Video Berg: la stampa araba
Il video della decapitazione del giovane americano Nicholas Berg ha suscitato diverse reazioni. Internazionale, finalmente, registra quelle della stampa araba.
21 maggio 2004
Il video della decapitazione del giovane americano Nicholas Berg ha suscitato diverse reazioni. Internazionale, finalmente, registra quelle della stampa araba.E’ l’unico, per quello che ne so, che lo fa. Riporto quindi integralmente il resoconto, dal settimanale "Internazionale. Il meglio dei giornali di tutto il mondo", n. 540, anno 11, 21-27 maggio 2004, p. 15.
"L’11 maggio il sito internet AlAnsaar.biz ha diffuso le immagini della decapitazione di un civile statunitense di 26 anni, Nicholas Berg, originario della Pennsylvania. Il ragazzo, catturato in Iraq agli inizi di aprile, è stato decapitato con un coltello da un uomo incappucciato, che è stato identificato dal sito come Abu Mussab al Zarqawi, uno dei responsabili di Al Qaeda nel paese. Il video è stato ripreso in parte dalle tv arabe satelittari Al Jazeera e al Arabiya. La stampa araba ha scelto una copertura sotto tono dell’avvenimento. Molti giornali hanno pubblicato la notizia in prima pagina ma quasi nessuno ne ha fatto l’articolo principale, preferendo la pubblicazione di nuove foto da Abu Ghraib o la situazione nei Territori palestinesi. Secondo il quotidiano libanese Al Safir, "la decapitazione di Berg non equivale a un occhio per occhio, ma è un immagine forte in cambio di altre immagini forti che sono quelle delle sevizie di Abu Ghraib. E’ cominciata una specie di gara al rilancio sule immagini raccapriccianti che somiglia a una competizione di marketing pubblicitario".
Al Ittihad, quotidiano degli emirato arabi Uniti, dichiara che "gli assassini di Berg hanno commesso un crimine efferato e per questo non possono più dirsi musulmani", mentre per i kuwaitiani Al Ra’y al Am e Al Qabas "quello di Berg è un omicidio che ricadrà sugli iracheni". Secondo l’editorialista di Al Hayat, quotidiano panarabo con sede a Londra, "l’esecuzione di Nicholas Berg è una brutalità che ha salvato gli americani dalle nefandezze di Abu Ghraib. E’ una guerra di video e siti internet che non fa più differenza tra nazionalità, sesso e intenzioni degli esecutori".
Dello stesso parere è il panarabo Asharq al Awsat, che rincara la dose: "Il presunto crimine di Abu Mussab al Zarqawi sta eclissando lo scandalo di Abu Grhaib. La decapitazione di Berg ha fomentato l’odio contro i musulmani: gli attacchi alle moschee dei paesi occidentali e alle istituzioni islamiche sono aumentati e la distanza tra islam e occidente è più profonda che mai". Il quotidiano egiziano Al Ahram ha dedicato a Berg un servizio in quarta pagina senza foto. La stessa cosa hanno fatto i giornali egiziani vicini al governo".
Credo che seguire un pò più da vicino la stampa araba ci farebbe bene. E farebbe bene alla causa della pace.
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sono una ragazza italiana diventata musulmana da circa 4 mesi sto molto bene grazzie a dio
Le notizie sulle torture in Iraq ed il video shock della decapitazione firmato dal presunto carnefice Musab Al Zarqawi, che anche noi abbiamo ripreso per dovere di cronaca e come notizie attinenti ai Diritti Umani di cui si occupa Etanali, apre nuovi e profondi interrogativi sulla veridicità del video stesso, e sulla sua troppa tempestività di diffusione. Proprio nel momento in cui il mondo intero era inorridito dalle foto delle torture perpetrate dagli americani a danno degli iracheni ecco spuntare un video shock che neanche a farlo apposta, seda la polemica umanitaria e politica che aveva coinvolto la missione americana in Iraq come una bufera. Pur non "occupandoci di Politica" e pur non essendo avvezzi a questo tipo di loschi affari, per dovere morale e di cronaca, rendiamo noto qualche link dove si riflette su una possibile diversa verità rispetto a questa triste e dolorosa vicenda. E ci pare giusto che ogni persona pensante possa decidere con la propria testa quale sia la verità, se mai ce ne fosse una.
Buona lettura.