Catturato Saddam ma nulla cambia

Nonostante la cattura dell’ex dittatore la situazione in Iraq rimane critica. L’euforia delle borse mondiali sembra essere diventato l’unico metro di giudizio dell’umore dell’opinione pubblica ma nello stesso tempo rimangono tutti i vecchi (e veri) problemi.
di
Ugo Giansiracusa
- martedì 16 dicembre 2003
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Hanno catturato Saddam Hussein mentre si allenava per quando sarebbe stato catturato. Infatti lo hanno trovato due metri sotto terra. Proprio li dove gli americani lo vorrebbero. Unico elemento di disappunto dell’armata americana era che Saddam aveva un cannuccia che gli permetteva di respirare. Già. Uno degli uomini reputati più pericolosi del mondo non poteva neanche sgranchirsi le gambe nel suo rifugio. Era veramente così importante catturarlo, se non per una questione di marketing... Lo hanno trovato proprio dove lo cercavano, a Tikrit. Praticamente non aveva nessun modo per difendersi, solo un paio di mitra. Figuriamoci armi di distruzione di massa...
Eppure il mondo intero esulta. E anche io, eufemisticamente, non sono certo dispiaciuto. Che Saddam sia un assassino, un genocida, non ci sono dubbi. Ma non posso che chiedermi se la cosidetta "seconda guerra del golfo" fosse veramente inevitabile. In fin dei conti dopo la prima guerra del golfo Saddam non poteva più fare molti danni. Tra embargo e "no fly zone" poteva solo abbaiare contro gli americani e bluffare di essere ancora un grande dittatore con in mano un grande esercito...
Lo hanno trovato in uno stato talmente pietoso che anche in carcere Saddam Hussein si sentirà più a suo agio. Il grande ricercato, l’uomo che avrebbe dovuto minacciare il mondo intero non aveva neanche il modo per farsi la barba. Citando il poeta "tanto rumore per nulla". Anche perché il vero problema è che l’Iraq è in guerra. Con o senza Saddam Hussein. Il problema che il vecchio regime di Saddam è stato sostituito dal nuovo regime statunitense. Il problema è che la nascita della democrazia in Iraq darà alla luce un bambino malformato. Una democrazia talmente pilotata e teleguidata da non essere riconoscibile come tale. Il problema è che i curdi continueranno a non avere uno stato tutto loro. Che il petrolio dell’Iraq non servirà a fare stare meglio la popolazione di quel paese ma ad arricchire qualche multinazionale statunitense.
Insomma i vecchi problemi ci stanno ancora quasi tutti. Spodestare e catturare Saddam Hussein non stà risolvendo quasi nessuno dei vecchi problemi dell’Iraq.
Questo pazzo mondo occidentale schizofrenico da una parte festeggia, facendo alzare gli indici di tutte le borse (continua a sembrarmi surreale che questo sia un metro di giudizio dell’umore della gente) e dall’altro allerta tutte le forze di polizia per possibili attentati.
A questo punto apro una parentesi. Ogni giorno prendo la metropolitana a Roma. Posso entrare con zaini, valigie, borse, e borsoni. Nessuno mi hai mai controllato. Non ho visto neanche un agente delle forze dell’ordine. Solo i soliti poliziotti privati che non fanno altro che preoccuparsi di buttare fuori i suonatori rom che chiedono l’elemosina nei vagoni della metro. Allora mi chiedo: se una bomba esplodesse in una metropolitana nell’ora di punta farebbe meno morti che se esplodesse su un aereo? La metropolitana di Roma non dovrebbe essere considerata un "obiettivo sensibile"? Chiusa parentesi.
E torno a meditare sull’Iraq, sui nostri soldati che fanno parte delle truppe di occupazione della coalizione... mi viene da pensare solo a cosa piuttosto banali e scontate come: "se il governo non li avesse mandati in Iraq nella speranza di avere una parte nella spartizione del tesoro petrolifero del paese, i nostri soldati non sarebbero morti". Mi sembra, infatti, inutile prendersi per il culo dicendo che le nostre truppe in Iraq sono li per una missione umanitaria. Per una missione di pace.
Sia sul piano teorico che su quello pratico le nostre sono truppe di occupazione. Non c’e’ un mandato internazionale. Non c’era prima che cominciasse la guerra e continua a non esserci ora che la guerra è stata dichiarata vinta... anche se in Iraq si muore più facilmente, ora... vittime di pace.
La guerra è finita, Saddam Hussein è stato catturato eppure i guerriglieri o i partigiani o i terroristi (in base a quale sia il punto di vista di chi li guarda) continuano la loro guerra. Continuano a combattere. E i nostri soldati, inevitabilmente, sono parte di ciò che loro considerano "occupanti". Come chiamereste voi dei soldati stranieri che comandano nel vostro paese?
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