Bartali affermava: "Gli è tutto sbagliato, tutto da rifare". Ora tocca a noi tutti dirlo, magari al bar

Ci dovrebbe spiegare Bertinotti che cosa cambia in sostanza quando urbi et orbi fa sapere che sono stati congelati per 5 anni gli stipendi dei parlamentari?
“Gli è tutto sbagliato, tutto da rifare”. Lo ripeteva polemico Bartali, ora ce lo dovremmo scrivere noi Italiani sulle magliette visto che ormai per consolarci non ci resta che la frase di Bartali, forse qualunquista, ma che bene rispecchia lo stato dell’arte del Paese.
I nostri politici fingono di venirci incontro con misure che chiamarle “pannicelli caldi” è un macroscopizzare il nulla. Ci dovrebbe spiegare Bertinotti che cosa cambia in sostanza quando urbi et orbi fa sapere che sono stati congelati per 5 anni gli stipendi dei parlamentari? Ci scommettete che congelano gli stipendi base, ma aumentano diarie, costi Taxi, rimborsi spese… perché la “democrazia costa?”
E che razza di cambiamento è se tolgono un duecento parlamentari e qualche senatore, quando si parla per tutto il territorio nazionale di migliaia di persone, se non di più, che campano di “politica” a vari livelli, e spessissimo non producono che chiacchere, costi e danni di cui non rispondono a nessuno?
Basta con i pannicelli caldi, con i finti cambiamenti, con i privilegi, le scorte, i vitalizi, i 146.000 consulenti che fanno il lavoro per cui paghiamo pubblici dipendenti, le spese sibaritiche dei consigli regionali, le centinaia di municipalizzate con dirigenti pagati DA NOI milioni di euro. Basta pagare il barbiere dei Re, il cameriere dei Re centinaia di migliaia di euro, con i danari di chi, con professionalità vere, guadagna una miseria. Lo Stato è allo sbando, è ormai, diciamocelo, un costoso elefante inutile.
Ormai i nostri politici paiono dei novelli Caligola, scialano i nostri danari senza criterio e non si accontentano più di usarli per sè, i figli, le amanti, i divertimenti "notturni", i famigli, no, man mano sono arrivati di legislatura in legislatura ad elargire anche a coloro che gli tagliano i capelli, che li servono , gli rendono "comoda" la vita, ciò che non è loro: il pubblico danaro, con generosità, mentre stringono i cordoni e tengono precari ed "in nero" quelli che debbono pagare con i soldi del proprio ricco appannaggio.
Uno Stato allo sbando ormai in mano a persone che fanno e disfanno in totale irresponsabilità ed impunità, completamente avulse dalla società che pretendono di dirigere, fredde, spesso ipocrite, sempre fasulle, gente che arriva alla insensatezza di concedere semilibertà a detenuti obiettivamente pericolosi, come, ultimo nella lista, l’ex terrorista Piancone, che per miracolo non ha ucciso un altro agente, solo perché si è inceppata la pistola. Il soggetto oltre tutto non nuovo a simili exploit, precedentemente, aveva in regime sempre di semilibertà, "meritata", rapinato un supermercato, una volta ripreso si giustificò adducendo l’episodio allo stress per la preoccupazione a causa di un familiare ammalato (sic).
Questa volta era in semilibertà perché la sua condotta era stata definita “ottima” da un qualche geniale professionista all’uopo stipendiato, e ha giustificato la rapina a mano armata e pronta a sparare ad altezza d’uomo, con il fatto che aveva bisogno di soldi!
Lui, assassino , voleva assassinare ancora perchè aveva bisogno di soldi, ed era "semilibero". Semilibero dopo 17 anni, un terrorista pericoloso, imputato per la strage di via Fani e dell’omicidio di Moro, lui lavorava come bidello, togliendo il lavoro a qualche disoccupato, ma non gli bastava, e avendo bisogno di soldi, nella sua ottica di malavitoso, ha trovato normale rapinare a mano armata, ha trovato normale mirare su un poliziotto oggi vivo per miracolo
E noi allora cittadini comuni che i nostri soldi, frutti del lavoro nostro , dei nostri nonni, dei nostri padri, ce li siamo visti rapinare e scialare per anni, presi dalle nostre tasche e passati impunemente a pagare dissolutezze, sprechi, incapacità, stipendi di milioni di euro, favoritismi, ora se non arriviamo a fine mese, ora se "abbiamo bisogno di soldi" che dovremmo fare?
Per ora ci limitiamo a mantenere pure lui e quelli come lui, paghiamo le sue "semilibertà", il suo stipendio da bidello che non gli basta, e paghiamo quei professionisti che, incuranti della sicurezza dei cittadini, liberano lui ex pluriomicida terrorista e gente meritevole come lui, come era per esempio Izzo, l’assassino del Circeo, fatto uscire dopo averlo premiato addirittura affidandogli la "rieducazione" dei giovani galeotti, se non sbaglio. E tanto era professionale chi così decise che Izzo pensò bene di ammazzare due donne, non credo nessuno abbia pagato per questa infamia. Ma chiediamocelo, quanto può durare uno Stato così ridotto?
Chi ha concesso la libertà ad un simile individuo, chi ha messo in pericolo sicurezza e vita di cittadini incolpevoli, chi per poco non ha provocato un altro omicidio, possibile che non venga in alcun modo individuato e sanzionato? Questa o queste persone che lavorano per lo Stato che NOI PAGHIAMO, che hanno gravemente sbagliato, è giusto rimangano impunite?
Perchè se il cittadino comune sbaglia, se ha un ritardo per una bolletta, se non ce la fa a pagarle le bollette, paga l’errore, paga la povertà, e paga forte, mentre questo Stato allo sbando, buonista con i delinquenti, generoso con i potenti ed i ricchissimi, diventa PATRIGNO e SEVERO con chi lo MANTIENE, noi cittadini comuni. E’ possibile che solo un amministratore, un burocrate, financo un magistrato, abbiano LIBERTA’ DI ERRORE e LIBERTA’ DI DANNO? Che razza di paese stiamo diventando, scivoliamo sempre più in basso e nella indifferenza generale: un po’ di polvere e via, non se ne parli più: notti bianche, grandi eventi, un po’ di anticlericalismo che si vende bene, un po’ di antiberlusconismo, un po’ di antiamericanismo, e tutto resta come prima, peggio di prima. Intanto ci riempiono di bugie, di statistiche e dati fasulli, pretendono che subiamo passivamente le favole sgangherate che ci offrono, come quella che in Europa ci invidiano la nostra Sanità.
Tanto ce la invidiano che l’Euro Health Consumer Index, una delle associazioni leader in Europa per la consulenza sanitaria con sede a Stoccolma e Bruxelles, retrocede l’Italia dal già poco entusiasmante posto undicesimo degli anni passati, all’ultimo posto, il 18° della Unione Europea.
Si vede che non si sono fatti impressionare dalla incredibilmente insulsa campagna della "bella sanità", commissionata a ”prezzemolo Toscani”, ma, un poco più seriamente hanno tenuto d’occhio 5 parametri
1- diritti ed informazione dei pazienti
2- i tempi di attesa
3- I risultati delle terapie
4- La generosità del sistema (?)
5- Accesso ai farmaci (devono aver saputo di quanti farmaci antidolore e costosi, hanno escluso per patologie tipo sclerosi multipla, per i malati di alzhaimer e per chi sa quanti altri poveri ammalati di cui non sappiamo!)
Quanto può durare ancora? lo ripeto perché me lo chiedo spesso, qualcun altro dovrebbe cominciare a pensarci... Non possiamo accontentarci di mandare avanti Beppe Grillo, limitandoci a parole, parole, parole, per analizzare "il fenomeno Grillo".
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