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I Territori intermedi di Gabriele Basilico

Una mostra fotografica al Castello Ursino di Catania

di Sergej - mercoledì 2 marzo 2022 - 2823 letture

Esistono i territori di confine, le "marche", le finis terrae - ed esistono i "territori intermedi": luoghi e spazi, reali e concettuali, in cui da un "luogo" si passa a un altro "luogo" e in questo passaggio i due luoghi convivono - il gatto, direbbe qualche fisico, qui non si sa se è vivo o morto. Nella faglia, punto fragile e caotico, si vive un tempo sospeso - che la macchina fotografica coglie nel suo attimo.

Tra le foto esposte al Castello Ursino giustamente LB, con cui ho avuto il piacere di visitare la mostra, ne indicava una particolarmente significativa. Una foto di città - come sono la maggior parte di questa mostra - in cui la modernità estrema dei grattacieli sembra sul punto di divorare - come un mostro di acciaio e vetro, squalo dai denti scintillanti - i caseggiati bassi e geometrici della città precedente. Il nuovo che divora il vecchio, con tutto quello che di umanità, rapporti affettivi e sociali contiene.

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Territori intermedi - foto di Gabriele Basilico - 001

A emblema dell’ottima mostra, l’ottimo Filippo Maggia che ha curato la selezione e la messa in opera, ha scelto una foto molto bella: un gruppo di case bianche, un cielo, piccoli cumuli di neve bianca ai piedi delle case, una strada.

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Territori intermedi - foto di Gabriele Basilico - 002

Domina nelle foto scelte per la mostra l’elemento geometrico, architettonico e urbanistico. Gabriele Basilico aveva un ottimo senso dello spazio, ma anche la capacità di cogliere l’ironia del "territorio intermedio". Perché anche l’ironia è un "territorio intermedio".

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Territori intermedi - foto di Gabriele Basilico - 003

Mostra "Gabriele Basilico - Territori intermedi", a cura di Filippo Maggia

Museo Civico “Castello Ursino” di Catania dal 18 settembre 2021 la mostra "Gabriele Basilico -Territori intermedi", a cura di Filippo Maggia, promossa e realizzata da Fondazione OELLE Mediterraneo antico in collaborazione con l’Archivio Gabriele Basilico. La mostra al Museo Civico “Castello Ursino” è un’anteprima assoluta: la selezione delle fotografie rivela un approccio sino a oggi poco indagato all’interno della ricca produzione artistica lasciata da Basilico. I “territori intermedi” sono spazi fisici tangibili con lo sguardo, ma anche spazi mentali, indotti nell’osservatore dai vuoti, dalle assenze determinate da pause e silenzi nella costruzione visuale dell’immagine.

Apertura al pubblico: dal 18 settembre 2021 al 6 marzo 2022 Orari: da lunedì a domenica dalle ore 9,00 alle ore 19,00 (vendita ultimo biglietto un’ora prima della chiusura)

Prezzo biglietto intero : € 10,00; ridotto € 6,00 per gruppi di almeno 12 persone, giovani fino a 26 anni, anziani over 65 e titolari di convenzioni attivate; scuole € 3,00; gratuito per minori di anni 6, disabili e accompagnatori, 2 accompagnatori per classe.

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Gabriele Basilico - Mostra fotografica al Castello Ursino

Le oltre 120 immagini pubblicate nel catalogo dell’esposizione, di cui oltre 60 proposte in mostra, sono quasi tutte inedite, eppure scelte e selezionate da Basilico stesso. Mai pubblicate né presentate in esposizioni personali o collettive, salvo rari casi, furono eseguite dalla metà degli anni Ottanta sino al primo decennio Duemila, coprendo così gran parte della carriera del fotografo milanese. Le opere, appositamente stampate per l’esposizione al Castello Ursino di Catania dall’Archivio Gabriele Basilico, sono in due formati: 52 in formato 50x60 cm e 10 in formato 100x130 cm.


Sinossi di presentazione del catalogo

"Territori Intermedi" si dispone come una raccolta di fotografie in gran parte inedite, realizzate da Gabriele Basilico tra il 1985 e il 2011. I territori intermedi di Basilico sono spazi fisici regolati di volta in volta da quegli elementi che l’autore ci indica come veicoli per entrare nell’opera e leggerne, e forse anche respirarne, il contenuto. Spazi che si allargano in ampie vedute dove molti eventi contemporaneamente accadono, dove la vita pulsa e si diffonde come nelle grandi arterie metropolitane e nei vicoli di Shanghai, o lungo le incerte strade di città mediorientali. Ordinare le contraddizioni delle metropoli contemporanee, esorcizzare le periferie dimenticate dall’architettura e dall’urbanistica attrae Basilico e stimola ancor più la sua attenzione nel cercare un nuovo rapporto con lo spazio. In "Territori Intermedi" Gabriele Basilico ci rammenta che è indispensabile calarsi nell’immagine con lentezza per riuscire a coglierne la coerenza interna, la medesima lentezza in origine necessaria al fotografo per assimilare il luogo e trasformare l’esperienza in immagine.


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