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Il liceo Gorgia di Lentini

Nel 1954, settant’anni fa, nacque il ginnasio-liceo Gorgia di Lentini. "Iniziava cosí il lungo cammino di un’istituzione cara alla Città. Primo preside il prof. Giuseppe Bianca di Catania, docente universitario di filosofia..."

di Ferdinando Leonzio - venerdì 8 marzo 2024 - 1175 letture

La decisione di proporre il presente saggio ai lettori nasce dall’amore per un’istituzione molto presente nel cuore dei lentinesi, me compreso, per il grande contributo culturale e umano che essa ha dato alla loro Città [1].

Tale istituzione, infatti, idealmente rappresenta, in larga misura e in modo unificante, il passato e il presente, il ricordo e la speranza di Lentini. Questo scritto vuole dunque porgere un affettuoso abbraccio augurale al Liceo Classico di Lentini, già carico di storia, ma sempre proiettato verso il futuro.

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L´edificio che ospita il liceo Gorgia

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Notizie certe ed ufficiali sulle origini del Liceo Classico di Lentini possono trovarsi nella delibera commissariale [2] n.ro 20 del 3 marzo 1945 e nella documentazione ben conservata nell’Archivio Storico Comunale di Lentini (ASCL).

A Lentini, fino al 1934, esisteva solo la scuola elementare, per cui l’esigenza di un ginnasio era molto sentita, per evitare ai giovani che volevano e potevano proseguire gli studi, l’onere di viaggiare o di affittare pensioni a Catania o di entrare in un collegio o di frequentare scuole private, certamente piú costose di quelle pubbliche.

Per evitare alla cittadinanza questi disagi, il Comune [3], nel 1934, istituí un proprio ginnasio, allocato nei locali dell’ex orfanatrofio di piazza Raffaello.

Il ginnasio, secondo la legge Casati del 1859 e successive modifiche, era articolato in cinque classi [4], cosí ripartite: un triennio detto inferiore, a cui potevano iscriversi coloro che erano in possesso della licenza elementare, purché superassero un esame di ammissione [5]; e un biennio, detto superiore, che si concludeva con un esame, superato il quale, si otteneva la licenza ginnasiale.

Quest’ultima consentiva di proseguire gli studi nel Liceo Classico (triennale). Dunque gli studi medi complessivamente prevedevano un ginnasio-liceo, costituito da un ginnasio quinquennale (triennio inferiore + biennio superiore) e un liceo (classico) di tre anni, che si concludeva con un diploma di “maturità classica“, l’unico diploma che allora consentiva l’iscrizione a tutte le facoltà universitarie.

Nell’anno scolastico successivo (1935-36) la gestione del ginnasio [6] fu trasferita all’Associazione Nazionale per la Diffusione della Cultura (ANDC) [7], in seguito a un’intesa col Comune, che si era impegnato a stanziare annualmente per il ginnasio 150 lire, per le spese di corrispondenza e di cancelleria [8].

Nel 1938, sempre mediante una convenzione col Comune, la gestione del ginnasio passó all’Ente Nazionale Insegnamento Medio e Superiore (ENIMS), il cui commissario era allora Paolo Ceci [9].

Il ginnasio lentinese, allora allocato – come sopra accennato – nei locali dell’ ex orfanatrofio, in piazza Raffaello, aveva tutte e cinque le classi, dalla prima alla quinta [10].

Successivamente la legge 1 luglio 1940 istituí la „Scuola Media“ e di conseguenza le prime tre classi del ginnasio, quelle del triennio inferiore, da allora divennero „Scuola Media“.

Le ultime due classi, quelle del biennio superiore, rimasero invariate nel nome, conservando la numerazione precedente di quarta e quinta ginnasiale, ma collegandosi peró, piú logicamente, al liceo classico, che ne costituiva la naturale prosecuzione. Tanto è vero che la licenza ginnasiale non ebbe mai valore giuridico, ma solamente culturale.

Il termine „ginnasio“, derivato dalle sole ultime due classi del precedente ordinamento, nel nuovo saranno le prime due classi del ginnasio-liceo, che costituirà la „scuola media superiore“, come oggi la intendiamo, cioé come una scuola successiva al triennio della „scuola media inferiore“. Lentini dunque aveva una scuola media (Inferiore) statale e un ginnasio comunale, ma non ancora un liceo. Il ginnasio era stato intitolato ad Arnaldo Mussolini, fratello del Duce del fascismo.

La seconda guerra mondiale modificherà questo stato di cose. Quando, nel luglio-agosto 1943, le truppe anglo-americane occuparono la Sicilia, essa passó sotto la giurisdizione dell’AMGOT [11], mentre il resto d’Italia, allora alleata della Germania nazista, era ancora in stato di guerra con gli Alleati.

Ció, ovviamente, rese impossibili i collegamenti tra il Comune di Lentini e il centro romano dell’ENIMSI, che aveva in gestione le scuole. A causa di tale situazione, la gestione del ginnasio parificato venne assunta direttamente dal Comune. Preside ne era il prof. Filadelfo Pisano. Inoltre, con propria delibera del 21 agosto 1943, il col. Bugliarello modificó l’intitolazione precedente, con quella, assai piú consona, dedicata al piú illustre fra i lentinesi, il filosofo Gorgia [12].

La situazione nella Lentini del 1943, specialmente nella seconda parte di quell’anno, era veramente disastrosa: strade affollate di militari smobilitati o dispersi che cercavano la via di casa, di reduci, di mutilati e feriti; centinaia di persone affamate che giravano per le campagne, alla ricerca di erbe commestibili; donne vedove o coi mariti dispersi, bambini scalzi, con le teste infestate dai pidocchi, che le madri inutilmente cercavano di eliminare; cimici e pulci che invadevano tutte le case [13]; uomini che raccoglievano da terra i mozziconi di sigarette, per fabbricarsene di nuove col tabacco ottenuto; gente che la notte si arrangiava con le lampade ad olio e si riscaldava con la „conca“, piena di carboni ardenti; le scuole occupate dai profughi delle città bombardate e in pessime condizioni.

Il 23 novembre 1945, il preside del ginnasio Pisano segnaló al sindaco dott. Vincenzo Magnano, un ex maggiore dei carabinieri nominato dall’A.M.G.O.T., la pessima condizione della sua scuola:

Essendo ormai prossimo l’inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico, La prego voler provvedere con sollecitudine all’allontanamento degli sfollati dai locali di questo Ginnasio e alla riparazione dei banchi e dei tavoli e di ogni altra suppellettile scolastica [14].

Il sindaco incaricó l’ufficiale sanitario del Comune dott. Franz Cormaci [15] di effettuare un sopralluogo e di fargli una relazione sulla situazione dell’edificio scolastico. Questa la risposta del medico:

Contro gli insetti (cimici) lasciati dagli sfollati nelle aule delle scuole ex orfanotrofio occorre il gas di acido cianidrico (mezzo radicale) o almeno l’otturazione di ogni fessura dei muri, dei banchi, degli infissi nelle aule infestate (mezzo incerto). Le latrine delle donne dei detti locali mancano di acqua corrente.

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L´ingresso del liceo Gorgia

Il Comune di Lentini aveva da tempo predisposto il progetto di un nuovo edificio (quello attuale) per ospitare il ginnasio, ma gli eventi bellici ne avevano impedito l’esecuzione, cosa che avverrà a piú riprese dopo la guerra.

Per intanto premeva dare un assetto piú stabile alla scuola lentinese.

Nel 1945 dunque il commissario prefettizio Li Greci deliberó di far voti al Governo del Re perché il Ginnasio Comunale Parificato “Gorgia” venga regificato [16] a occorrere dall’anno scolastico 1945-1946.

La richiesta fu accolta e le due classi del ginnasio (IV e V) furono statalizzate, ma non come scuola autonoma, bensí come sezione staccata del ginnasio–liceo di Augusta.

Il 17 marzo 1946 si tennero a Lentini le prime elezioni democratiche dopo il fascismo e fu eletta una nuova Amministrazione Comunale [17] capeggiata da Filadelfo Castro. La quale, il 27 settembre 1946, deliberó [18] di chiedere l’istituzione della 1a classe del liceo classico parificato [19] a Lentini. Anche questa richiesta fu soddisfatta e la classe diventó operante dall’anno scolastico 1946-47 e ad essa si estese l’intitolazione a Gorgia, già esistente, del ginnasio.

Essendo tale classe liceale a gestione del Comune, spettó al Consiglio Comunale nominare il corpo insegnante, il che avvenne ufficialmente l’11 novembre 1947 [20].

Questa la lista dei professori: Andreoli (scienze naturali), Barracca (matematica e fisica), Mirabella (storia e filosofia), Cosentina (educazione fisica maschile), Cormaci (educazione fisica femminile), Di Grande (religione), Pisano (lettere), Valenti (francese).

Con lo stesso procedimento, nei due anni successivi, venne richiesta l’istituzione della 2° e poi della 3° classe liceale.

Dunque, a partire dall’anno scolastico 1948-49 funzionavano a Lentini le due classi del ginnasio (statali, sezione staccata del ginnasio-liceo di Augusta) e l’intero corso di tre classi del liceo classico parificato “Gorgia”.

La popolazione scolastica (ginnasio + liceo), che nel 1949-50 era di 115 studenti passerà a 197 nel 1953-54: aumento sí, ma non travolgente, se si considera che il ginnasio-liceo era l’unica scuola media superiore che serviva un vasto territorio di 80.000 abitanti, comprendente i comuni di Lentini, Carlentini, Pedagaggi, Francofonte, Sortino e Scordia. Il fatto è che si trattava di una scuola molto selettiva; ma la selezione, purtroppo, non era basata solo sul merito, ma, di fatto, anche sul censo: a scuola, a causa degli elevati costi e della diffusa povertà, ci potevano andare solo gli studenti provenienti da famiglie abbienti, con qualche eccezione dovuta a famiglie proletarie disposte a fare qualunque sacrificio pur di assicurare ai propri figli un avvenire migliore del loro.

Il ginnasio-liceo di Lentini, che preparava la futura classe dirigente cittadina, la cosiddetta “borghesia delle professioni” era perció amato da tutti i lentinesi, sia da quelli che lo frequentavano e dalle loro famiglie, sia da quelli che speravano di farlo frequentare ai propri figli, per assicurarne il riscatto umano e culturale ed anche sociale.

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La piazza su cui si affaccia il liceo Gorgia

Questo amore appassionato per la propria scuola spiega l’agitazione che scosse l’intera cittadinanza, senza eccezione alcuna, nell’estate del 1953. Si era, infatti, diffusa la voce che il governo, per ragioni di cassa, fosse orientato a sopprimere tutte le sezioni staccate. Il che avrebbe comportato due gravi conseguenze per la Città: la scomparsa a Lentini delle due classi del ginnasio statale (sezione staccata di Augusta) e la conseguente scomparsa anche del liceo comunale parificato, che dal ginnasio era alimentato. Senza studenti ginnasiali non ci sarebbero stati studenti liceali!

Un disastro per Lentini, una grave mortificazione per una Città e per un territorio che – per dirla in soldoni – procuravano allo Stato un considerevole introito di valuta pregiata proveniente dall’allora fiorente commercio degli agrumi, in particolare verso l’estero, ma che si sarebbero visti privati della loro unica scuola media superiore.

Ce n’era abbastanza per far intervenire le autorità cittadine di ogni livello e di ogni colore! [21]

Il clima era lo stesso dei tempi dei Vespri siciliani (1282), quando la città di Gorgia e di Jacopo aveva espresso un condottiero come il conte Alaimo da Lentini, che vi ebbe un ruolo di primo piano; o come quando, nel 1860, l’allora ventenne Alfio Incontro, futuro latinista di livello europeo, alla testa di 20 valorosi volontari lentinesi, si era unito alle camicie rosse garibaldine!

La Giunta Municipale [22] intervenne con due deliberazioni [23], con le quali si chiedeva la trasformazione del ginnasio di Lentini da sezione staccata a scuola autonoma e la statizzazione del liceo comunale parificato.

Fra le due deliberazioni del Comune era stata tenuta, nei locali della Biblioteca Comunale, allora in via Arrigo Testa, un’affollata assemblea cittadina a cui erano intervenute personalità ed organizzazioni di ogni tipo ed orientamento.

Particolarmente interessante la partecipazione di forze politiche fra loro fortemente antagoniste, ma unite nella comune tensione ideale in difesa di un grande valore cittadino: PCI (sig. Giulio Brunno), PSI (pittore Peppino Aliano), DC (prof. Alfio Moncada), MSI (avv. Salvatore Neri), CGIL (sig. Francesco Messina).

Dall’assemblea cittadina fu approvato un accorato appello alle autorità nazionali, il cui testo fu inserito nella seconda delle due deliberazioni della Giunta Municipale.

Una rappresentativa delegazione partí per Roma ed ottenne il risultato auspicato [24].

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La scalinata d´ingresso del liceo Gorgia

Dunque, a partire dall’anno scolastico 1954-55 il liceo parificato venne statalizzato ed unificato col già esistente ginnasio, venendo a costituire il ginnasio-liceo “Gorgia”, allocato nella nuova sede, costruita grazie al contributo del “Piano Marshall”, in Piazza degli Studi Sebastiano Addamo.

Iniziava cosí il lungo cammino di un’istituzione cara alla Città. Primo preside il prof. Giuseppe Bianca di Catania, docente universitario di filosofia.

Questa nuova vita fu “allietata” dalla nascita del primo giornale d’istituto, intitolato, appunto, Il Gorgia, che durerà, con qualche intervallo, per molti anni.

Il primo numero era datato 5 novembre 1954. Era gestito, e lo sarà ancora per molto tempo, prevalentemente da alunni della seconda liceale, onde evitare che quelli di terza fossero distolti dallo studio, visto l’elevato impegno richiesto dagli esami di maturità che fra breve avrebbero dovuto affrontare. Il giornale aveva un formato 32 X 43, aveva quattro facciate e veniva pubblicato come “numero unico” [25].

Il primo numero pubblicó questo ossequioso comunicato, ricco di maiuscole:

Vedendo questo nostro foglio la luce, crediamo doveroso inviare un deferente saluto a tutte le Autorità scolastiche, dal Signor Ministro, al Signor Provveditore, al Signor Preside e a tutti i Professori.
Ricordiamo con immensa gratitudine il ministro Martino, che, nel pur breve tempo in cui diresse il nostro Dicastero [26], non dimenticò di statizzare il Liceo di Lentini.
Altro deferente saluto a tutte le Autorità locali, che, siamo certi, avranno la massima comprensione per i nostri problemi.

Il numero del 7 gennaio 1955 riportó la notizia che il Consiglio Comunale aveva stanziato una borsa di studio di 300.000 lire per i piú meritevoli studenti maturatisi. La somma sarà ripartita fra cinque neodiplomati [27]. Essi erano i primi fra coloro che daranno lustro al “Gorgia” statalizzato.

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Una classe di diplomandi del Ginnasio-Liceo Gorgia - 1956-57

Nel corso dei decenni successivi molti sono stati coloro, lentinesi, di nascita o di adozione, ma anche provenienti dagli altri comuni del circondario, fra presidi, professori e studenti che, venuti a contatto col prestigioso Istituto, inizialmente unico nel territorio, hanno saputo raggiungere importanti traguardi, nei piú diversi campi: nella narrativa, nell’insegnamento, nel diritto, nelle scienze, nella politica, nella saggistica, nella narrativa, nelle filosofia, nella musica, nella religione, nello sport, nell’archeologia, nella medicina, nella storiografia, nel giornalismo.

I “gorgiani” che in svariate discipline si sono distinti, sono stati cosí numerosi che elencarli veramente tutti sarebbe non solo impresa presuntuosa, ma anche molto lunga e difficile per un piccolo saggio come il presente.

Come anche parlare di uno o di pochi di essi sarebbe del tutto arbitrario e forse un po’ “ruffianesco”. Dunque chi vuole individuarne qualcuno, si guardi attorno e sicuramente lo troverà, in un libro o nella vita.

Nel 1962, al fine di diversificare la sua offerta culturale e probabilmente per dare piú adeguato spazio a chi aveva propensione per le discipline scientifiche, fu istituita, all’interno del “Gorgia”, la prima classe del liceo scientifico.

La decisione si riveló piú che mai opportuna e la popolazione scolastica del corso scientifico, diretto dal prof. Arturo Mannino, crebbe rapidamente. Al punto che nel 1970 esso ottenne la completa autonomia.

Primo preside ne fu lo scrittore Sebastiano Addamo [28], cui si deve la proposta, fatta propria dal corpo insegnante (anno scolastico 1973-74), di intitolare la nuova scuola allo scrittore siracusano Elio Vittorini [29]. Dopo essere stata allocata in edifici privati in affitto, nel 1983 il Liceo Scientifico trovó degna e stabile sede nel Polivalente [30] di via Riccardo da Lentini, edificio moderno all’avanguardia dell’edilizia scolastica, costruito dall’Amministrazione Provinciale [31].

Intanto era sorto a Francofonte un importante corso di liceo scientifico intitolato a Matteo Gaudioso, illustre esponente di quella comunità [32]. La nuova istituzione scolastica, subito rivelatasi utilissima per l’intera cittadinanza dell’importante centro agrumicolo, sarà, fin dall’inizio, in stretto collegamento con i due licei di Lentini [33].

A metà luglio 2010 si apprese un’importante novità, contenuta nel Regolamento relativo alla "Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei". Si apprendeva, per tale via, della scomparsa del ginnasio, che tanta confusione aveva ingenerato in passato relativamente alla numerazione delle classi del liceo classico. Il provvedimento, a mio avviso quanto mai opportuno, cercava di uniformare la numerazione delle classi del liceo classico a quella in uso in tutte le altre scuole secondarie di secondo grado. La IV e V ginnasiale diventavano la I e la II classe del liceo classico. I contenuti culturali, peró, rimanevano invariati.

L’abolizione del ginnasio è stata dunque una riforma utile per eliminare un certo caos di denominazioni e per rendere omogeneo il sistema scolastico italiano.

Dunque, da allora, non piú Ginnasio-Liceo “Gorgia”, ma “Liceo classico ”Gorgia”.

Aggiungiamo che questo provvedimento di chiarificazione ben si inquadra nello principio di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, inserito nella Costituzione della Repubblica. Non dimentichiamo, infatti, che il liceo classico fu pensato come la scuola delle classi dirigenti monarchiche, da sempre abituate a gestire il potere politico ed economico che deriva dal potere culturale, secondo il vecchio detto “sapere è potere”. Si pensi che solo il diplomato del liceo classico aveva in passato accesso a tutte le facoltà universitarie, mentre gli altri diplomati potevano iscriversi solo a quelle in qualche modo collegate al tipo di studi fatti. Similmente, in tempi non lontanissimi, un bambino che aveva conseguito la licenza elementare - anche a pieni voti! - per iscriversi alla scuola media doveva superare anche un esame di ammissione. È dunque un fatto democratico aver dato pari dignità, anche formale, a tutti i corsi di studi.

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Il Polivalente di Lentini

Quando tutto sembrava ormai ben sistemato, ecco spuntare un’altra novità, chiamata “dimensionamento”, con conseguente “accorpamento” per motivi economici.

Per dirla in parole semplici: quando una scuola non raggiunge un numero minimo di alunni cessa di essere scuola autonoma e viene unita, se possibile, ad altre nella stessa situazione, oppure viene accorpata a un’altra piú florida. Cosí facendo, per piú scuole si ha un solo preside, una sola segreteria e cosí via.

È quello che accadde al liceo classico “Gorgia”, che a partire dall’anno scolastico 2013-2014, venne accorpato al Liceo Scientifico Statale “Elio Vittorini”, di cui il Liceo Classico “Gorgia” era un indirizzo, riproducendo al rovescio la situazione del 1962. Da molti la cosa venne letta come un’ingiusta umiliazione per una scuola che aveva dato un contributo culturale di gran livello alla Città di Lentini.

Che cosa aveva provocato la crisi di iscrizioni alla scuola superiore piú prestigiosa e piú antica della Città?

La risposta è sotto gli occhi di tutti. Ferma restando la popolazione residente nel circondario e la notevole capacità manageriale di tutti gli ottimi presidi, era di molto cresciuta l’offerta culturale, grazie alla presenza di nuove scuole [34], ciascuna delle quali organizzava moderni e interessanti corsi di specializzazione.

Per alcuni c’era, inoltre, lo spauracchio del greco, ritenuto ingiustamente inutile e difficile, snobbando perció la dolce e armoniosa lingua in cui hanno scritto e parlato personaggi del calibro di Omero, di Platone [35], di Aristotele, di Eschilo, di Tucidide, di Pitagora e… di Gorgia!

A risolvere l’inghippo che poteva dar luogo a sciocche rivalità intervenne un sensato provvedimento del 19 gennaio 2023, che dava ai due licei una nuova e comune intitolazione:

Istituto Superiore “Gorgia-Vittorini”, comprensivo del liceo classico “Gorgia”, del liceo scientifico “Vittorini”, del Liceo Linguistico, del Liceo Scienze Umane, del Liceo “M. Gaudioso” di Francofonte.

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Liceo scientifico Matteo Gaudioso di Francofonte

Una prestigiosa istituzione quella del Liceo di Lentini [36] che, assieme a tutti gli altri Istituti scolastici della Città e del circondario, costituisce una pluralistica e qualificata offerta culturale per Lentini e per i centri viciniori, che si avvale dell’apporto di ottimi presidi, di insegnanti impegnati nel loro meraviglioso lavoro, di personale altamente qualificato.

La storia del liceo classico non è dunque finita, ma continua in un nuovo e piú ampio quadro istituzionale, sotto una nuova e fraterna denominazione, per un migliore avvenire della gioventú lentinese e dell’intera comunità.

[1] Il titolo di Città fu concesso a Lentini col D.P.R. del 7-8-1990, mentre al Comune era in carica la giunta Battiato. La richiesta era stata inoltrata dalla precedente amministrazione Cannone e documentata col saggio dello stesso sindaco Gianni Cannone, Cenni storici su Lentini.

[2] Commissario Prefettizio del Comune era il rag. Guglielmo Li Greci, che ricoprí tale carica dal 20-1-1945 al 1°-4-1946, col compito di governare il Comune fino all’insediamento di un’Amministrazione democraticamente eletta, dopo il ventennio fascista.

[3] Era allora podestà di Lentini il cav. Avv. Sebastiano Consiglio.

[4] Nella quarta classe cominciava lo studio del greco classico.

[5] L’esame di ammissione era finalizzato a selezionare gli studenti che volevano accedere agli studi superiori.

[6] Ne era preside il prof. F. Franco.

[7] L’ANDC aveva sede in Roma, in corso Umberto I n° 337.

[8] ASCL – CAT. IX NC 220 C 24 1936.

[9] Paolo Ceci era deputato dal 1929.

[10] La popolazione scolastica passerà dai 120 alunni del 1938 ai 240 del 1943-44.

[11] AMGOT= Governo Militare Alleato dei Territori Occupati. L’Amgot nominó, a capo dell’Amministrazione Comunale di Lentini, prima il colonnello Luigi Bugliarello e poi il dott. Vincenzo Magnano San Lio. Quando la Sicilia tornó sotto la giurisdizione italiana (11-2-1944), il Governo italiano, tramite il prefetto, nominó (20-1-1945) commissario prefettizio il rag. Li Greci, sopra citato.

[12] Con la medesima deliberazione furono modificate le denominazioni di alcune strade prima intitolate a gerarchi fascisti: ad esempio via Michele Bianchi (quadrumviro fascista) divenne via Giosué Carducci; p.zza Costanzo Ciano (consuocero di Mussolini) divenne prima p.zza dell’Unione, poi p.zza Beneventano (la cosiddetta “rotonda”). Sull’argomento si puó vedere l’art. di Ferdinando Leonzio Strade di Lentini e strade della politica, in Girodivite del 2020.

[13] Questi insetti parassiti saranno eliminati grazie a un prodotto usato dall’esercito britannico, il famoso insetticida D.D.T., che andava spruzzato sulle zone infestate con una speciale pompa a stantuffo, in dialetto detta “a pompa do flit”.

[14] In ASCL “E” IX N.C. 259 C 46 1943.

[15] Il dott. Franz Cormaci (1896-1976) era molto noto in città per aver vaccinato contro il vaiolo moltissimi lentinesi. Su di lui si puó vedere l’articolo di Danilo Daquino Cormaci, il medico buono che ha curato i lentinesi su MN MERIDIONEWS Sicilia del 2017.

[16] Statalizzato. Allora in Italia c’era ancora la monarchia, con re Vittorio Emanuele III.

[17] La Giunta Municipale era un monocolore socialista. Il PSIUP aveva ottenuto 18 seggi su 30. Gli altri 12 erano andati al PCI.

[18] La delibera venne ratificata dal Consiglio Comunale l’11-12-1946.

[19] Per parificato si intendeva che la classe sarebbe stata gestita, anche economicamente, dal Comune, ma che i titoli da essa rilasciati sarebbero stati parificati a quelli rilasciati dalle scuole statali.

[20] Sindaco era il prof. Giovanni Pattavina (PCI), a capo di una coalizione PSLI-PCI.

[21] L’agitazione si estese anche ai comuni di Carlentini e di Francofonte.

[22] Era allora sindaco il prof. Peppino Ferrauto (PSI), a capo di una coalizione PCI-PSI.

[23] Dell’1-8-1953 e del 7-8-1953.

[24] Pare che a dare per primo l’annuncio sia stato l’avv. Alfio Sgalambro, consigliere comunale liberale e personalità di elevata cultura, per anni vicepresidente del „Centro Studi Notaro Jacopo“ e ispettore onorario ai monumenti.

[25] Il giornale indicava, come direttore responsabile Salvatore Marrelli, a cui seguiranno Francesco Rossitto e Gianni Risuglia.

[26] Gaetano Martino (1900-1967), esponente del PLI, fu ministro della Pubblica Istruzione nel governo Scelba dal 10-2-1954 al 19-9-1954.

[27] Essi erano Laura Costanzo, Angelo D’Amico, Alfio Lombardo, Nunzio Manfredi e Salvatore Sortino, tutti destinati a un brillante futuro professionale.

[28] Sebastiano Addamo (1925-2000), nato a Catania, si formó umanamente e culturalmente a Carlentini e a Lentini. Laureato in giurisprudenza, si dedicó alla filosofia e alla letteratura. Fra i suoi libri ricordiamo Il giudizio della sera, I mandarini calvi, Zolfare di Sicilia. Si interessó anche di politica: fu infatti consigliere comunale a Carlentini e a Lentini, dove ricoprí per pochi mesi (1970-71) la carica di assessore al Bilancio nella Giunta presieduta dal sindaco on. Prof. Otello Marilli (PCI).

[29] Elio Vittorini (1908-1966), scrittore e critico letterario siracusano, è uno dei principali esponenti della letteratura italiana contemporanea. Fra i suoi romanzi ricordiamo Il garofano rosso, Conversazione in Sicilia, Uomini e no. Fu il primo intellettuale italiano a sostenere, anche nella rivista da lui fondata Il Politecnico, che il fumetto merita dignità letteraria.

[30] Nell’edificio sono allocati anche l’Istituto Tecnico per Geometri e l’Istituto Tecnico per Ragionieri.

[31] Buona parte del merito per l’avvio della costruzione dell’imponente edificio va all’Amministrazione Provinciale presieduta dal lentinese dott. Salvatore Moncada (DC).

[32] Matteo Gaudioso (1892-1985), francofontese, laureato in Giurisprudenza e in Lettere, fu docente di Storia del diritto italiano all’università di Catania. Fu partigiano in Toscana e deputato nella II e nella III legislatura per il Partito Socialista Italiano. Fra le sue opere ricordiamo Francofonte – ricerche e considerazioni storiche (1916) e Per la storia del territorio di Lentini nel II medioevo (1926).

[33] Il liceo scientifico di Francofonte fu dipendente prima dal liceo scientifico “Elio Vittorini” e poi dal liceo classico “Gorgia”, entrambi di Lentini.

[34] A Lentini, ormai c’’erano, oltre i due licei, l’Istituto Tecnico per Ragionieri, l’Istituto Tecnico per Geometri, l’Istituto Tecnico Industriale (a Carlentini), l’Istituto professionale per il Commercio, l’Istituto Professionale per l’Agricoltura, oltre a istituti privati di vario tipo.

[35] Un’opera di Platone è intitolata „Gorgia“.

[36] L’Istituto, ora unificato, è disclocato in tre diversi locali: quelli del „Polivalente“ in via Riccardo da Lentini, quelli dell’antico Ginnasio-Liceo, in Piazza degli Studi Sebastiano Addamo, e quelli del liceo „Gaudioso“ di Francofonte.


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