO ALTA, che spesso non ho ritenuto giusto fare pagare ai miei clienti
Avrei molti altri perché, sia MIEI CHE DELLE PERSONE CHE LAVORANO PER ME, da esporti. Ma non voglio tediarti e penso che sei intelligente abbastanza da capire QUANTO SIAMO STUFI DI QUESTA SITUAZIONE.
Se un turista riceve un servizio a suo giudizio inadeguato, in una sua esperienza di vacanza, il prossimo anno il turista se ne và da un’altra parte.
Se un collaboratore si trova bene a lavorare con me, ed io bene con lui, l’anno successivo lavoriamo ancora insieme. Sennò se ne và da un’altra parte.
Se io riesco ad erogare un buon servizio DENTRO LE REGOLE DEL MERCATO E DEL MERCATO DEL LAVORO, continuo a fare “ospitalità”. Sennò ME NE VADO DA UN’ALTRA PARTE.
Cara amica sindacalista. Fai bene il tuo lavoro. Non lasciarti plagiare da decenni di ideologia che ha PLASMATO PER L’ITALIA IL PERIODO PIU’ BREVE DI INDUSTRIALIZZAZIONE rispetto a tutti gli altri paesi europei. Tutela con ragione chi è vittima di ingiustizie e soprusi, ma non assistere chi, in primis, lede al diritto dei suoi colleghi di lavorare BENE.
SE DURANTE LA TUA ATTIVITA’ TI VENISSE IN MENTE QUALCHE SUGGERIMENTO DA DARE AD UN ALBERGATORE PER PROTEGGERE IL DIRITTO ALL LAVORO, ONESTO, IMPEGNATO, PROFESSIONALE, RETRIBUITO ED INCENTIVATO DELLE PERSONE CHE ANCORA LAVORERANNO PER LUI, SAREI VERAMENTE LIETO DI RINGRAZIARTI.
Andrea ARRIGONI
Caro Andrea, sfondi una porta aperta. Stai "parlando", per verba scripta, con una persona che sta al di fuori del gregge, sempre. Sono laureata in Giurisprudenza, ma a differenza di mio padre che ha fatto l’avvocato per piu’ di 50 anni, volutamente non ho mai voluto fare nemmeno l’esame di avvocato, proprio per non vedermi "costretta" a difendere chi non ha ragione. Anche al Sindacato capitano persone, lavoratori, che ragione non ne hanno e io...li passo ad altri "colleghi". Va al di la’ dei miei principi "difendere" chi ha torto. La mia risposta di ieri non era provocazione. Credimi, qui in Versilia, sono ben piu’ pochi i datori di lavoro nel settore turistico che assumono secondo le regole!!! Il precariato è dilagante! I lavoratori che difendo sono quasi tutti i cosidetti precari. Anche gli stagionali pero’ sono licenziabili, e non solo nel periodo di prova. Ovvio, devi avere una giusta causa, e testimoni. La tua azienda non so se abbia piu’ o meno di 15 dipendenti, ergo se a te è applicabile o meno l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Capisco pero’ che licenziare un lavoratore, se pur lavativo, a meta’ stagione, ti possa arrecare comunque un danno, perche’ poi non trovi personale per sostituirlo... La sottoscritta , pur occupandosi della difesa dei lavoratori, comprende che non sempre il lavoratore ha ragione. Se rubi...vai fuori! Ad un diritto, corrisponde un dovere. E i lavativi, in ogni settore lavorativo, devono andare a casa! Ciao, Letizia Tassinari