Addio a Chiara Frugoni, medievista

È morta Chiara Frugoni, storica del Medioevo e divulgatrice: aveva 82 anni. Nella sua carriera ha scritto decine di testi accademici e divulgativi, collaborato con diversi giornali fra cui Repubblica e il Manifesto e insegnato alle università di Pisa e di Roma Tor Vergata. La sua attività di ricerca si è concentrata soprattutto su San Francesco d’Assisi, ma non solo. Uno dei suoi testi più noti era Medioevo: storia di voci, racconto di immagini, pubblicato nel 1999 col celebre storico Alessandro Barbero. La fortuna di Alessandro Magno, dall’Antichità al Medioevo, uscito per la prima volta nel 1978, era stato pubblicato in una nuova edizione lo scorso febbraio.

Fonte: Il Post

Chiara Frugoni

Per chi come noi si occupa di storia e di medievistica in particolare, la morte di Chiara Frugoni ci addolora. Faceva parte di un gruppo di storici di prim’ordine che hanno modernizzato e dato una svolta decisiva alla storiografia di "scuola" italiana. Una storiografia che si è avvalsa delle cose più interessanti e avanzate provenienti dalla storiografia francese; e nello stesso tempo capace di "aprirsi" al dialogo con la contemporaneità e con i mass-media. Mantenendo il rigore scientifico e filologico, ma sapendo collaborare anche al di là di convegni e pubblicazioni meramente accademiche. Attraverso questo dialogo la storia diventa patrimonio collettivo e non solo bagaglio di conoscenze di pochi; un piccolo contributo, un antidoto alle mistificazioni che la revisione storica e i bisogni del potere per le contingenze della real politique mettono in campo per manipolare il passato e il presente a secondo delle convenienze del momento.

Tra i tanti e importantissimi libri che Frugoni ci ha lasciato, vorrei citarne solo due: Medioevo sul naso : occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali (Roma-Bari : Laterza, 2014), e Vita di un uomo: Francesco d’Assisi (Einaudi, 2001). Il primo, un testo divulgativo ma non solo, sulle invenzioni del Medioevo, "età" troppo facilmente passata nel nozionismo scolastico come periodo di sola decadenza (europea) e "priva" di tecnologia, mentre per converso, inaspettate e fondamentali invenzioni e tecnologie ci provengono proprio dal Medioevo. Il secondo, un libro che comprai proprio ad Assisi, dedicato a una rilettura laica ma rispettosa e partecipata della bio di Francesco. Con uno stile limpido, non paludato, Frugoni interveniva anche attraverso queste opere nella discussione attorno a alcuni gangli fondativi della contemporaneità, politica e sociale. Un importate storico come Barbero molto deve alla generazione e all’impegno culturale di Frugoni.