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Anche in Nepal si è tornati a scuola

Reportage a cura di Agire (Agenzia Italiana Risposte Emergenze) a cinque mesi dal violento terremoto che ha colpito le popolazioni del Nepal.

di Redazione - mercoledì 30 settembre 2015 - 4172 letture

Sono già passati cinque mesi dal sisma che lo scorso 25 aprile ha colpito il Nepal, con conseguenze disastrose per la popolazione sopravvissuta. Le ong del network sono impegnate in diversi progetti articolati in 6 settori di intervento, che raggiungono complessivamente 280.000 persone, in 12 distretti e oltre 30 i villaggi.

In questa seconda fase di risposta all’emergenza le priorità di intervento si concentrano nel settore sanitario di acqua e igiene pubblica, della protezione all’infanzia e alle categorie più vulnerabili, della ripresa delle attività commerciali, della distribuzione di materiali per la riabilitazione di case e edifici pubblici e della ripresa delle attività scolastiche.

Il terremoto del 25 aprile ha infatti distrutto il 90% delle scuole, eppure in Nepal da maggio i bambini sono tornati sui banchi, anche grazie al lavoro di alcune delle ONG di AGIRE impegnate in attività specifiche di protezione dell’infanzia e educazione. Si va a scuola nei centri temporanei dove le lezioni sono più corte e i bambini in classe più numerosi. E dove il pomeriggio si rimane a “scuola” per studiare, perché spesso le scuole si raggiungono con ore di cammino lungo sentieri di montagna.

ActionAid unnamed nelle aree di Rasuwa, Kavre e Dolakha, sta costruendo 28 centri scolastici temporanei, per offrire ai bambini come Narayani uno spazio sicuro per andare a scuola, fino a quando non saranno disponibili nuove strutture permanenti.

Cesvi 2 ha avviato un piano integrato di supporto all’infanzia che si svolgerà nel corso di tutto il 2015 e che prevede la formazione di insegnanti e volontari sulla gestione dei traumi post-crisi, la realizzazione di attività educative dentro e fuori le scuole, il coinvolgimento dei genitori e dell’intera comunità di provenienza dei ragazzi.

GVC 3 ha allestito diverse strutture scolastiche temporanee nel distretto di Rasuwa che accolgono anche gli studenti provenienti dalle comunità locali vicine.

Nei villaggi SOS Villaggi dei Bambini 4 i bambini più piccoli frequentano l’Asilo SOS, mentre i ragazzi frequentano le Scuole secondarie aperte anche ai ragazzi delle comunità locali.

Terre des Hommes 5, sta dotando alcune municipalità di strutture temporanee polifunzionali, facilmente montabili e smontabili e che siano recuperabili per opere pubbliche o per centri temporanei per sfollati. I centri allestiti, in tutto 38, sono composti da un corpo unico suddivisibile in due classi per un totale di 30 persone per classe. I materiali impiegati sono recuperabili e riciclabili.

Oxfam 6 è impegnata a fianco delle comunità locali con particolare attenzione per le categorie più vulnerabili della popolazione.


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