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Il Clown Nanosecondo alle prese con la BioPolitica Campana ed il Virus…

“BioPolitucusBassolinoleumDevastantisTristis”.

di Enzo Maddaloni - mercoledì 2 aprile 2008 - 3801 letture

La Campania ormai è pervasa da una pandemia di tristezza acuta che sta infettando tutti i campi della vita sociale. La tristezza impera sovrana ed anche la stessa “arte contemporanea” non può fare a meno di rappresentarla. C’è stata una mostra di "stronzi in barattolo" a Napoli molto apprezzata dal nostro "Governatore".

Figuratevi, c’è un mio amico poeta e scrittore (pure candidato al Partito Democratico) che crede di essere Leopardi in esilio a Bisaccia, un paesino dell’alta Irpinia, e chiede a tutti di vedere oltre siepe.

Ci sto provando anch’io!

In questi giorni pensavo a quando un po’ di tempo fa arrivò la tremenda notizia del rischio di una pandemia, il virus dell’influenza aviaria, e le autorità sanitarie ci invitavano a vaccinarci tutti.

In questo caso non vi preoccupate: io non lo farò! Ma, l’allarme lo devo lanciare, anche se nel primo caso, questo messaggio allarmistico e ambiguo diffuso dall’epoca dalle autorità sanitarie e dai vari esperti intervistati dai media, avviava una campagna in certi casi fortemente allarmistica.

Il così detto “virus dei (poveri) polli”, che pare non si trasmetta da essere umano a essere umano, ma solo da polli a polli (?) aveva causato la morte di cento persone su cinque miliardi di persone (paesi orientali).

Quindi se diventi pollo rischi di morire ma se ti mangi il pollo non muori? Mah!

Quando ho posto all’attenzione della Comunità Provvisoria http://comunitaprovvisoria.wordpress.com/ il rischio “pandemoniaco” del "VirusBioArminicusTristis” (il mio amico poeta) ho avuto paura di aver arrecato danni e paure inutili, ma sinceramente continuando a leggere i giornali in questi giorni devo dirvi che il mio amico Franco ha tutte le ragioni del mondo ad essere così triste.

Oltre alla sanità in crisi e la spazzatura, ora (?) si è messa di mezzo anche la bufala con la mozzarella alla diossina e, sinceramente, non l’avevo neppure capito quando ho visto alcuni giorni fa, girando per le strade di Monaco di Baviera, un cartello in un negozio di alimentari “questa non è mozzarella di Napoli”, tradotta anche in tedesco. Ho pensato ad una trovata pubblicitaria.

Per fortuna che alcuni consiglieri regionali della Campania hanno pensato di presentare un’Ordine del Giorno alla Giunta Regionale della Campania, almeno così si avviano finalmente quelle soluzioni che già (pare) da molti anni si sarebbero dovuto “trovare”.

Ha ragione chi dice che il problema dei rifiuti in Campania non sono il 1.000.000 di tonnellate di eco balle da sistemare, ma quello che è (già) sotterrato da molti anni.

Come Clown Dottore andando in giro con la mia moto del tempo ho registrato segnali “anamnesici” preoccupanti sul (possibile) livello di contagio all’interno della nostra comunità di questo virus e della sua velocità di diffusione, che resterebbe a mio giudizio anche più grave del caso "mozzarella".

Certo il tutto andrebbe confermato da un minimo di indagine clinica del sangue ma non volendo sottoporvi tutti ad inutili prelievi di sangue (come un vampiro) vi devo informare però che, camminando sotto le pale eloiche, come mi invitava a fare l’altra sera Franco (il mio amico poeta e scrittore per comprendere la sua trsitezza e guardare oltre la siepe... ho dato una capocciata terribile sotto una di queste e mi sono tagliato pure un orecchio), incontro sempre più Donne e Uomini della Comunità Provvisoria senza più speranze, e qualcuna trascinata dal risucchio del vento, se ne vola anche via lontana.

E’ vero, forse è un falso allarme perché su cinque miliardi e mezzo di persone cui è costituita la popolazione mondiale orientale, colpita allora dal “virus dei poveri polli”, solo cento persone si erano ammalate della “aviaria”, ed in proporzione potrebbe risultare che solo “alcuni di noi” come forse il mio amico poeta Franco sia stato colpito dal VirusTristis o egli stesso è diventato un virus? Mah!

Il problema però, come nel caso della aviaria, è comprendere chi lavora a strettissimo contatto con il “portatore” del virus, come nel caso di chi lavorava a stretto contatto “dei polli” negli allevamenti intensivi e che è morto per primo, compreso il portatore “sano” (?). Mah!

In verità, nella comunità provvisoria, più che isolare il virus stiamo cercando di farlo "socializzare meglio" per evitare proprio la sua diffusione (è una nuova tecnica psico-biologica), ma non avevamo considerato un altro Virus molto più potente e letale, che già da tempo è entrato nel corpo di tutto il tessuto sociale della nostra regione Campania.

Il “VirusBioPolitucusBassolinoleumDevastantisTristis”.

Questo virus molto più potente dei primi, in maniera subdola, da tempo credo, si è diffuso anche più velocemente ed in maniera inesorabile. Più di quello “dei polli”, ed in maniera diversa, rischia pure di essere molto più letale non solo per le nostre Comunità Provvisorie, ma per tutti gli abitanti della Regione Campania.

Per fortuna che molti di noi già stanno frequentando l’Ambulatorio di Coccole del Prof. Sproloquio che si è aperto a Cairano, (l’isola che non c’è) un paesino in provincia di Avellino, (non è ancora convenzionato con la mutua ma è tutto aggratis). Cosi si sta cercando, lontano da tutti i focali ed i ceppi di virus, di fare un cordone sanitario. E, già molti cittadini della Campania stanno anche cambiando il loro nome e ritornando ad essere bambini. I bambini hanno un sistema immunitario più forte e resistono meglio a questi nuovi virus.

La cosa però che più mi sta preoccupando oggi e che attraverso la mia ricerca epidemiologica sto verificando che il processo in atto non è più come lo si poteva immaginare all’inizio: un virus o più virus che stanno cercando di diffondersi.

Qui in Campania ci troviamo di fronte ad una esperienza “inimmaginifica” che ci sta cambiando la nostra realtà: il “VirusBioPolitucusBassolinoleumDevastantisTristis”, più che cercare di infettare i corpi, si è convinto che può “governare” lui stesso il corpo sociale di tutta la regione campania per altri millenni e, di fatto, sta cambiando la realtà geopolitica della nostra regione Campania.

L’altro giorno ho consultato anche il mio amico Morpheus, e me l’ha ridetto: “..chi opera nella convinzione delle essere già lo è!” Più credi che lo puoi fare e più riesci a modificare seppur piccolo come un virus, la rete neurale, per cui le cose che prima pensavamo fossero impossibili o il frutto solo di “fantascienza” oggi accadono per davvero.

Il “VirusBioPolitucusBassolinoleumDevastantisTristis” sta addirittura “governando” la Regione Campania senza che nessuno creda ancora che un virus sia potuto diventare “corpo letale” tanto da votargli pure la fiducia.

Tutti noi è come se fossimo prigionieri ed ipnotizzati e, per quanto piccolo o grande che possa essere, la nostra realtà sociale stà cambiando e il bio-potere del “VirusBioPolitucusBassolinoleumDevastantisTristis”, aumentando a dismisura. Nel mentre nessuno, sia degli alti dirigenti regionali, molto impegnati in questi giorni a promuovere campagne elettorali a favore del "virus", ne la stessa protezione civile; nè tanto politici e consiglieri ormai tutti clonati, pensano di elaborare un "piano di evasione" tanto da costruire anche un ospedale nella zona rossa del Vesuvio “l’ospedale del mare” (finalmente tutti i pazienti saranno dotati di ombrelloni e sedie a sdraio? Mah!), perché, di fatto, non si pensa neppure lontanamente di essere in trappola.

Altro che isolare il virus. Siamo noi che rischiamo di essere isolati dal resto del mondo. Tra poco la U.E. ci mette tutti in quarantena?

Certo di questo bio-potere e dei suoi rischi, ne parlava anni fa anche il mio amico u’frances Michele, ma teorizzava solo la gestione del corpo umano ed il suo uso, nella nuova e futura società economica, ma non descriveva come sarebbe avvenuta la gestione del controllo biologico.

Mai credo che neppure Lui avesse immaginato che un virus si sarebbe impadronito del corpo degli umani, attraverso un processo biopolitico, "governandolo" direttamente e sostituendosi ad esso.

Corregetemi se sbaglio ma a me è sembrato che la sua analisi bio-filosofica si soffermava al controllo da parte dell’uomo politicus di generici processi psico-biologici che avrebbero controllato le popolazioni, attraverso il "potere della comunicazione" ma qui in Campania ci troviamo di fronte al caso drammatico che la filosofia e la scienza si sono "unificate" in un atto evolutivo prettamente biologico, di genere modificando la specie.

Il salto evolutivo della specie umana, è già avvenuto e non ce ne eravamo accorti?

Una nuova era avanza senza che nessuno di noi ne avesse consapevolezza ?

Mai come in questo momento credo che la via per uscire dai problemi attuali non può che partire dal "mondo interno" di ognuno di noi: dobbiamo capire in che modo percepiamo la vita, noi stessi e gli altri.

Il caso poi delle bufale ci sta ponendo in evidenza che qui si sta rischiando di andare a modificare non solo le specie umane ma anche le speci animali e vegetali. Figuratevi, le povere bufale, pare che in passato siano state costrette a fumarsi gli spinelli perché non volevano mangiare una zoza di fieno (alla diossina?).

L’irruzione di questo Bio-Potere Politico da parte di questo virus è relativo al controllo della vita in questa parte di mondo - che si chiama Campania - è diventato un vero è proprio affare politico. Lo stesso governo nazionale italiano pare che sia stato clonato a questi bisogni biologici e più che un voto inutile, si tratta oggi di valutare gli effetti e la dannosità sulla salute di questo voto.

Credo, a questo punto, che potrebbe essere "utile" non andare proprio a votare. Ormai si tratta solo di scegliere tra la padella e la brace.

Vado in giro da tempo per diversi mondi con la mia moto del tempo ma sinceramente, il mondo all’incontrario non lo immaginavo così! In questo mondo il potere più di prima ha avuto accesso al corpo o meglio alla chimica del nostro corpo.

Per questo c’è bisogno di fare, immediatamente, qualche “magia gentile” per rivendicare "...più vita padre", non governata dai virus della tristezza, non alienata, e come diceva il mio amico Michele: “..cercando di soddisfare i bi-sogni, i desideri, la salute e la felicità” aggiungo io praticando l’utopia.

Dobbiamo studiare meglio tutti della nuova chimica e della nuova biologia: “l’epigenetica”; della nuova psicologia intersoggettiva; della etno-psichiatria; della demografia, per sapere se ci sono altri virus in giro che si sono evoluti in nuova specie diventando essi stessi “corpi di bio-potere-politico”. Dobbiamo studiare della sociologia e della criminologia, per capire meglio come questi virus si inseriscono nel “tessuto umano” e nel “corpo sociale” e ne condizionano lo "status" e la vita.

Frastornato, oggi mi chiedo se la vita umana è ormai diventata sacrificabile?

Qual’è la differenza tra gli stermini che si sono succeduti nella storia dell’umanità e questa nuova forza che ci governa e ci uccide un poco alla volta ogni giorno di più ?

Quello che era uno stato di emergenza è diventato norma e quindi “il temporaneo” è diventato lo stato normale delle cose.

E’ normale che lo stesso virus così evoluto, governi il processo bio-politico e si “proclama” esso stesso “governatore e sovrano”, decidendo di sospendere lo stesso ordinamento giuridico, attraverso la proclamazione di uno stato di emergenza sanitaria, e non più politica, e quindi bio-politica?

Da qui l’ordinanza di non dimettersi per motivi di salute pubblica?

Il problema è comprendere a questo punto quali altri “corpi sociali” infetterà questo Virus diventato CorpoBioPolitico, se ce ne sono ancora di corpi integri. Ma, si forse ancora resistono donne e uomini e per questo bisogna salvarli.

Da alcune ricerche che ho fatto con alcuni Esimi Colleghi Clown Dottori, "Egli" sarà fuori è dentro il nostro corpo. In altre parole le leggi biologiche che governano il nostro corpo diventeranno , anzi sono diventate, esterne ad esso, in quanto il virus è diventato corpo interno ed esterno al corpo fisico e sociale e di vita degli umani, delle piante e degli animali.

Al momento molti non hanno neppure più speranza che si possa essere governati dal “caos creativo” in quanto a governare, come ho detto è la "regola biochimica del virus" stessa.

Lo stesso confine fra biologia e consapevolezza; tra democrazia e psicobiologia della nostra salute tende a cancellarsi attraverso l’assolutismo neppure più genetico di questa nuova forma di virus che và a modificare direttamente tutte le nostre credenze e speranze, inserendosi nel flusso della "biochimica delle emozioni" e mettendo in crisi le emozioni positive, le uniche che possono riscrivere i geni.

Il caso del mio amico poeta Franco è evidente.

L’umano e l’inumano si sono cancellati a vicenda. Le stesse forme artistiche ne sono condizionate. Non resta ai sopravvissuti che testimoniare il segreto della felicità è la libertà, e il segreto della libertà è il coraggio delle nostre imperfezioni morfo-genetiche acquisite in questi anni di "governo del virus".

La mia ricerca comunque mi ha dato una speranza di sopravvivenza: solo nel momento in cui diventiamo talmente stupiDi e stupiTi possiamo eliminare dal nostro corpo questo virus mortale, perchè solo una risata lo può eliminare. Questa cosa l’ho spiegata anche in altre miei recensioni e ricerche recenti.

Certo la cosa che pure mi preoccupa come Clown Dottore, come uomo sapiens ed etico (per quello che mi è rimasto ancora), resta il fatto che stiamo rischiando anche di ricevere una scomunica dal mio fraterno amico, l’Abate Antonio (un fratello di Ariano Irpinia), il quale mi era sembrato che ci aveva invitato a costruire anche una "Comunità Provvisoria" che si prendesse cura di tutte le tristezze e non che basasse il suo credo sulla sofferenza e la tristezza.

Guardare oltre la siepe le infinite possibilità di rinascita.

Almeno cosi mi era parso di sentirlo parlare una volta.

Anzi rivolgendomi a Lui direttamente gli avevo anche chiesto ultimamente come fosse possibile, che anche dopo diversi “pellegrinaggi” che ho (abbiamo) fatto con la mia moto del tempo, a San Gerardo ed all’Abbazia del Goleto, non siamo riusciti a sorreggere i fratelli e le sorelle comunitarie e suggerire loro di non rattristarsi più di tanto della loro condizione perché la tristezza del mondo è sempre maggiore alla singola di ognuno di noi.

Caro Abate Antonio dovresti agire anche Tu come me, come un medico sapiente, inviando, in qualità di amici fidati dei Monaci esperti e prudenti che inavvertitamente confortino tutti i fratelli e gli abitanti delle nostre Comunità Provvisorie, che vacillano da tempo sotto l’influenza del virus, spingendoli (tutti) a un’umile riparazione, incoraggiandoli perché “non siano sommersi da eccessiva tristezza”; la gioia è l’unica terapia e medicina che può aiutare il nostro "sistema immunitario" a combattere questi nuovi virus. E’ la sola a non avere effetti collaterali!

Lo so questa pandemia di tristezza è di una nuova natura, virale e forse è stata anche causata da qualcuno di noi che ha avanzato delle pretese assurde: leggere qualche poesia e raccontarci storie fantastiche; mortificando qualche fratello sprezzantemente.

Ma, "Egli", anche se vuole respingere queste richieste inopportune in un momento cosi triste e difficile per Lui, lo dovrebbe fare con maggiore ragionevolezza ed umiltà: piantandola una volta per tutte di appropriarsi di altri corpi, dimettendosi da essi una volta e per sempre.

Soprattutto dovrebbe essere più umile e se non può concedere quanto gli è stato richiesto, dia almeno una risposta gioiosa. Credo che tutti i nostri bravi comici napoletani si stiano rivoltando nella tomba. Ed ormai restano anche inutili gli scongiuri. O la rassegnazione "adda passa a nuttata".

Per questo fondamentale motivo dovremmo continuare a praticare il sogno e l’utopia per cambiare questa realtà.

Il 16 marzo 2008 a Flumeri, un paesino in provincia di Avellino, abbiamo fatto un importante convegno scientifico al quale hanno partecipato esperti di tutto il mondo (es. Ariano Irpinio, Vallesaccarda, San Gesualdo, Grottaminarda, Flumeri, Bisaccia, Benevento, Avellino, Roma , Pontecagnano, Salerno, ecc.) e rappresentati istituzionali della Protezione Civile, sul tema:

“Come costruirsi in Casa una Moto del Tempo” per (s)fuggire da questa realtà?

Gli esperti Biologi, Farmacisti, Psicologi, Archeologi, Mierech, ParaMierech, Mast Elettrauto, Meccanici e Fisici Quantici - e che “fisici!” - Clown Scemani, Musicisti Armonici e disarmonici, Architetti, Sociologi Vaghi, Maghi e Maghesse Certe, a conclusione del consulto hanno deciso di avviare una ricerca BioPolitica per tentare in extremis di limitare i danni di questo virus della tristezza ed individuando, attraverso una ricerca demografica, i corpi già clonati dal più potente “VirusBioPolitucusBassolinoleumDevastantisTristis” per attenuarlo o trasferirlo altrove semmai in una capsula spazio tempo. Tutti i partecipanti in ogni caso si stanno costruendo la moto del tempo.

Approposito della mia moto del tempo, nel mio ultimo viaggio in Egitto, in compagnia di Vimenuzo e Gildina siamo andati alla ricerca del loro “segreto meraviglioso” perduto. Questa storia la potete leggere su http://www.girodivite.it/Il-Clown-Nanosecondo-alla-ricerca.html .

In conclusione di questa “storia meravigliosa e fantastica” ho accennato anche ad un’altra storia d’amore, quella tra Maddalena e Gesù.

Una delle “escursioni termiche spazio tempo” che abbiamo fatto in compagnia della nostra “meravigliosa” guida, Giorgio “il Faraone”, abita al Cairo è di religione Cpto, è stata al Colle di Gebel el Tarif ad una sessantina chilometri da Luxor, vecchia Tebe.

Siamo arrivati il 1950 e da pochi anni (1945) si era fatta una importantissima scoperta. Sul colle ci sono molte tombe che risalgono a tutte le epoche. VI dinastia egizia, epoca greco-romana ed infine ai tempi dei monaci dell’antico monastero di Pacomio.

Giorgio “il Faraone” seduto insieme a me in cerchio con Vimenuzo e Gildina, sempre più estasiati dalla bellezza di questi luoghi magici, ci ha raccontato che nella primavera ’45 due contadini scavando nella zona trovarono “La Brocca” con dei manoscritti. I codici “Nag Hammadi”, dal nome del luogo del ritrovamento. Alcuni di questi sono ancora conservati nel museo Copto del Cairo ed altri all’Istituto Jung di Zurigo.

Finalmente si tradussero dal copto-grecizzante forse tradotti dall’aramaico e fu così che le parole dell’acquario sono venute alla luce del sole. Guarda caso il XXI secolo è nel segno dell’acquario.

Giorgio “il Farone” ci disse, ci ha detto, ci direbbe, ma il tempo del verbo sceglietelo voi perché ogni tanto mi perdo la coniugazione con la mia moto del tempo, che si trattava di tredici codici formati da 1350 pagine ma a noi ce ne sono arrivati intatte solo 1130. Risalirebbero al primo secolo dopo Cristo. Tra questi manoscritti c’è “Il vangelo secondo Tommaso” che è conosciuto con il nome di “Quinto Vangelo”, dato che è il più antico, “scritti prima”.

Questo testo, ci spiegò, ava, a, la nostra “illuminata” guida scout Giorgio “il faraone”, contiene molte frasi di Gesù fino ad oggi sconosciute ed in queste pagine appare un concetto nuovo: Il Cristo non vince le forze del mondo servendosi del dolore. La sua “arma” non è la sofferenza ma la conoscenza che attraverso Gesù, esce dal tempo e diventa eterna, cosmica: l’atto creativo è gioia e amore incondizionato.

Ogni forma dell’universo è frutto di un atto creativo intelligente, libero e volontario. L’amore è l’atto creativo in assoluto. Il nostro pensiero progetta e costruisce la materia, la realtà attraverso un mezzo che è l’etere. Ogni essere così è collegato all’altro. E, così oggi si diffonde questo viurs modificando la nostra biologia e diventando esso stesso nostro corpo.

La stessa condizione dell’uomo, donna e maschio, lo stesso concetto di parità tra i “generi” alla luce del Vangelo di San Tommaso assume oggi per noi una luce diversa.

E, così dissi a Giorgio che “….o tutte e femmen avvarian esser uommn o tutto i maschi avvarrian essere femmene…” (R.De Simone). Ma non pensavo che la specie umana potesse fare questo salto evoluzionistico come stava avvenendo in Campania all’inizio del XXI secolo, diventando asessuato e riproducendosi non attraverso un’atto d’amore, ma di sofferenza e dolore, una malattia infettiva, un virus che ti invade il corpo.

E, così leggemmo tutti insieme, li nel cerchio sul colle di Gebel el Tariff uno dei passi del Vangelo secondo Tommaso (il 114).

Racconta di quando Simon Pietro alzando la voce disse, perché anche Gesù lo sentisse: “Non sarebbe ora che questa Mariza venisse allontanata dal nostro gruppo? Che ci sta a fare tra noi? E’ inutile che ascolti le parole del Maestro, tanto è una donna e le donne non sono degne della Vita Eterna”

Gesù allora disse: “ Mariza, vieni più vicina e stai qui, dolcissima creatura, stretta a me! Non dar retta alle parole di quell’uomo. Anche tu entrerai nell’eternità, quando saprai completarti, arricchendoti di quella parte maschile che ti manca, allora diventerai Spirito, eternamente vivo. E, voi discepoli, ascoltatemi, e anche tu Pietro: la stessa cosa avviene per voi maschi: ognuno di voi è un ESSERE tagliato a metà, ma se questa mezza anima sarà capace di completarsi con l’altra metà che le manca potrà entrare nel Regno, perché nel regno si entra a due a due, una donna e un uomo, un uomo e una donna”.

Ed è cosi che lo stesso Giorgio “il Faraone”, stringendoci in cerchio ancora di più, ci spiegò che una metà dell’infinito Bene fu creduta il Male e che Dio è coppia e Sposo e Sposa. Tutto quello che è vivente è coppia. L’uomo ha creduto uno ciò che era metà. Così l’uomo spezzato (sacro) si vergognò dei suoi pensieri e li nascose. Prima era il Regno della felicità e della bellezza, ma l’uomo “spezzato” non ne fu degno, perché amo il dolore e la sofferenza e respinse la saggezza che può dare la gioia e l’amore delle essere uno. Non più maschio e femmina ma maschio e femmina, essere unico e divino.

Certo pensando al XXI secolo e quello che si "stava" verificando (oggi) in Campania, nel tempo presente, l’atto evoluzionistico della specie umana, e non solo, si confermava cosi drammaticamente e vergognosamente doloroso. Doverà la dignità dell’atto creativo, l’amore?

Il sole iniziava tramontare e dovemmo scendere dal Colle prima che facesse buio, avevo lasciato la mia moto nel parcheggio dell’albergo. Questo viaggio in Egitto con la mia moto del tempo nel sempre non solo ha unificato l’amore tra Vimenuzo e Gildina e potenziato il loro sistema immunitario da questo virus, ma ha dato a me anche più consapevolezza del voler essere “creatura della gioia”.

Lo stesso incontro fatto “prima” (o dopo? Boh!) sull’isola di Phila nel tempio dedicato ad Horus, Osiris ed Iside (la Dea dell’amore familiare), con il Dio Nano-BES, custode della famiglia, della creatività e della gioia, mi ha dato sempre più conferme che dobbiamo percorrere con ogni strumento e mezzo, la strada della bellezza e della gioia, solo cosi possiamo rinascere.

Il convegno scientifico di Flumeri ha riportato cosi l’attenzione sull’esigenza di costruire un “isola pura” nella nostra regione Campania dove gli umani non ancora clonati dal virus si possano rifuggiare e fecondare, con la loro "gioia ed intelligenza creativa", questa terra martoriata.

Il luogo al momento lo manteniamo segreto ma “L’isola Pura” già sappiamo come si chiamerà “Il Cerchio, Comunità Libertaria per Sognatori Pratici” .

Continuiamo a camminare nella bellezza Clown Dottore Nanosecondo

ops dimenticavo... vi allego la scheda tecnica per costruirvi in casa la moto del tempo ...(anche se spero vivamente che nessuno fugga da qui) ..non si sà mai! Se avete dubbi o problemi costruttivi contattatemi.


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Il Clown Nanosecondo alle prese con la BioPolitica Campana ed il Virus…
12 aprile 2008, di : Gius

Ho viaggiato da quelle parti dagli anni sessanta in poi ed ho sempre notato che la pulizia non era il forte di certe zone. Persino in Costa amalfitana si vedevano all’epoca cumuli di spazzatura, fino in riva al mare.

In una recente lettera alla stampa nazionale, un ragazzo di Bologna che fece il militare negli anni ’80 nei luoghi dove più è risultato evidente il fenomeno di questi ultimi tempi, ha raccontato di aver visto nel suo primo giorno di C.A.R., davanti alla caserma, un bidone della spazzatura rovesciato con immondizia fino al centro della strada. Dopo un mese, alla sua partenza dal posto, notò che quel bidone e quella sporcizia non erano ancora stati rimossi da nessuno.

Io non credo che Bassolino possa essere ritenuto responsabile di tutto il problema stratificato nel tempo dell’immondizia trasbordante delle strade campane. E l’ironia di questo articolo null’altro mi ha ricordato se non l’esecuzione del Duce al termine della II guerra mondiale: una volta ucciso Mussolini... tutti pensarono di essersi liberati la coscienza. In realtà, si è visto poi... che non era proprio così.

Non si tratta di virus... si tratta del DNA di tutti (o, perlomeno, di moltissimi), che hanno bisogno di capri espiatori, credendo così, di riapparire immacolati.